Mercoledì, 29 Aprile 2015 10:27

Parma candidata Capitale della cultura per il 2017 In evidenza

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Cooperazione fra pubblico e privato, orgoglio, identità condivisa, riscoperta dei valori come comunità saranno le leve su cui poggerà il piano strategico. Nelle prossime settimane si conosceranno i nomi delle città finaliste e in estate si saprà chi sarà la Capitale italiana della cultura 2017. -

Parma, 29 aprile 2015 -

"Con la partecipazione a questa iniziativa vogliamo delineare un'attività progettuale per Parma incentrata su bellezza, inclusione e sostenibilità" - queste le parole il sindaco Pizzarotti ha introdotto il progetto, che si pone come un ideale ponte fra passato e futuro, proprio nel 2017, anno in cui la città di Parma festeggia i 2.200 anni dalla sua fondazione.
Il dossier è stato consegnato al Governo il 30 marzo scorso e da lì è partita la candidatura di Parma per l'anno 2017. Nelle prossime settimane si conosceranno i nomi delle città finaliste e in estate si saprà chi sarà la Capitale italiana della cultura 2017.

Le linee del progetto sono state illustrate lunedì sera presso la Casa della Musica dall'assessore Laura Maria Ferraris davanti ad un parterre composto da amministratori, parlamentari di Parma, rappresentanti di fondazioni e istituzioni culturali. L'assessore ha declinato i temi che stanno alla base del progetto. Il primo è quello dell'ascolto. Conoscenza, creatività e innovazione, valorizzazione del patrimonio e cultura digitale saranno al centro dell'azione del Comune per creare una città accogliente e sostenibile, con una forte capacità attrattiva, capace di rappresentare al meglio ciò che vuole essere l'Italia.

Gli obiettivi indicati da Ferraris si possono sintetizzare in quattro punti: nuova relazione fra cittadini e patrimonio culturale, cultura come "economia della conoscenza", produzione del sapere e motore della rigenerazione urbana; bellezza sostenibile, intesa come tutela ambientale e sostenibilità anche etica e morale, oltre che dello sviluppo economico; comunità diffusa, per rendere Parma sempre più coesa e accogliente, capace di utilizzare anche la cultura per rompere le barriere della solitudine, di affermare il diritto e il dovere di ciascuno di essere protagonista della propria vita.

L'assessore Ferraris ha quindi spiegato perché è stato scelto il "ponte" come filo conduttore del progetto: "Il ponte indica il passaggio, l'andare oltre, il superare gli ostacoli, e per Parma si va dal Ponte Romano, cardine di uno degli interventi di rigenerazione urbana che stanno alla base della proposta, al ponte a nord, il grande incompiuto, che non siamo ancora riusciti a metabolizzare".

I progetti

Il primo è quello relativo alla rigenerazione e qualificazione del centro storico, puntando sul progetto Aemilia 187 a.C., con la valorizzazione del ponte Romano e la creazione di un sistema museale integrato. Il secondo progetto è dedicato al cinema, che con Parma ha un rapporto molto speciale, "Ciak si rigenera", che prevede la creazione di un distretto di cinematografia documentaria al Cinghio e l'acquisizione dell'Archivio Bertolucci.

"Il Giardino ritrovato" dovrà restituire una nuova identità al Parco Ducale, con interventi incentrati su Palazzetto Eucherio Sanvitale e Serre. Infine il "Programma d'ascolto", incentrato sulla musica, altro brand di Parma, con i 150 anni dalla nascita di Arturo Toscanini e un concorso per direttori d'orchestra, un festival della musica barocca e il festival Verdi 2017; inoltre, sempre legati al tema dell'ascolto, ci saranno un "novembre dell'innovazione digitale" e l'incontro fra giovani e grandi artisti. E' prevista inoltre anche l'identificazione di 2.200 persone come testimonial di Parma per il 2.200° compleanno della città.

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