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Alla Corte di Giarola una mattinata con animazione teatrale, laboratori formativi e lezioni didattiche agli studenti delle classi elementari 4^ e 5^ dell'Istituto Comprensivo di Collecchio e dell'Istituto Comprensivo di Noceto -

Parma, 10 febbraio 2015 –

Oltre 100 bambini delle scuole elementari di Collecchio e Noceto hanno preso parte ad "Acqua e Territorio", iniziativa che si è svolta ieri mattina nella cornice della Corte di Giarola, a Collecchio (Parma), per approfondire dal vivo e sperimentare nei laboratori la realtà e l'evoluzione sul nostro territorio dei corsi d'acqua naturali e artificiali presenti in provincia.

L'evento è stato organizzato dall'Ente Parchi dell'Emilia Occidentale, il Consorzio della Bonifica Parmense, la Provincia di Parma, l'URBER (Unione Regionale Bonifiche Emilia-Romagna) e la Coldiretti di Parma: una sinergia plurima che ha consentito di offrire ai giovani scolari della provincia una mattinata formativa intensa su temi importantissimi come il dissesto idrogeologico, il buon governo delle acque, il rispetto per l'ambiente ed il territorio, l'importanza che la natura riveste nella vita quotidiana. Un segnale forte in un periodo di drammatiche criticità per numerosi comprensori del nostro paese, ormai devastati dall'urbanizzazione selvaggia e dal consumo del suolo.

Alla giornata hanno preso parte gli studenti delle classi elementari 4^ e 5^ dell'Istituto Comprensivo di Collecchio e dell'Istituto Comprensivo di Noceto. Presenti, oltre al Direttore Generale del Consorzio della Bonifica Parmense Meuccio Berselli e al Presidente dell'Ente Parchi dell'Emilia Occidentale Agostino Maggiali, anche il Presidente della Provincia di Parma Filippo Fritelli; il Sindaco di Noceto Fabio Fecci; e Marco Tamani di Coldiretti Parma.

Molteplici le tematiche trattate durante i laboratori ludico/didattici: "Ghiaia, sabbie e argilla...", a cura della cooperativa Il Ciottolo, per scoprire le caratteristiche dei materiali tramite l'osservazione e la manipolazione di campioni delle sostanze in questione; "Il fiume e l'erosione", a cura della società A.TI.ESSE, per osservare quali sono i materiali maggiormente erodibili, vedere dove avviene la sedimentazione dei materiali più grossolani e poi di quelli più fini. Inoltre la visita guidata "Sotto il segno dell'acqua", a cura di Esperta srl, con riflessioni sui temi della conservazione dell'ambiente naturale e della gestione del fiume Taro. Infine i ragazzi hanno potuto fare una gustosa merenda a base degli street-food di Campagna Amica Coldiretti, prima di godersi la divertente animazione di Lorenzo Bonazzi che ha permesso loro di comprendere il rispetto per l'ecosistema ambientale e le sue risorse, illustrando il valore sociale del governo delle acque sul territorio e il ruolo della Bonifica con il suo spettacolo "Per l'acqua che scende e che sale c'è sempre un canale" (ideato dall'Unione Regionale delle Bonifiche dell'Emilia Romagna – URBER e dai Consorzi associati).

Il Presidente della Provincia di Parma Filippo Fritelli ha espresso positiva soddisfazione: "Per i ragazzi delle nostre scuole comincia un percorso importante sul valore dell'acqua che farà tappa in molte scuole di tutta la provincia. L'Ente ci crede e cercherà di sostenere col suo patrocinio i valori condivisi e veicolati da Bonifica e Parchi insieme".

Soddisfazione arriva anche dal Presidente dell'Ente Parchi dell'Emilia Occidentale Agostino Maggiali: "Una bellissima iniziativa ludico-ricreativa estremamente educativa, in stretta sinergia con la Bonifica Parmense, la Provincia di Parma e Coldiretti, partner importanti per condividere percorsi educativi".

"Unire gli enti che si occupano di territorio in un progetto educational che abitui e sensibilizzi al valore dell'acqua e alla cura dell'ambiente è prioritario per creare nelle giovani generazioni la consapevolezza del peso con cui la natura incida nella nostra vita del domani – ha dichiarato il Direttore Meuccio Berselli – . Qualcosa che forse non è stato fatto abbastanza in passato e che sta lasciando in eredità ai nostri ragazzi un territorio difficile, fortemente urbanizzato e pieno di problemi".

"L'azione congiunta che valorizza l'acqua è un bene per noi che abbiamo a cuore l'agricoltura – ha detto Marco Tamani – . L'ambiente sano che ci circonda e che gli agricoltori presidiano è uno dei temi più cari a Coldiretti, che sa bene quanto sia importante la tutela del territorio tanto per il produttore, quanto per il consumatore e per il cittadino consapevole".

"La prevenzione è un valore comune e per questo è importante che tutti gli enti, comuni in primis, educhino i giovani al rispetto di un territorio migliore", ha concluso il sindaco di Noceto Fabio Fecci.

(Fonte: ufficio stampa Consorzio Bonfica Parmense)

Sabato, 07 Febbraio 2015 15:35

A fiocchi fermi!

E' l'inverno! Come non concordare con l'analisi di Aldo Caffagnini che riportiamo integralmente. 

di Aldo Caffagnini - Parma, 8 febbraio 2015 - Nevicò, come anni fa capitava con regolarità, diverse volte durante l'inverno.
La stessa neve di Reggio, Modena, Piacenza.
E infatti lo stesso copione in tutte le città: disagi, proteste, anatemi, appelli, scuole da chiudere o da tenere aperte, in ogni caso qualcuno che non concorda lo trovi.
Energia che salta (per legge fisica un albero su un cavo elettrico interrompe la linea), autostrade chiuse.
Tanta neve in poche ore, tanta così solo negli anni '50.
Ma ricordo un inverno intenso nei primi anni '80, quando i mucchi di neve durarono fino alla primavera e si usarono i tombini per cercare di toglierne un po' dalle strade.
Oppure come dimenticare quella tempesta di Santa Lucia, quando per compiere un tragitto di 4 km ci volle 1 ora e mezzo.
Quando la natura si scatena, diventa protagonista assoluta e possiamo solo attendere la bonaccia.
Si guarda con invidia al Nord, ma lì si organizzano e spendono ingenti risorse per affrontare ogni inverno montagne di neve, non una nevicata occasionale come da noi.
Eppure qui scoppia il finimondo.
Con i giornali che vanno a nozze, perché senza titoloni oggi non si vende più una copia.
Divertente è scorrere le proteste di città in città, che accusano di volta in volta governi di diverso colore con anatemi fotocopia, di incapacità ed inefficienza lungo la via Emilia.
Stesso problema, colpevoli differenti.
Da noi il M5S, a Reggio il Pd, a Modena il Pd, e via sacramentando.
Difficile credere alla tesi "governanti incapaci", "nevica governo ladro".
L'affrontare l'inverno è casomai una questione tecnica.
E i tecnici fanno quello che possono, e annullare il disagio è semplicemente impossibile.
Ci sarà sempre un borgo dimenticato dallo spazzaneve, un marciapiede scivoloso tra i duemila chilometri della tratta comunale, una lastra di ghiaccio persistente.
Ma di marciapiedi spalati dai dirimpettai (o dai negozi antistanti), se ne sono visti pochini.
L'emergenza è durata lo spazio di un mattino, ma l'amplificazione dei fatti, frutto anche dei social, diventati last second, ce l'ha fatta sembrare lunga una settimana.

Pubblicato in Cronaca Parma

Presentato il report "Manutenzione Italia: Consorzi di bonifica in azione per #ITALIASICURA - Piano 2015 per la Riduzione del Rischio Idrogeologico nella Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri a Roma e alla quale hanno preso parte i Consorzi di Bonifica di tutta Italia -

Roma, 5 Febbraio 2015 –

"L'ingente piano nazionale contro il dissesto idrogeologico presentato stamane a Roma dai Consorzi di Bonifica (ANBI) al Governo Renzi attraverso l'Unità di Missione guidata da Erasmo D 'Angelis sarà valutato con estrema attenzione dal Ministero dell'Ambiente, cantiere per cantiere, per individuare al più presto le priorità su cui operare in un'ottica di prevenzione e non solo emergenziale". Queste le parole del Ministro Galletti a Palazzo Chigi nel corso dell'incontro che ha identificato oltre 3335 nuovi cantieri straordinari per un ammontare complessivo di circa 8,5 miliardi.

Un conto salato in cui Parma pesa per 122 milioni per oltre 100 interventi, che saranno ora concertati in base alle priorità territoriali , con la regione Emilia Romagna. "Una concertazione – ha sottolineato il direttore della Bonifica Parmense Meuccio Berselli – velocizzata burocraticamente rispetto al recente passato grazie anche all'impegno dello stesso Ministro. Trasmetteremo all'istante i progetti esecutivi e cantierabili per il parmense alla Regione per essere tra i primi in grado di firmare la convenzione tra Stato e Regione per accedere poi ai finanziamenti della nuova struttura del Governo unità di missione" .

"Per la prima volta concretamente da parte del governo, attraverso l'azione attenta del Ministro Galletti, c'è una vera e propria accelerazione e snellimento delle norme per avere una maggiore certezza nei finanziamenti – ha rimarcato Il presidente del Consorzio della Bonifica Parmense Luigi Spinazzi – . Ora nell'ottica di un vero e proprio stop del consumo del suolo è opportuno passare dalle parole ai fatti con la collaborazione di tutti. Questa unità di missione sembra ciò che in piccolo stiamo chiedendo dall'alluvione del Baganza di ottobre, ovvero un coordinamento unico di prevenzione: speriamo di arrivarci anche qua".
Rimane poi l'incognita dei fondi disponibili per dare concreta attuazione ai progetti in essere fondamentali per una concreta azione di prevenzione.

(Fonte: Consorzio Bonifica Parmense)

Mercoledì, 04 Febbraio 2015 09:24

Smog: nuovi provvedimenti dal Comune di Parma

Nuovi provvedimenti contro l'inquinamento dal 9 febbraio: dopo quattro giorni consecutivi di superamento dei limiti verranno istituite limitazione al traffico all'interno dell'anello delle tangenziali -

Parma, 4 Febbraio 2015 -

I livelli di smog superano i limiti previsti ed il Comune mette in atto nuovi provvedimenti contro l'inquinamento. Le misure anticipano quelle previste nel Piano regionale per l'aria che partirà dal primo ottobre, e saranno attuate in via sperimentale dal 9 febbraio al 31 marzo.
In sintesi, le nuove direttive indicano che dopo quattro giorni consecutivi di superamento dei limiti, Arpa, ovvero l'ente che si occupa di segnalare inconvenienti ambientali, invierà una comunicazione al Comune così che, entro due giorni, possa provvedere ad istituire la limitazione al traffico all'interno dell'anello delle tangenziali, che scatterà quindi al terzo giorno successivo ai quattro di superamento.
Gli orari rimangono gli stessi attivi dei blocchi del giovedì e della domenica, dalle 8.30 alle 18.30, e la durata potrà essere variabile, ma lo scenario prevede un minimo di una giornata. Sarà infatti Arpa a comunicare il rientro dei valori nei limiti tollerati ed il Comune avrà due giorni per riattivare la normale apertura della viabilità.
Dalle nuove misure sono esclusi i veicoli a benzina euro quattro, che potranno liberamente circolare anche il giovedì e la domenica, mentre sono confermati i limiti per i diesel euro 4.

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Monitoraggio del dissesto idrogeologico dell'Emilia Romagna, URBER - Unione Bonifiche Emilia Romagna: "Servono 894 interventi per un valore di 1 miliardo e 100 milioni. Rischio che si impenna del 10% in più rispetto all'anno scorso - 

Parma, 31 gennaio 2015 -

Lo stato geomorfologico della regione Emilia Romagna è gravissimo e senza essere accusati di allarmismo i dati più aggiornati raccolti minuziosamente sul territorio palesano questa realtà tutt'altro che rosea.
Il rischio di dissesto idrogeologico in tutta l' Emilia Romagna è peggiorato notevolmente aumentando complessivamente di circa il 10% rispetto allo stesso periodo dell' anno precedente.

A renderlo noto è l'URBER (Unione Regionale delle Bonifiche dell'Emilia Romagna) che il 5 febbraio prossimo presenterà al Governo a palazzo Chigi - nell'ambito del Piano Nazionale contro il Rischio Idrogeologico redatto da ANBI ( Associazione Nazionale Bonifiche Italiane)-, l'elenco dettagliato al centesimo degli interventi che, se realizzati in tempo utile, contribuirebbero in modo sostanziale alla messa in sicurezza del territorio dai fenomeni di frane e alluvioni che minacciano le comunità e le attività economiche emiliano-romagnole.

Gli interventi complessivi che i Consorzi di bonifica regionali evidenziano sono ben 894 per un importo che supera ormai di gran lunga il miliardo di euro attestandosi sulla cifra di un miliardo e cento milioni di euro. Le opere da realizzare riguardano le manutenzioni "straordinarie" di bonifica, sistemazioni idrauliche, adeguamento e potenziamento delle opere di scolo delle acque, laminazione delle piene, realizzazione delle casse di espansione (fondamentali per la sicurezza anche dei centri urbani), consolidamento frane ripristino dei versanti montani dal dissesto, realizzazione di briglie di contenimento del terreno. La rapidità del cambiamento climatico, alla radice delle violente precipitazioni cadute in tempi assai più ridotti, ha fatto impennare il numero delle emergenze montane che hanno avuto conseguenze immediate e drammatiche a valle dove oggi contenere i flussi, accerchiati da una urbanizzazione invasiva, è diventato sempre più arduo, lento e costoso. La media del valore degli interventi in pianura infatti, contrariamente a quanto si possa erroneamente presumere, è ben più alta rispetto a quella registrata sui rilievi a causa degli obblighi di legge che scaturiscono dall'operare su territori inurbati.

Particolarmente significativo è il confronto che URBER propone con il recente passato e che nel dettaglio riguarda la comparazione con l'anno 2010 in cui le necessità dell'Emilia Romagna erano ferme a quota 564.046.000 di euro per 652 interventi auspicabili. Oggi l'ammontare complessivo ha fatto registrare un incremento esponenziale negativo pari al 40%; un dato eclatante e preoccupante che il Governo stesso e l'ANBI hanno posto di recente al centro delle loro priorità, un dato che in modo inoppugnabile mostra come sia impellente, anche e soprattutto in Emilia Romagna, il bisogno di intervenire con convinzione e mezzi per arginare il grave rischio idrogeologico. "Nonostante l'impegno profuso dagli enti, in primis la Regione Emilia Romagna, - sottolinea il presidente URBER Massimiliano Pederzoli - i fenomeni climatici avversi si ripetono a catena ed è per questo che la realtà fragile del territorio emerge tra le assolute priorità nazionali. Il bisogno è grande, i progetti ci sono, ora servono risorse adeguate."

(Fonte: ufficio stampa URBER)

Venerdì, 30 Gennaio 2015 10:24

Attacchi di lupi in Valtaro e Valceno

Oipa, Organizzazione Internazionale Protezione Animali si rivolge al vice presidente del Consiglio Regionale Fabrizio Rainieri, chiedendo che si intervenga in merito ai branchi di lupi che hanno già provocato diverse vittime tra gli animali domestici e di allevamento -

Parma, 30 gennaio 2015 - di S.P. -

Un'altra associazione animalista interviene in merito alla vicenda dei lupi in Valtaro e Valceno, si tratta dell'Oipa, Organizzazione Internazionale Protezione Animali, questa volta l'attacco è diretto al vice presidente del Consiglio Regionale Fabrizio Rainieri: "Risale al 3 dicembre scorso -si legge in una nota dell'Oipa- la notizia che sedici sindaci della Valtaro Valceno, nello specifico i primi cittadini di Albareto, Bardi, Bedonia, Berceto, Bore, Borgotaro, Compiano, Fornovo, Medesano, Pellegrino Parmense, Solignano, Terenzo, Tornolo, Valmozzola, Varano de Melegari e Varsi, hanno inviato al presidente della Regione Emilia Romagna, al presidente della Provincia di Parma, alla Prefettura di Parma e al Corpo Forestale dello Stato, una lettera per denunciare casi di attacchi di canidi o lupi che hanno provocato l'uccisione di animali domestici e di allevamento, di cani da caccia sbranati, nonché in alcuni casi anche attacchi a persone.

La lettera rappresenta una richiesta affinché si intervenga in merito allo "scorrazzare di branchi di lupi che se ne vanno in giro per campi e fattorie e hanno già provocato diverse vittime tra i cani e gli animali e ogni giorno che passa, spinti dalla fame, si avvicinano sempre più alle case. Inoltre questo fenomeno sta di fatto bloccando le attività turistiche oltre che mettere a dura prova quelle dell'allevamento soprattutto la pastorizia in Valtaro e in Valceno, dove la situazione sta diventando esasperante". Il Vicepresidente del Consiglio Regionale dell'Emilia Romagna, Fabrizio Rainieri, che ha persino invocato un piano faunistico venatorio "che possa dare al più presto al nostro territorio quelle risposte che si aspetta da tempo". A questo proposito l'OIPA Parma ha ricordato a Rainieri che i lupi sono specie protetta, invitandolo a documentare eventuali attacchi a persone o ad animali di proprietà.

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Incontro tra l'amministrazione comunale, le associazioni di categoria Ascom e Confesercenti Parma, Arpa, Ordine dei Medici, associazioni ambientaliste, GCR (Gestione Corretta Rifiuti) e Vigili per discutere sul problema inquinamento e restrizioni del traffico. Confesercenti: "Bloccare il centro storico non è sostenibile per la qualità dell'aria e il commercio di Parma" -

Parma, 30 gennaio 2015 -

Mercoledì 28 gennaio, si è svolto un incontro tra l'amministrazione comunale, le associazioni di categoria Ascom e Confesercenti Parma, Arpa, Ordine dei Medici, associazioni ambientaliste, GCR (Gestione Corretta Rifiuti) e Vigili per discutere sul problema inquinamento e restrizioni del traffico. L'emergenza annota 25 sforamenti, oltre il limite consentito del PM, nei primi 30 giorni del nuovo anno e l'Assessore Gabriele Folli ha proposto di attuare misure di contrasto come targhe alterne e restrizioni del traffico nel centro storico che in parte anticipano le misure restrittive previste dal nuovo piano regionale PAIR 2020.

Una soluzione che Confesercenti respinge da tempo in quanto non risolutiva per la questione ambientale e di poco profitto per i negozianti del centro che già vivono un periodo pesante dal punto di vista economico.
Sono oltre 10 anni che si risponde al problema ambientale con i giorni di blocco del traffico, ma sono altrettanti anni che il problema non si risolve «al giorno d'oggi vorremmo vedere una svolta nella politica ambientale più coscienziosa e consapevole - ha dichiarato Ernesto Monteverdi di Confesercenti - Il blocco del traffico all'interno dell'arco delle tangenziali o del solo centro storico ha già ampiamente dimostrato la sua inefficacia sul lungo periodo e un insufficiente effetto in termini di riduzione degli inquinanti nel breve periodo, causando inoltre effetti negativi su tutta la rete di vendita del centro storico».

Dopo tanti anni di insuccessi dal punto di vista ambientale la proposta sarebbe quella di spostare l'attenzione non tanto sui blocchi saltuari e temporanei, quanto piuttosto di creare in collaborazione un piano ambientale capace di includere iniziative culturali e di sensibilizzazione della cittadinanza, percorsi di formazione nelle scuole, attività di sostegno a quelle iniziative già in essere come il "piedibus" o il "biciBus" attualmente abbandonate alla buona volontà dei cittadini. Confesercenti ha inoltre proposto il riordino del servizio di trasporto pubblico, una maggiore efficienza nei collegamenti e un parco mezzi non inquinante e con prezzi ridotti del 50% per pendolari e studenti e convenzioni vantaggiose per incentivare l'utilizzo del mezzo pubblico. Altro punto su cui lavorare potrebbe essere quello di aggredire il 60% delle emissioni in atmosfera non derivanti da traffico attraverso l'efficientismo dei riscaldamenti domestici ed industriali e l'obbligo di utilizzo di nuove tecnologie di filtraggio dei fumi con incentivi per chi utilizza nuove tecnologie ad impatto zero.
Maggiore attenzione si potrebbe porre anche sul parco mezzi privato e sul parco mezzi pubblico o sui mezzi per la raccolta rifiuti o mezzi di pulizia strada a spazzole che non utilizzano acqua sollevando enormi nubi di polvere.
«Ci aspettiamo una politica di svolta sui temi ambientali che non colpisca per l'ennesima volta solo chi opera e lavora in centro storico o solo i residenti del centro oppure solo i cittadini che non hanno una targa dispari e una pari. Ci aspettiamo una politica ambientale che pensi all'aria pulita in tutta la città, non solo all'aria del centro storico!» ha concluso Ernesto Monteverdi.

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Parma)

Provincia, tecnici, volontariato e forze dell'ordine a confronto per analizzare le criticità dell'ultima emergenza e rendere sempre più efficace la macchina di Protezione civile -

Reggio Emilia, 27 gennaio 2015 -

Nella sede del Centro unificato di Protezione civile si è tenuto ieri mattina il debriefing finale relativo alla recente emergenza della piena del Po. Promosso dalla Provincia di Reggio Emilia, come concordato nel corso della riunione conclusiva dell'Unità di crisi presieduta dal prefetto il 26 novembre a Guastalla, l'incontro ha rappresentato un importante momento di confronto tecnico tra tutte le varie componenti protagoniste dell'emergenza: appunto tecnici (a partire da Aipo e Consorzi di bonifica), Comuni, forze dell'ordine e volontariato.
"L'obiettivo – spiega la responsabile della Protezione civile, Federica Manenti – era quello analizzare le criticità riscontrate nella gestione dell'emergenza e raccogliere dati e informazioni utili all'aggiornamento dei Piani comunali e provinciale sul rischio idraulico". Come proprio la piena del Po e, in precedenza, il terremoto d'Emilia hanno dimostrato, è proprio una accurata pianificazione – insieme alla massima collaborazione tra i livelli istituzionali, a partire dalla Prefettura, e quelli tecnico-operativi – a permettere alla complessa macchina della Protezione civile di intervenire con tempestività ed efficienza.

"Ogni emergenza, e dunque ogni concreta prova sul campo, è infatti fondamentale per aggiornare e rendere sempre più efficaci questi Piani che inevitabilmente nascono 'sulla carta'", aggiunge Federica Manenti. La recente emergenza del Po, ad esempio, permetterà di aggiornare le criticità idrauliche, sia note, sia nuove, del nostro territorio (fontanazzi, piezometri, pozzi domestici, venute d'acqua in prossimità degli argini) e i vari elementi di rischio nelle golene (residenti, attività, allevamenti, bombole e impianti Gpl). "I 'nuovi' Piani dovranno inoltre tenere presente anche di uno scenario di piena concomitante, come quello registratosi a novembre con tutto il reticolo di pianura che è stato messo a dura prova dalle piogge verificatesi anche in montagna – conclude la responsabile della Protezione civile della Provincia di Reggio Emilia – così come sarà opportuno prevedere anche spazi coperti, probabilmente uno a Brescello e uno di supporto a Guastalla, per le attività di insacchettamento".

(Ufficio stampa: Provincia di Reggio Emilia)

Proroga sino al 31 dicembre 2015 per le detrazioni fiscali per interventi di riqualificazione energetica -

Piacenza, 23 gennaio 2015 -

"Un'opportunità importante per recuperare risorse economiche, assicurando nel contempo effetti positivi per il clima e per l'ambiente": così l'assessore all'Ambiente e Urbanistica Giorgio Cisini, con riferimento alla recente proroga sino al 31 dicembre 2015 per le detrazioni fiscali per interventi di riqualificazione energetica, sottolinea l'interesse del tema per tutti i cittadini.
Con la legge 190 del 23 dicembre 2014, non solo si è estesa per tutto l'anno in corso la validità delle agevolazioni che permettono di detrarre dall'Irpef o dall'Ires sino al 65% delle spese sostenute per opere di edilizia volte al risparmio energetico (sia sulle singole unità immobiliari, sia sulle parti comuni di edifici condominiali), ma sono state introdotte alcune novità.

Potranno infatti accedere alla detrazione, in quest'ambito, anche le schermature solari – così come definite nell'allegato M del decreto legislativo 311, datato 29 dicembre 2006 – e gli impianti di climatizzazione invernale dotati di generatore di calore a biomasse combustibili, ad esempio stufe a pellet, cippato, legna, termostufe e simili. Il costo di queste due tipologie di riqualificazione sarà detraibile unicamente per le spese sostenute tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2015, mentre per gli altri interventi che già godevano delle agevolazioni fiscali restano invariati requisiti e procedure, con l'unica variazione della scadenza prolungata alla fine di quest'anno.
Per informazioni dettagliate, occorre consultare il sito www.agenziaentrate.gov.it, accedendo alle sezioni "cosa devi fare" – "richiedere" – "agevolazioni" – "detrazione riqualificazione energetica".

"In questo periodo di crisi – aggiunge – il risparmio energetico diventa una valore da sostenere per una pluralità di ragioni: finanziarie, ambientali ed etiche. Al vantaggio diretto per i singoli cittadini, si intreccia un beneficio significativo che si estende a tutta la comunità".

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

Venerdì, 23 Gennaio 2015 10:44

L' acqua sarà il petrolio di questo secolo

Ha preso il via a Cesena davanti ad oltre 100 studenti di agraria Acqua e Territorio Lab, un laboratorio multidisciplinare organizzato dal Canale Emiliano Romagnolo, URBER e il Consorzio di bonifica della Romagna -

Parma, 23 Gennaio 2015 -

"Ragazzi, la risorsa del secolo vedrete non sarà il petrolio, ma l'acqua" con queste parole, che hanno subito destato l'attenzione di oltre 100 studenti riuniti nell' Aula Magna, il preside dello storico Istituto di Agraria-Agroalimentare e Agroindustria "Garibaldi – Da Vinci" di Cesena, Camillo Giorgi ha introdotto il workshop "Acqua e Territorio Lab", prima tappa romagnola di un percorso formativo interattivo e multidisciplinare che il Canale Emiliano Romagnolo e l'URBER (Unione Regionale delle Bonifiche dell'Emilia Romagna) hanno organizzato su tutto il territorio regionale in collaborazione con i locali consorzi di bonifica.

In questo incontro protagonista è stato il valore dell'acqua e cosa comporta, in termini di competenze e innovazione tecnologica applicata, l'attività di governo dei flussi operata dai consorzi impegnati in mansioni molto diverse a seconda delle necessità ambientali compresa quella fondamentale legata all'irrigazione capillare delle colture tipiche.
Il Consorzio di Bonifica della Romagna ha così accompagnato tutti gli studenti in un ideale viaggio fatto di immagini scattate lungo tutto il territorio in cui esercita con i suoi tecnici specializzati la sua competenza, approfondendo, attraverso le esperienze personali e gli aneddoti dei suoi esperti, le molteplici funzioni svolte a sostegno concreto della collettività e dell'agricoltura. Proprio l'agricoltura, filo conduttore indiretto ma protagonista del percorso contenutistico sviluppato nel corso dell'intero anno di incontri, ha interessato da vicino gli studenti che diventeranno i protagonisti del domani di questo comparto tornato strategico per l'intero paese. Il Consorzio di Bonifica della Romagna è intervenuto con tre esperti che operano quotidianamente su un comprensorio del tutto variegato che unisce differenti tipologie morfologiche e che va dalla Costa Adriatica fino all'Appennino passando per la pianura; i tre tecnici della Bonifica, Andrea Cicchetti, Marco Carnacini e Leonardo Giorgi, hanno sviscerato le caratteristiche di un'area vasta di oltre 350mila ettari di estensione con più di 2200 km di vie d'acqua su cui effettuare manutenzione, monitoraggio costante, regimazione dei flussi e difesa montana. Il tecnico Gioele Chiari del CER, che coordinerà anche i successivi appuntamenti che riguarderanno la parte dedicata al laboratorio in classe, ha coinvolto gli studenti nella conoscenza del collaudato sistema di irrigazione Irrinet, un servizio web gratuito ideato dal Canale Emiliano Romagnolo a disposizione di tutte le aziende agricole della regione che fornisce in tempo reale consigli irrigui sul momento più opportuno di intervento e sui volumi da impiegare per ottenere un prodotto di qualità risparmiando risorse idriche preziose. Per un istituto agrario quanto mai tornato di attualità che vanta ben 133 anni di storia e per una bonifica che opera in Romagna da oltre 200 anni il domani passa proprio attraverso questi appuntamenti di conoscenza reciproca, incontri in cui un'agricoltura che affonda radici altrettanto lontane nel tempo scopre nella tecnologia e nella ricerca applicata un nuovo slancio verso il futuro puntando sui giovani.

(Fonte: Ufficio Stampa URBER-CER)

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