Parma, 16 luglio 2024 - I Carabinieri della Stazione di Parma Oltretorrente, al termine di una articolata attività investigativa hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Parma una 26enne di origini asiatiche, dimorante a Parma per il reato di truffa.
Le truffe più frequenti riguardano quasi esclusivamente il mancato invio di merce acquistata su internet, dove la vittima, dopo aver effettuato il pagamento dell’oggetto e diversi giorni di attesa non se lo vede consegnare.
In questo caso invece si tratta dell’esatto contrario, poiché le vittime, più di una, sono i titolari di attività commerciali, specializzate nell’e-commerce, che dopo avere inviato la merce alla 26enne, non si sono viste recapitare i relativi bonifici.
La 26enne di fatto aveva, nel corso degli anni, messo in piedi un vero e proprio business nel quale operava come un vero e proprio “e-commerce privato” acquistando e rivendendo la merce, senza però saldare gli importi relativi agli acquisti. Ma a interrompere l’attività illecita sono stati i Carabinieri di Parma Oltretorrente e la Procura di Parma, che con una articolata attività investigativa hanno raccolto importanti elementi probatori sul conto dell’intraprendente 26enne.
La donna, dopo avere ricevuto la merce da diverse aziende, ha sospeso i pagamenti facendo perdere le proprie tracce.
Nel frattempo la donna si era trasferita a Parma dove ha continuato ad operare illegalmente
Riuscendo ad acquistare da una ditta di strumenti musicali operante in Piemonte diversi articoli, per un importo di circa 4.000 Euro.
La donna anche nel caso specifico dopo aver ricevuto la merce ha bloccato il pagamento. I Carabinieri, acquisita la segnalazione hanno d’dapprima effettuato i necessari riscontri mediante l’analisi della documentazione bancaria e l’acquisizione del traffico telefonico, dopo di che hanno individuato il domicilio della donna ed effettuato una perquisizione rinvenendo parte degli articoli acquistati fraudolentemente.
Acquisiti importanti elementi indiziari, in quanto l’instaurato Procedimento Penale si trova nella fase delle indagini preliminari, per la 26enne, fatto salvo il principio di innocenza fino a sentenza definitiva è scattata la denuncia in stato di libertà alla Procura delle Repubblica di Parma poiché ritenuta presunta responsabile del reato di truffa.