"Tutti differenti, tutti unici...insieme contro le discriminazioni", per la tappa modenese della campagna itinerante realizzata dall'OSCAD, il cantante e show man Paolo Belli e la squadra di volley "Parmareggio" Modena hanno incontrato circa 300 ragazzi. -
Modena, 11 maggio 2015 -
Tappa modenese per la campagna itinerante "Tutti differenti, tutti unici...insieme contro le discriminazioni" realizzata dall'OSCAD – Osservatorio per la Sicurezza contro gli Atti Discriminatori, organismo di cui fa parte la Polizia di Stato e l'Arma dei Carabinieri fortemente impegnato sul territorio per diffondere la cultura della legalità e del contrasto ad ogni forma di discriminazione.
La campagna educativa itinerante, fortemente voluta dal Capo della Polizia, Direttore Generale della P.S., Prefetto Alessandro Pansa, è partita da Venezia e si concluderà il 14 maggio nella città di Ancona. L'evento si è sviluppato in due momenti: il primo, nella mattina, nei pressi del centro commerciale "I Portali" di Modena, a bordo di un truck brandizzato, allestito con un'aula didattica multimediale, rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado in cui con gli esperti della Polizia Postale si è parlato in maniera specifica di discriminazioni che coinvolgono, in maniera particolare, il mondo adolescenziale e dove sono stati analizzati i vari pregiudizi di età, genere, etnia, orientamento sessuale, religione, disabilità in diversi ambiti (lavorativo, scolastico, sportivo, ecc.). Hanno partecipato in qualità di testimonial il cantante e show man Paolo Belli e la squadra di volley "Parmareggio" Modena che hanno incontrato circa 300 ragazzi.
Il secondo evento pomeridiano, un convegno, con tra gli altri, l'euro-parlamentare, On.le Cécile Kyenge ed il professor Claudio Baraldi, ordinario di Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l'Università di Modena e Reggio Emilia, Dipartimento di Studi linguistici e culturali, per affronteranno tematiche di interesse, ispirandosi al pensiero del fondatore dell'OSCAD, Prefetto Antonio Manganelli, il quale sosteneva che "alle vittime di discriminazione viene impedito di vivere". All'evento ha preso parte anche una delegazione della comunità pakistana di Carpi (Mo) che risulta essere la comunità pakistana più numerosa d'Italia.