Martedì, 28 Gennaio 2025 08:40

Noceto: suo figlio ha causato un incidente ed è in stato di fermo, servono 1.000 euro per liberarlo" In evidenza

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Anziana raggirata da un soggetto che si è finto maresciallo dei carabinieri. Identificati e denunciati i due presunti autori della truffa.

Le indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Noceto hanno avuto origine da una truffa perpetrata con la tecnica del “finto carabiniere”, commessa alcuni mesi fa ai danni di un’anziana.

Un’indagine serrata, che ha consentito ai militari di identificare in tempi rapidi coloro che, al momento, si ritiene siano i presunti responsabili del raggiro.

Il “modus operandi” è sempre lo stesso: una telefonata in cui un sedicente esponente delle forze dell'ordine racconta di un incidente stradale causato da un familiare, che si trova in stato di fermo, e la richiesta pressante di denaro, a titolo di “cauzione”, per togliere dai guai il proprio caro.

Nel fatto di specie l'anziana ha ricevuto una chiamata da un finto maresciallo dei Carabinieri che le ha intimato di consegnare al suo "collega", che di lì a poco si sarebbe presentato a casa sua, almeno 1.000 euro in contanti o in alternativa dei “preziosi”. Quanto versato sarebbe servito per togliere dai guai il figlio che, secondo il racconto del finto maresciallo, aveva provocato un brutto incidente, con feriti gravi.

La donna si è fatta convincere e ha consegnato al “finto carabiniere” 900 euro in contanti e diversi monili in oro. Dopo che l'uomo se ne era andato da casa l'anziana si è resa conto di essere stata truffata e così ha denunciato i fatti ai Carabinieri della stazione di Noceto che, dopo essere intervenuti presso la sua abitazione ed averla rassicurata, hanno avviato i primi accertamenti.

La vittima fin da subito ha fornito importanti elementi investigativi, come ad esempio una dettagliata descrizione dell’uomo al quale aveva consegnato i soldi.

I Carabinieri hanno concentrato fin da subito l'attenzione investigativa sull'attività di analisi dei filmati, estrapolati dai sistemi di videosorveglianza collocati nei pressi dell’abitazione della donna.

Le immagini, registrate dalle telecamere pubbliche, hanno permesso di acquisire fin da subito tutta una serie di elementi ritenuti utili all’identificazione degli odierni indagati.

Una volta individuato il veicolo utilizzato per gli spostamenti, i Carabinieri hanno ricostruito tutti i movimenti effettuati dopo il colpo.

Il raffronto tra la foto dell’indagato e alcuni fermo immagine ritraenti il soggetto autore della truffa, ha dato piena corrispondenza.

Al termine degli accertamenti, sulla scorta degli elementi probatori acquisiti, fatto salvo il principio di innocenza fino a sentenza definitiva, i due, un 28enne ed un 24enne italiani, sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Parma perché ritenuti i presunti responsabili di truffa aggravata in concorso.

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