Visualizza articoli per tag: libri

Sabato, 09 Aprile 2016 15:06

Martino Sgobba e i suoi "Destini"

Sarà presentato sabato 16 aprile, presso la libreria Emily Bookshop di Modena l'antologia di racconti dell'autore pugliese. Sette racconti apparentemente diversi tra loro, ma legati da un fil rouge che li presenta al lettore come artefici dei loro..."Destini".

Di Manuela Fiorini

Modena, 9 aprile 2016

Ognuno di noi ha un destino oppure ne è l'artefice? Martino Sgobba, classe 1957, pugliese, ex insegnate di filosofia e ora preside, dà la sua risposta letteraria nel libro Destini, che sarà presentato sabato 16 aprile, alle 17.30, presso la libreria Emily Bookshop, di via Fonte d'Abisso, a Modena. Si tratta di un'antologia di sette racconti, apparentemente molto diversi tra oro per tematiche, contesti e complessità culturale. Eppure l'avvocato di successo, il nano con prestigio sociale, l'attrice famosa, l'uomo senza radici, l'ex terrorista, l'anziana signora di popolo e gli altri protagonisti delle storie sono legati da un fil rouge che li offre al lettore come artefici dei loro destini. Ne abbiamo parlato con l'autore.

Martino Sgobba scrittore

L'antologia raccoglie sette racconti molto diversi tra loro, che cosa li accomuna?

"La convinzione che le esistenze si determinano mediante un complesso incrocio di decisioni e casuali circostanze. Li accomuna anche la scrittura che cerca sembra di mostrare più che raccontare o descrivere".

I protagonisti sono personaggi con vissuti molto differenti: c'è chi ha un passato problematico, chi vive un disagio esistenziale con radici profonde, chi una curiosa solitudine. A che cosa ti sei ispirato per descrivere personaggi così introspettivi e complessi?

"Le mie storie nascono senza un progetto ben definito, prendendo spunto da persone conosciute molto tempo prima o semplicemente incontrate in qualche particolare occasione. Nel racconto poi le persone reali diventano esistenze diverse, quelle dei protagonisti, a cui, attraverso la forza della scrittura, trasferiscono anche la loro problematicità".

I protagonisti sono tutti esseri umani, tranne uno, il bicchiere dell'ultimo racconto. Come mai hai scelto di dare voce a questo oggetto?

"Nella mia scrittura c'è la costante tendenza a dar voce agli oggetti, intesi come capaci di svelare la vita delle persone. In questo caso, un bicchiere è diventato il protagonista unico del racconto e riflette sulla sua nuova condizione assimilabile alla soggettività umana".

Tu hai insegnato filosofia e nella tua prosa di tanto in tanto emerge qualche citazione filosofica, se non proprio qualche riflessione stessa dell'autore sulla vita. Quando ha influito la tua formazione e la tua professione nella stesura dei racconti di "Destini"?

"Ho insegnato filosofia per diciotto anni e ho anche fatto ricerca filosofica; è evidente che tutto ciò non può non lasciare traccia nei miei racconti. Più in generale, credo che ogni narrazione non superficiale debba avere momenti di riflessione o mediante la voce narrante o mediante quella dei protagonisti".

C'è un personaggio o un racconto al quale sei più affezionato e perché?

Il racconto Crucifero. E' un tentativo di coniugare la riflessione sul linguaggio con la sperimentazione della potenza espressiva delle parole. Crucifero poi è un personaggio complesso, la cui costruzione mi ha impegnato e coinvolto molto".

martino sgobba destini libro

Martino Sgobba è nato nel 1957 a Monopoli (BA). Laureato in Filosofia ha insegnato la materia per diciotto anni, prima a Belluno, poi nella sua Puglia. Dal 2003 è dirigente scolastico del polo liceale "Majorana-Laterza" di Putignano (BA). Dopo essersi dedicato alla scrittura saggistica, approda a quella narrativa. Ha pubblicato le raccolte di racconti "Le parole restano" e "Il mare è soltanto acqua" per Giovane Holden Edizioni e il romanzo noir "Un liceo da suicidio" per Robin. Ha vinto diversi premi letterari ed è membro dell'associazione di scrittori "I Semi Neri" (www.semineri.it ) con sede a Modena.

INFO
Destini
Edizioni iRobin&Sons
Pag 167 - € 12

Presentazione sabato 16 aprile, ore 17.30 c/o Emily Bookshop, via Fonte d'Abisso9/11, Modena
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., www.emilybookshop.it 
Ingresso gratuito.

Pubblicato in Cultura Modena
Lunedì, 04 Aprile 2016 10:59

Via col vento

Libri da NON dimenticare. Torniamo con i libri proposti da CECILIA NOVEMBRI con un autentico capolavoro da cui è stato tratto "il film dei film" grazie ad una storia avvincente, una interpretazione memorabile e una colonna sonora indimenticabile!

Di Cecilia Novembri

"Dopotutto, domani è un altro giorno..."
La frase del libro intramontabile "Via col vento", scritto dall'autrice americana Margaret Mitchell nel 1936, è un autentico capolavoro.

Caso editoriale senza precedenti, con 180.000 copie vendute in quattro settimane, tradotto in 37 lingue ha ottenuto anche un grande successo internazionale raggiungendo, fino ad oggi, la soglia dei 30 milioni di copie!
Interpretato con superficialità potrebbe sembrare un romanzo d'amore ambientato durante la Guerra di Secessione americana, ma poi si rivela anche la struggente storia di un'amicizia tra due donne, il ritratto delle sofferenze cagionate dalla guerra.

L'ambientazione è incantevole, soprattutto per ciò che riguarda Tara nei giorni d'oro e Atlanta durante l'assedio, i personaggi sono analizzati con cura tramite punti di vista diversi, particolari e particolareggiati.

via col vento film cultura

La scrittrice guida il lettore alla scoperta dell'anima degli uomini e delle donne della Confederazione degli Stati Uniti, quando ancora non erano tutti "Stati Uniti" e del loro rapporto con gli schiavi.

Si tratta di un periodo importantissimo per la storia americana che la maggior parte degli europei conosce solo superficialmente, un romanzo pieno di dolore, di struggente malinconia per un passato spensierato che non può tornare.

via col vento film 2

La protagonista è Rossella O'Hara viziata sedicenne figlia di un ricco proprietario terriero, che possiede una personalità volitiva e coraggiosa che la rende una vera pioniera nella società in cui vive!
La celebre frase, domani è un altro giorno, concretizza una sua vera e propria trasformazione.

Pubblicato in Cultura Emilia
Venerdì, 01 Aprile 2016 17:16

A che piano va?

Vi siete mai chiesti quante storie potrebbe raccontare un'ascensore, se potesse parlare, in quel quotidiano e piccolo tragitto che fa andando su e giù trasportando le persone? Lasciandoci trasportare con un pò di fantasia e tanta tenerezza ci aiuta SUSANNA VOLIANI con un libro per i nostri bambini in cui animaletti divertenti salgono e scendono da un ascensore...e se invece succeddesse a noi?

Di Susanna Voliani

Nell'ordinaria quotidianità di un movimento semplice e conosciuto come quello dell'ascensore di un condominio, si possono nascondere fatti sorprendenti.

In questo divertente e movimentato albo che arriva dall'Estonia, scritto da Katlin Vainola ed illustrato da Ulla Saar (Sinnos Editrice, collana I tradotti), si presentano una serie di personaggi che entrano ed escono dall'ascensore di un palazzo, ognuno con proprie caratteristiche e peculiarità, con la propria vita, con il proprio lavoro.

a che piano va libro illustrato bambini

Un porcospino, una giraffa, due piccioni, un polpo, un canguro, uno scoiattolo, tutti simpatici, indaffarati e straordinari nelle loro originali occupazioni. Sei piani per sei storie diverse, sei volte si ride alle parole dell'ascensore che narra in prima persona.

a che piano va libro illustrato bambini storie
Che cosa fanno gli inquilini quando salgono o scendono da soli e nessuno li vede?

Il generoso e intraprendente ascensore accoglie tutti con cortesia ma rimprovera chi non lo rispetta, e alla fine di ogni giornata riposa tranquillo sapendo di aver fatto il proprio dovere accompagnando tutti su e giù.
E domani, chi sarà il primo a chiamarlo?

Una lettura divertente, illustrazioni vivaci, scrittura in stampatello adatta ai piccoli che iniziano a leggere da soli. E se abitate in un palazzo con l'ascensore, inizierete anche voi a guardare i vostri vicini con occhi più attenti.
Dai 4 anni.

Credits photo Ali express.com – diversal.co.uk – amazon.it – choozen.it –farmayes.it

Pubblicato in Cultura Emilia
Venerdì, 25 Marzo 2016 13:04

Il Mondo di Beatrix Potter

Lo staff di FLASHON MAG e oggi ancor più SUSANNA VOLIANI, con il suo articolo dedicato ai bambini e al fantastico mondo di Peter Coniglio e di Beatrix Potter, vi augura una Felice Buona Pasqua!

Di Susanna Voliani

La Pasqua si avvicina e con l'occasione potremmo dedicare ai nostri bambini qualche momento di lettura che abbia per protagonista l'animaletto pasquale per eccellenza: il coniglietto.

Il Mondo di Beatrix Potter libri bambini

Come non scegliere quindi un classico senza tempo, una raccolta di storie che hanno visto la luce tanti anni fa e che ricompaiono in scaffale oggi, per Mondadori, in una nuova veste unica ed integrale.
Peter Coniglio e le sue ventitré avventure, create ed illustrate da Beatrix Potter dai primi anni del 1900, sono in grado di riportare anche noi adulti, che forse abbiamo conosciuto Peter nella nostra infanzia, in un'atmosfera di tenerezza e calore, di incanto e dolcezza.

Il Mondo di Beatrix Potter 2

Le vicende del coniglietto, della sua mamma, delle sue sorelle, del suo cuginetto e di tutti gli amici del bosco, simpatici animaletti con innegabili caratteristiche umane, le sue marachelle, i piccoli guai in cui si caccia, altro non sono se non rimandi a ciò che tutti noi abbiamo un tempo vissuto: situazioni difficili da cui ci si salva, pentimenti certi, inevitabili ricadute. E via da capo con nuove birichinate.

Il genio di Beatrix Potter si completa con le illustrazioni: gli animali, le piante, i giardini, i boschi, tutti ispirati alla campagna inglese, sono straordinariamente resi attraverso i colori delicati, i tratti fluidi, i precisissimi dettagli di ogni personaggio e di ogni suo movimento.

Il Mondo di Beatrix Potter libri illustrati bambini

Tradotte in trentacinque lingue nel corso degli ultimi cento anni, le storie di Peter Coniglio hanno affascinato i bambini di tutto il mondo e sono e rimarranno per sempre un classico senza tempo, da non farsi mancare in casa e da rileggere quando si sente il desiderio di una coccola per gli occhi e per l'anima.
Dai 3 anni.

Giovedì, 17 Marzo 2016 17:01

P di PAPA’ – 19 Marzo 2016

Siete pronti a festeggiare il papà? Ricordatevi che sabato 19 Marzo è la sua festa, anche se poi l'affetto lo si dimostra ogni giorno, ma questo è ovvio! SUSANNA VOLIANI, con la consueta dolcezza che l'avvicina al mondo dell'infanzia, ci offre uno spunto dedicato ai nostri amici bimbi da condividere con il loro P...di Papà!

Di Susanna Voliani

Se ancora non avete deciso che cosa regalare al papà dei vostri bambini, date un'occhiata a questo albo edito alcuni anni fa da Topipittori, scritto da Isabel Minhos Martins ed amabilmente illustrato da Bernardo Carvalho.

festa del papa 19 marzo

In realtà non c'è molto da leggere in queste poche pagine, se non la definizione di ciò che ciascun papà, all'occorrenza, può diventare.

Eppure quelle brevi e semplici parole sono ricchissime di significato in quanto perfette per evocare i mille mondi in cui un papà trasformista è capace di trasportarti.

Il papà può mettere a disposizione il proprio corpo per diventare papà poltrona, papà aeroplano, papà tunnel e divenire quasi un attrezzo utile per fare il papà salvagente, papà gru, papà motore, persino il papà ombrello, in un susseguirsi di momenti coinvolgenti ed emozionanti.
Un papà sensibile insomma, che sa coccolare, giocare e far divertire.

festa papa 19 marzo 2

Su sfondi con pochi ma sapienti colori si stagliano due figure stilizzate, essenziali, un papà e un bambino o una bambina, quasi due ombre immortalate in una sorta di danza, elegantissime e buffe al tempo stesso, e di grande tenerezza e impatto.

Sarà alquanto felice il papà di sfogliare questo libro con il suo piccolo, magari per prendere spunto ed imitare qualche immagine, e voi mamme di leggerlo in sua assenza, per ricordare e ridere dei gesti di buffa dolcezza. Dai 2 anni.

festa papa 19 marzo 3

With Courtesy of: PIXABAY.COM 

Mercoledì, 16 Marzo 2016 15:53

Libri con sentore di vino

Libri e vino: alcuni avvincenti romanzi che sono accomunati dal nettere di Bacco. Ecco gli autori che si sono lasciati ispirare da questo fantastico elemento per creare tutto attorno delle vicende incantevoli!

Di Cecilia Novembri

I veri appassionati del nettare di Bacco non si accontentano di aprire, annusare e degustare un vino, ma cercano di abbracciare il "tema" in qualsiasi suo aspetto.
Un vino ha sempre una storia da raccontare e molti sono stati gli autori che si sono lasciati ispirare da questo fantastico elemento per creare tutto attorno delle vicende incantevoli!

vino libri romanzi

Romanzo appassionante "La confraternita dell'uva" di John Fante, ha come panorama la California, non è un romanzo sul vino ma è un elemento che rimane sullo sfondo e nel bicchiere, mai protagonista anche se compagno di tutta la vita dei protagonisti.
E' prima di tutto il racconto del conflittuale rapporto tra padre e figlio, lo scontro non solo tra due generazioni ma tra due culture, la prima contadina, emigrata, salda su pochi semplici principi.
L'altra di "americani di seconda generazione" che si sono conquistati un posto al sole e guardano alle proprie origini con sospetto e vergogna.

Altro libro, e film, imperdibile è "Sideways" di Rex Pickett, un viaggio che segue i vigneti della vallata californiana di Santa Ynez, l'addio al celibato di Jack, dongiovanni esuberante, un tempo attore di discreta notorietà, insieme all'amico di lunga data Miles, grande esperto di vino, insegnante e scrittore frustrato.
"Non potrei frequentare una donna a cui non piace il Pinot" il loro motto!

vini libri 2

Chi poi ha amato "Chocolat" non potrà non amare il romanzo "Vino, patate e mele rosse", la storia di un giovane scrittore inglese che, alle prese con un libro che non decolla e un rapporto amoroso in crisi, decide di abbandonare Londra per trasferirsi in un paesino del Sud della Francia. Un altro viaggio, ma dentro se stesso. Joanne Harris, come sempre, ha la dote di saper descrivere con rara magia sapori e profumi, di raccontare paesaggi ed atmosfere che alla fine sembrano quasi essere dipinti sulle pagine.
Tutto è magico, anche i vini come quelli prodotti Joe Cox con patate, mele rosse e altri frutti misteriosi.

In "Vino Rosso Tacco 12" di Adua Villa la protagonista è Gilda che ha un lavoro diverso da tanti altri: è wine taster. Il suo sogno la accomuna a mille altre donne: trovare l'uomo della vita che, nel suo caso deve essere un mix di etichette italiane e francesi, all'esame gustativo dovrà risultare equilibrato, fine, amabile, morbido, fresco, armonico e maturo; a quello visivo consistente e brillante, caldo come il rosso rubino; all'olfatto speziato, intenso e complesso.
Romanzo spiritoso che porterà la nostra protagonista ad ogni fiera, salone, presentazione, cocktail party e degustazione in giro per l'Italia e per il mondo.
A Londra per il concorso International Wine Challenge, nelle Langhe per un tour di cantine e paesaggi, fino a raggiungere le leggendarie strade della California. Un viaggio tra vino e divertimento!

vino libri romanzi 3

CREDITS photo www.amazon.es  www.bookrepublic.it  www.gamberorosso.it  www.pixabay.com 

I più loquaci? I gatti...I più emotivi? I cani...I più chiacchieroni? Gli uccelli.. Sorprendenti storie di animali e dei loro sentimenti nel nuovo libro di Diego Santini, "Emozioni bestiali". Qualche assaggio....

di Alexa Kuhne

Parma, 12 marzo 2016

Gli animali sanno sempre come sorprenderci. Da loro non si finisce mai di imparare.
Se ci mettessimo ad osservarli, scopriremmo molte cose che ci farebbero sorridere e ci stupirebbero.
Soprattutto, dal loro linguaggio, apprenderemmo l'arte, tutta 'bestiale', del sapere trasmettere emozioni. In un modo unico: senza parlare, con l'intensità di un linguaggio spesso non verbale. E forse, da loro, impareremmo a sapere ascoltare...
Perché il linguaggio animale custodisce un segreto: racconta emozioni.
Lo dice Diego Santini, veterinario e scrittore, nel suo ultimo libro, "Emozioni Bestiali", in cui dimostra che anche chi si esprime in modo diverso, come gli animali, prova sentimenti ed emozioni e riesce a trasmetterli con l'intensità che spesso noi umani non siamo in grado di dimostrare.

emozioni bestiali libro linguaggio animali

Sono riflessioni che invitano, in senso lato, alla comprensione della diversità.
In natura la sincerità è alla base di ogni rapporto. Agli animali non serve proteggere ciò che provano.
"L'ascolto – racconta Santini - è la chiave per entrare nel loro mondo e gioire di ciò che ci trasmettono. È un esercizio indispensabile per la comprensione reciproca ed è utile anche in una relazione fra persone.
Non è certamente un segno di debolezza o di inferiorità, ma un passaggio importante per creare un vero rapporto tra mondi vicini e lontani. Non prevede prevaricazione e permette di entrare empaticamente nel cuore altrui. Per capire con chi si ha a che fare non servono grandi discorsi: il corpo parla e il più delle volte è il silenzio che racconta. Attraverso l'osservazione possiamo capire cosa sta succedendo ai nostri animali, cosa stanno provando e da quali esperienze è segnata la loro vita e siccome ognuno di loro è diverso dobbiamo stare attenti a tradurre i segnali di ciascuno senza aver fretta di ottenere risposte".
Per comunicare prediligono il linguaggio corporeo, ma in certe situazioni sanno usare molto bene anche quello verbale.
Le espressioni vocali sono differenti da specie a specie, però in molti casi il significato è simile.
Il nitrito del cavallo ci può sorprendere. Nei film spesso accompagna i rumori di battaglia; in realtà il cavallo ne fa un uso molto parco e certo meno di quanto si creda.

Vi è mai capitato di entrare in una scuderia piena di cavalli e non sentire volare una mosca?
Il nitrito è un'espressione di richiamo e di desiderio che può variare di intensità, difficilmente di significato.
"È un S.O.S. che un cavallo impaurito o che si sente solo può rivolgere ai compagni o più genericamente a qualcuno che lo può
aiutare. – spiega lo scrittore nel libro - Gli equini sono animali da branco e in natura stare soli o isolati equivale a mettere a rischio la propria vita. È il richiamo della giumenta al puledro se questo si allontana troppo, oppure quando, dopo mesi di vita insieme, vengono separati per la fine dello svezzamento. In quel caso partono dei richiami così violenti da poter essere uditi a distanze siderali. È l'espressione del desiderio di uno stallone che alla vista e soprattutto all'odore di un'invitante giumenta non sa trattenersi.
È la manifestazione di piacere di tutti i cavalli quando sentono il profumo del fieno".

Cate cavallo lunguaggio animali

Fedele allo spirito di sopravvivenza e a una dignità eroica, nel cavallo la sofferenza è muta...
Fra gli animali domestici, il più amante dei discorsi è senza dubbio il gatto che è dotato di centinaia di vocalizzazioni.
"Alcune teorie sostengono che – dice Santini -, in quanto predatore notturno, abbia dovuto sviluppare un sistema di comunicazione immediato per agire in condizioni di scarsa visibilità. È più probabile invece che la sua loquacità sia legata al bisogno di interagire con i propri simili e in parte pure con noi, che costituiamo dei soggetti estremamente stimolanti per il suo sistema vocale. Un modo semplice per decifrare il miagolio felino è quello di associarlo al comportamento. Spesso conviene lasciarlo agire per interpretare ciò che ci dice".
Un racconto che sottolinea quanto saper ascoltare sia un'arte quanto saper parlare!
Forse non tutti sanno che il vocabolario felino è ricchissimo. Ha "parole" per salutarci, per comunicarci la felicità, la solitudine, la paura, il dominio del territorio, per richiamare la mamma o per rivelare il proprio desiderio sessuale.
"Sembra assodato – ci fa scoprire l'esperto - che i felini domestici usino molte più parole rispetto a i loro parenti selvatici e di questo fenomeno ne siamo in parte responsabili. In casa hanno potuto ampliare la propria lingua "ufficiale" con dei nuovi suoni, proprio come succede in ambito umano, dove i neologismi sono all'ordine del giorno".
I gatti non solo sanno come si chiamano ma rispondono in modo diverso a chi pronuncia il loro nome.

Penny e Luna cane gatto linguaggio animali

Anche i cani dimostrano tanta fantasia verbale.
"Come i felini domestici, non possedevano prima di incontrare l'uomo la gamma di vocaboli attuali, ma la vita a contatto con noi e la loro importanza sociale ha favorito lo sviluppo di una serie di messaggi vocali, un tempo sconosciuti nell'ambito della comunicazione canina. In pratica si può pensare che, in seguito all'evoluzione, oggi abbaino più per noi che per loro. Una cosa però è certa: quando un cane abbaia o emette suoni lo fa per una ragione ben precisa... Nel tono che usa, se acuto, potremo scorgere preoccupazione o insicurezza, se basso e gutturale percepiremo soprattutto un senso di minaccia. Nelle manifestazioni di felicità la frequenza degli abbai è elevata, quando si abbassa il nostro amico è invece in fase di difesa. Il ringhio indica un avvertimento, è un suono che nasce dal profondo e significa che non si sta scherzando. Il guaito può essere un segnale di dolore o di paura, ma se ha una tonalità bassa anche eccitazione o gioia. Infine c'è l'ululato, che indica la "tristezza" e che lo fa sentire più umano rispetto a tutti gli altri modi di esprimersi dei cani".

Il premio per la specie animale più chiacchierona va agli uccelli, alcuni dei quali sono dei veri artisti.
"Gli uccelli – spiega lo scrittore - potenziano i loro irresistibili messaggi canterini inarcando il collo o facendo il pennacchio con la coda. Ad arte si aggiunge arte, in questo caso perseguendo quella della conquista!
Le loro vocalizzazioni sono differenti e indispensabili per richiamare i compagni, per delimitare il territorio o per trasmettere
messaggi d'amore.
A questo proposito anche il canto del gallo andrebbe rivisitato nella sua interpretazione. In realtà il suo squillo non è caratteristico solo delle prime luci dell'alba; esso si ode anche in piena notte, a dispetto delle molte leggende.
Il suo squillo autoritario è una dichiarazione di supremazia nel pollaio che va fatta in qualsiasi momento del giorno o della notte. Il suo richiamo di sfida può proseguire per ore, in modo che sia chiaro che non tollera la presenza di concorrenti".

Anche i pesci si parlano e si ascoltano. "I più ciarlieri abitanti acquatici sono i delfini, soprannominati per questa loro loquacità i canarini del mare – scrive Santini nel suo ultimo libro - . Sono in grado di attribuire, attraverso un vocalizzo di riconoscimento, un vero nome a ogni componente del branco. Niente a che vedere con i più comuni e numerosi abitanti del mondo sommerso, che si esprimono attraverso particolari vibrazioni ottenute con il movimento delle branchie e della vescica natatoria. I suoni ricorderebbero dei rumori gutturali che funzionano da segnali di pericolo, di corteggiamento o di orientamento nell'immensità del mare. Il pesce rospo sarebbe tra i più loquaci".

Anche le rane utilizzano le vibrazioni per comunicare.
"Oltre al loro più consueto gracidare esse si servono di onde, non sonore ma...sismiche – racconta il veterinario - . L'origine del suono in questa specie anfibia avverrebbe attraverso un ritmico e velocissimo movimento delle zampe posteriori contro i rami, capace di produrre un'onda della forza di 12 hertz. Questa comunicazione vibratoria, tipo accompagnamento ritmico di un ballo moderno, sarebbe riservata ai maschi della raganella per avvisare gli invasori del proprio territorio, in particolare nel periodo degli amori".

Pubblicato in Amici Animali Emilia
Venerdì, 04 Marzo 2016 17:28

La ragazza del treno di Paula Hawkins

"La ragazza del treno" di Paula Hawkins: un thriller considerato un vero e proprio caso editoriale, che ha ottenuto un successo strepitoso negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Una storia che tiene incollato il lettore alle pagine, fino all'ultima riga trascinandolo tra gli intrecci della mente dei personaggi del romanzo.

Di Cecilia Novembri

Parma, 4 marzo 2016

Londra è lo sfondo di "La ragazza del treno" di Paula Hawkins, uscito nel gennaio 2015 e ancora tra i primi posti nelle classifiche di vendita e di apprezzamento.

La protagonista è Rachel, ragazza dalla vita poco invidiabile, vive sola, non ha amici, e ogni mattina prende lo stesso treno, che la porta dalla periferia di Londra al suo grigio lavoro in città.
Quel viaggio sempre uguale è il momento preferito della sua giornata. Seduta accanto al finestrino, può osservare, in totale anonimato, le case e le strade che scorrono fuori e, quando il treno si ferma puntualmente ad una fermata, può spiare una coppia, un uomo e una donna senza nome che ogni mattina fanno colazione in veranda, immagina la loro vita, i loro pensieri, senza conoscerli gli ha perfino dato un nome, Jason e Jess, nella sua mente sono la coppia perfetta.

La ragazza del treno Paula Hawkins thriller cultura libri lettura

Ma una mattina Rachel, su quella veranda, vede qualcosa che non dovrebbe vedere, da quel momento per lei cambia tutto. La rassicurante invenzione di Jess e Jason si sgretola, e la sua stessa vita diventerà inestricabilmente legata a quella della coppia.
Ma cos'ha visto davvero Rachel?
Scorrendo le pagine di questo thriller, considerato un vero e proprio caso editoriale, non ci si stupisce assolutamente del successo che ha ottenuto finora negli Stati Uniti e nel Regno Unito.

La ragazza del treno  Paula Hawkins libro thriller

L'autrice esordiente riesce, con uno stile di scrittura veloce a tenere i lettori con il fiato sospeso dall'inizio alla fine, cucendo la storia attorno a un tema che rende quasi impossibile non identificarsi nei protagonisti.
L'autrice inglese alterna il punto di vista principale di Rachel con quello delle altre due donne protagoniste, tiene incollato il lettore alle pagine, fino all'ultima riga trascinandolo tra gli intrecci della mente dei personaggi del romanzo, tra passato e presente, rimorsi e rimpianti.
Impossibile non appassionarsi anche per i non amanti del genere, presto un film!

Pubblicato in Cultura Emilia

Scala, Melli, Minotti, Apolloni, Pizzi. Basta leggere questi nomi per far riaffiorare nella mente di ogni tifoso crociato con qualche capello grigio, ricordi dolci e nostalgici di un calcio sano e genuino che ormai non c'è più. Tutti insieme accanto all'ex presidente Fulvio Ceresini, figlio dell' indimenticato presidente Ernesto Ceresini, per tornare a parlare di quel miracolo calcistico creato a Parma nei primi anni novanta.

Di Luca Gabrielli

Parma, 2 marzo 2016 

La storia vincente del Parma racchiusa in un libro

Ieri si è tenuta nella sala stampa dello stadio Tardini la presentazione del libro "Il Parma di Scala. La cronaca di un Sogno", edito da Officine Gutenberg, scritto dai giornalisti Mattia Fontana e Guglielmo Trupo. Un libro che racconta i sette fantastici anni della gestione Scala, tra l'estate del 1989 e la primavera del 1996, che portò la promozione in Serie A, la qualificazione in Coppa Uefa e quattro Coppe vinte (Coppa Italia, Coppa delle Coppe, Supercoppa Europea e Coppa Uefa). Un evento aperto al pubblico che ha visto la presenza di moltissimi tifosi di tutte le età, da chi quel Parma l'ha visto con i propri occhi, a chi invece se lo è fatto raccontare o è andato a spulciare quelle indimenticabili notti europee su YouTube. Emozioni raccontate con estrema cura dai due autori che rimandano alla sfida promozione con gli "odiati" cugini della Reggiana, alle numerose sfide al vertice contro la Juventus quando il Parma dominava in Italia e soprattutto in Europa.
La prefazione di Faustino Asprilla è solo una delle tante chicche che si possono trovare nel libro. Il giocatore colombiano è stato forse lo straniero che più di tutti si è fatto amare dai parmigiani, per le sue interminabili cavalcate in campo, le capriole dopo ogni goal e le innumerevole gesta tecniche mostrate in campo. Ma era ed è tutt'ora amato per quel suo essere un po' pazzo nella vita di tutti i giorni, adottato dalla città come nessun altro campione. Grazie a questo libro ogni tifoso potrà vedere riaffiorare nella sua mente quegli attimi in cui una piccola squadra di provincia, composta da giovani ragazzi sconosciuti di belle speranze, vinceva le sue prime coppe stupendo per il gioco e la spensieratezza. Quel Parma era una ventata di aria fresca nel campionato italiano dove le solite squadre di vertice erano spiazzate dalle nuove idee di gioco e dal rapporto paterno che Nevio Scala era riuscito a creare con i suoi ragazzi.

Ritorno al futuro

Paradossalmente quel legame viscerale tra squadra e tifosi è riaffiorato in quest'ultimo anno. Il Parma, fallito da una sciagurata gestione Ghirardi-Leonardi (definirla sciagurata è una carineria gratuita nei riguardi dei due soggetti in questione) è fallito e sprofondato in serie D. Una società nuova, composta da persone serie e con idee chiare, ha fatto risorgere il Parma Calcio dalle proprie ceneri e con vecchi miti gialloblù nei ruoli nevralgici della società sta ritornando al calcio che conta, conquistando la promozione in Lega Pro.

parma calcio serie A sport cultura copertina

Pubblicato in Calcio Parma
Venerdì, 26 Febbraio 2016 15:12

Cat and mouse go to London

Due piccoli amici per la pelle, un gatto e un topolino, che accompagneranno i vostri bimbi in un viaggio alla volta di Londra, per imparare l'inglese divertendosi. Ascoltando il cd con le volete dei due protagonisti si possono imparare tante parole.

Di Susanna Voliani

Prendete due inconsueti amici per la pelle, un gatto americano curioso ed un topolino inglese un po' pigro, e mandateli a visitare Londra per un giorno: vivranno una divertentissima e vera giornata British!

Cat and mouse go to london libri per bambini imparare inglese

Il libro è l'ultimo arrivato della serie "Imparo l'Inglese con Cat and Mouse" (Editrice Curci), scritto dai francesi L. Méhée e C. Jean ed illustrato da S. Husar.

Provate ad accompagnare con i vostri bambini quei due buffi animaletti come veri turisti sulla London Eye, a Buckingam Palace, a Hyde Park e da Hamleys e vi divertirete un mondo, imparando l'inglese dai loro piccoli dialoghi.

cat and mouse go to london imparare iglese bambini 1

L'itinerario è ricco, colorato, accattivante: tra una passeggiata in centro, un pranzo con fish and chips, un giro sul red bus ed uno in metropolitana, un po' di shopping e decine di selfie scattati ad ogni angolo, la scoperta di Londra risulta dinamica e piacevole.

cat and mouse go to london imparare iglese bambini 3

Ascoltate anche il CD con quelle strane vocette, ripetete tutte le parole, se siete bravi anche le frasi intere, ed il gioco è fatto: pronuncia perfetta per genitori e figli!
I Love London!
Dai 6 anni.

cat and mouse go to london imparare iglese bambini 4