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Di Autori (*) Parma 17 aprile 2021 - In vista delle possibili riaperture (rectius: ritorno ai colori delle Regioni) a partire dal 26 aprile 2021, circola l'idea, lanciata in conferenza stampa dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, di un "pass" che garantisca la libertà di spostamento tra Regioni di diverso colore o l'ingresso negli stadi e nei teatri, fatti salvi i casi legati a motivi di lavoro, salute o necessità. 

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Di Emilio Graziuso 17 aprile 2021 -  “L’Agorà del Diritto” è questo il titolo della rubrica che, a partire da questa settimana, accompagnerà i nostri lettori. Il titolo non è casuale ma rispecchia gli obiettivi che questo spazio redazionale si prefigge, primo fra tutti quello di informare i cittadini sui i propri diritti. Le previsioni normative, infatti, da sole, non sono sufficienti, occorre un ulteriore passaggio, vale a dire la conoscenza delle stesse da parte dei destinatari. Solo in questo modo, si potrà raggiungere l’auspicata evoluzione da “cittadino” a “cittadino informato” e, quindi, a “cittadino consapevole” dei propri diritti.

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Di AA.VV.(*) Parma 28 febbraio 2021 - Il Parlamento europeo, con la risoluzione (fonte derivata non vincolante) del 20 gennaio 2021 sui diritti umani e la democrazia, al punto numero 4 invita gli Stati membri dell'Unione a non sfruttare la pandemia, causata dall'agente patogeno Sars-Cov2, per torsioni autoritarie e come pretesto per "calpestare" i diritti umani. 

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Dopo il tira e molla dei giorni scorsi la Catalogna ha deciso per l'indipendenza. Una decisione presa dal Parlament di Barcellona allo scadere dell'ultimatum di Madrid che in contemporanea ha sentenziato il commissariamento delle istituzioni e della polizia catalana.

di Lamberto Colla Parma 28 ottobre 2017 -
A Barcellona si festeggia e si ammainano le bandiere spagnole mentre a Madrid si promette di ristabilire lo Stato di diritto.
Lo scontro è pesante e se l'orologio fosse indietro di soli vent'anni la guerra civile sarebbe già scoppiata.

Carles Puigdemont e i 70 del parlamento che hanno votato a favore (10 contrari e due astenuti) rischiano sino a trent'anni di carcere.

La mozione sull'indipendenza unilaterale approvata dal Parlament della Catalogna "va contro la legge e suppone un atto criminale". Lo dice il primo ministro spagnolo, Mariano Rajoy, intervenendo in Senato. "Il governo - sottolinea Rajaoy - prenderà tutte le misure necessarie, questo stesso pomeriggio, per restaurare la legalità".

L'obiettivo catalano è sempre stato chiaro "dichiarare la Catalogna come Stato indipendente in forma di Repubblica".
Un indirizzo che si sposa perfettamente con il sacrosanto diritto all'autodeterminazione dei popoli, che comunque non vede contemplata la secessione) ma dall'altra parte c'è il Diritto Costituzionale Spagnolo, sottoscritto a suo tempo anche dalla Catalogna, che individua la Spagna un Patria unica e indivisibile.

Al momento l'Unione Europea non ha preso posizioni ufficiali e i maggiori Stati membri, Gran Bretagna compresa, hanno dato l'appoggio a Madrid, ma sarebbe forse molto utile, alla stabilità del popolo spagnolo, che l'UE intervenisse a congelare la situazione e riportare al tavolo negoziale i contendenti prima che gli animi si surriscaldino troppo portando a conseguenze poi difficilmente controllabili.

Vedremo cosa accadrà nelle prossime ore e se la soluzione di indire nuove elezioni in Catalogna sarà sufficiente a fare rientrare l'apice di crisi.

(FOTO: Barcellona dal mare durante una regata velica - "Tall Ships")

Pubblicato in Politica Emilia
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