Parma 13 agosto 2024 - Alcuni giorni fa, la Centrale Operativa del Comando Provinciale Carabinieri diramava, alle auto di pattuglia, la ricerca di un uomo, di origini magrebine che poco prima aveva minacciato di morte il responsabile di un supermercato del centro, puntandogli un coltello.
Dalla ricostruzione dei fatti è emerso che il magrebino, verso le ore 08.30 era entrato nel supermercato dove veniva notato da una dipendente che seppure a distanza lo ha tenuto d’occhio in quanto in precedenti occasioni si era reso protagonista di molteplici furti. Il 40enne, resosi conto di essere entrato nel radar della donna, invece di allontanarsi ha deciso di affrontarla, minacciandola che se l’avesse seguito ancora le avrebbe lanciato addosso la candeggina. Minaccia mimata simulando il lancio del liquido dal contenitore che nel frattempo aveva preso in mano.
A questo punto la donna impaurita contattava il responsabile del negozio che, intervenuto prontamente accompagnava l’uomo all’uscita. Ma il magrebino, probabilmente innervositosi dal controllo a cui era stato sottoposto, minacciava il responsabile di bucargli la pancia, e per rendere più credibile la minaccia estraeva un coltello a serramanico da dietro la schiena e con un gesto molto esplicito gli mostrava come l’avrebbe usato.
Il responsabile, rimasto piuttosto scioccato dall’episodio, contattava immediatamente il 112 raccontando quanto era successo e fornendo una dettagliata descrizione dell’uomo e dei capi di abbigliamento indossati, fra i quali una maglietta di colore arancione.
Una pattuglia della Sezione Radiomobile, ricevuta la segnalazione, si metteva subito alla ricerca dell’uomo, che nel frattempo a detta della vittima si era allontanato facendo perdere le sue tracce.
I militari grazie alla dettagliata descrizione, transitando in via D’Azeglio, individuavano il presunto responsabile e lo bloccavano.
Lo straniero fin da subito assumeva un atteggiamento aggressivo nei confronti degli operanti, tentando in ogni modo di eludere il controllo.
A seguito della segnalazione che indicava l’aggressore in possesso di un coltello, veniva immediatamente sottoposto a perquisizione personale ed infilato nella cintura dietro la schiena, veniva rinvenuto un coltello a serramanico della lunghezza complessiva di 16 cm. All’interno dello zaino venivano rinvenuti un paio di forbici, un cutter ed una pinza multiuso. Il tutto veniva posto sotto sequestro.
Al termine dell’attività, riscontrato il racconto delle vittime, fatto salvo il principio di innocenza fino a sentenza definitiva, il 40enne è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Parma, per minaccia aggravata e porto ingiustificato di oggetti atti a offendere.