E' partita questa mattina in Piazza Garibaldi e proseguirà fino a stasera l'iniziativa Security Day, organizzata da Prima Parma e Territorio e Autonomia a sostegno del progetto "Città Sicura". Per dare forza al progetto, i promotori, in collaborazione con Civiltà Parmigiana, nei mesi scorsi avevano raccolto 2.000 firme di cittadini di Parma.
Parma 14 settembre 2014 - Nei giorni scorsi, il Consiglio Comunale, per la prima volta nella storia recente della città, ha discusso la petizione popolare. Con sorpresa degli organizzatori, però, si è deciso il rinvio del voto con una relativa mozione a data da destinarsi.
" Bene la celerità della discussione in Consiglio Comunale – sostiene Cecilia Zanacca – ma ora ci aspettiamo altrettanta celerità per la votazione. Del resto la formulazione della mozione è cosa che necessità di poco tempo e la discussione è già avvenuta. Invitiamo, quindi, i capigruppo consiliari a inserirla tra le priorità dell'ordine del giorno delle prossime sedute di consiglio dimostrando attenzione alla richiesta di 2.000 cittadini. Allo stesso modo, su invito dello stesso, abbiamo già inoltrato all'assessore Casa una richiesta di incontro per presentare in tema di sicurezza urbana alcune soluzioni in parte da noi già attivate. Come il sito per segnalazioni on line parmasicura.it"
"Con l'iniziativa "Città Sicura"- dice Giampaolo Lavagetto -abbiamo semplicemente raccolto le migliori buone pratiche già attivate in altre città italiane e le abbiamo trasformate in un unico progetto per Parma. Sono quindi pratiche già sperimentate, efficienti e soprattutto a costo zero o quasi zero, come dimostra il recente finanziamento regionale di 95mila euro ottenuto dalla città di Modena nei mesi scorsi per un progetto di sicurezza urbana simile al nostro. Ora serve la volontà politica di farlo anche a Parma."
"in queste ultime settimane – afferma Marco Spotti – veniamo contattati da molti cittadini che vogliono sostenere la nostra iniziativa e ci segnalano casi di insicurezza e difficoltà che potrebbero trovare soluzione nelle nostre proposte se attivate. Verificheremo e sosterremo le loro istanze."
"I dubbi avanzati da alcuni consiglieri su alcune nostre proposte – spiega Giuseppe Tramuta –nascono da una cattiva interpretazione. Il presidio nelle ex sedi delle circoscrizioni, ad esempio, non comporta un avvio di nuovi uffici, ma un semplice decentramento tra i cittadini di un punto di riferimento attivo di Pubblica Sicurezza. Meno agenti negli uffici, lontano dall'operatività e dalla gente, più agenti in azione tra i cittadini."
"Importante resta l'azione di Sicurezza partecipata – conclude Giovanni Costa – attraverso una diretta partecipazione dei Cittadini. Non tanto le ronde, come qualche consigliere a male interpretato, ma quanto con azioni di incentivazione del senso etico e solidale in ognuno di noi. Un esempio lo abbiamo avuto poche settimane fa a Montechiarugolo con l'avvio di un progetto del corpo di polizia municipale che ha coinvolto i cittadini in una azione di sorveglianza e segnalazione di situazioni sospette."
(Comunicato stampa - Prima Parma - Territorio e Autonomia.)