La Polizia Municipale ha aiutato la ragazza albanese ad uscire dal tunnel della prostituzione. Era arrivata dall'Albania con in grembo un bambino ed il sogno di una vita migliore. Indagini in corso. -
Piacenza 15 Maggio 2015 -
La storia di una ragazza che ripercorre quella di tante che cercano rifugio in Italia nella speranza di trovare un futuro migliore, ma che purtroppo vengono costrette a cadere nel tunnel della prostituzione per sopravvivere. A volte, però, per alcune il lieto fine esiste.
Lei è Anna, arrivata dall'Albania con in grembo un bambino ed il sogno di una prospettiva migliore per lei e suo figlio. Un viaggio che l'ha invece condotta sulla strada, a vendere il suo corpo.
Era l'inizio del 2013.
A salvarla da una vita di ricatti, umiliazioni, costrizioni e sfruttamento è stata la Polizia Municipale di Piacenza, che ha raccolto la sua denuncia e l'ha aiutata insieme ai Servizi Sociali comunali e al Progetto Oltre la Strada ad uscire dall'incubo.
Anna si era fidata dell'aiuto di un'amica (Nerina), allettata dall'idea di un lavoro in un ristorante e con tanta voglia di fare. Ma subito dopo la nascita della bambina l'amica, che si era offerta di ospitarla, inizia col negare qualsiasi forma di aiuto, compresi i soldi per comprare il latte per la neonata, offrendole come unica possibilità la strada.
La porta a prostituirsi in una zona prestabilita, via Emilia Parmense, e le fornisce tutte le indicazioni stabilendo anche la somma che deve chiedere al cliente. Quando Anna deve lavorare la obbliga a lasciare la neonata da una signora a lei sconosciuta, e si pretende 200 euro a settimana per il posto sulla strada, 200 euro per l'affitto mensile e la metà delle spese per il vitto.
Anna non ce la fa, non è quello che aveva sperato, una vita alla mercé dei clienti e della sua amica.
La svolta arriva nella primavera dello scorso anno quando una sera, durante un controllo della Polizia Municipale, Anna intravede una possibilità per cambiare la sua vita e durante le fasi dell'identificazione con gli operatori dice chiaramente di voler smettere, ma di non poterlo fare perché controllata a vista in qualsiasi momento.
Chiede un aiuto che non tarda ad arrivare.
Viene subito organizzato l'intervento per il pomeriggio della giornata seguente. Anna è molto spaventata per le possibili ritorsioni ma riesce comunque ad allontanarsi dalla casa dell'amica con la sua bimba e raggiungere il posto concordato con le Forze di Polizia. Ora è al sicuro in una struttura protetta.
Le indagini hanno portato all'identificazione di una persona di sesso maschile di nazionalità albanese, dell'età di ventiquattro anni, che è stata denunciata per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Al momento risulta irreperibile.