L’uomo, con diversi precedenti alle spalle, era stato ammesso dal Magistrato di Sorveglianza, ad un percorso riabilitativo che avrebbe dovuto seguire e che prevedeva una serie di regole comportamentali ben precise, fra le quali in primis quella di non reiterare i reati commessi.
Durante il percorso riabilitativo, l’uomo ha posto in essere diverse condotte descritte come inadeguate ed aggressive, che sono state comunicate senza ritardo all’Autorità Giudiziaria, napoletana per le specifiche valutazioni di competenza.
Il Tribunale, vagliate scrupolosamente le circostanze di fatto evidenziate, ha ritenuto che per il 29enne, la misura cautelare dell’affidamento in prova ai servizi sociali, non fosse più idonea e che il prosieguo del percorso terapeutico non fosse più possibile e pertanto emetteva la misura della custodia cautelare in carcere.
I Carabinieri di Fidenza, ricevuta l’ordinanza emessa dall’A.G., hanno raggiunto la comunità della provincia dove era in prova, per notificargli il provvedimento a suo carico e, al termine delle formalità di rito, lo traducevano in carcere.