Domenica, 07 Luglio 2024 06:18

Non rispetta i “domiciliari” e così torna in carcere. In evidenza

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Trovato con 15 grammi di hashish mentre era “ai domiciliari”. Il giudice dispone che deve tornare in carcere

 Parma, 6 luglio 2024 - Sarà capitato a tutti di sentire la frase era “ai domiciliari” che, come suggerisce il nome stesso, consistono nel divieto di potersi allontanare dalla propria abitazione. In base alle disposizioni del giudice, potrebbe anche voler dire non avere accesso a Internet, al telefono così come non avere il diritto di incontrare altre persone se non quelle con cui si convive.

I Carabinieri effettuano quotidianamente controlli su coloro che sono agli arresti domiciliari per garantire il rispetto delle misure imposte dalla legge. Questi controlli sono di fondamentale importanza per monitorare l'effettiva permanenza della persona nel luogo stabilito e per verificare che non violi le disposizioni in vigore. È fondamentale che i controlli siano condotti in maniera accurata e puntuale, al fine di assicurare il pieno rispetto delle disposizioni e garantire la sicurezza della comunità. In caso di violazioni o mancato rispetto degli obblighi, i carabinieri sono tenuti ad agire con tempestività e a adottare le misure necessarie per ripristinare la conformità alla legge.

Questo è il quadro nel quale i Carabinieri della Stazione di Parma Centro hanno operato. Pochi giorni fa, nel corso di uno dei rutinari controlli effettuati ad un 23enne straniero sottoposto al regime degli arresti domiciliari in una abitazione dell’Oltretorrente i Carabinieri hanno rinvenuto all’interno dell’appartamento 15 grammi di hashish, suddiviso in vari pezzi e la presenza di due persone completamente estranee al nucleo di convivenza.

Di quanto emerso, i Carabinieri relazionavano immediatamente il Tribunale di Parma, ed il Giudice, riscontrata la trasgressione delle misure imposte, sostituiva gli arresti domiciliari con la custodia in carcere.

Ad occuparsi dell’esecuzione del provvedimento sono stati proprio i Carabinieri di Parma Centro che acquisito il provvedimento restrittivo ed organizzato un idoneo dispositivo operativo hanno prelevato il 23enne ed al termine delle incombenze burocratiche lo hanno tradotto in carcere.

 

 

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