I fatti risalgono ad alcune settimane fa, quando una coppia, lui 50enne e lei 46enne italiani, ben vestiti e dai modi educati entra in un ristorante del centro, si siede al tavolo ed ordina il pranzo. Ma al momento di pare i 120,00 euro, a tanto ammontava il conto, se la sono data a gambe levate. Inizialmente la titolare aveva considerato quei due clienti, una coppia normalissima, e visto che non badavano a spese anche da assecondare nelle loro richieste. Ma la coppia aveva già pianificato tutto, infatti lo stratagemma utilizzato per evitare di pagare il conto, non è stato improvvisato.
Arrivati alla fine del pranzo, avendo carpito la fiducia della titolare, con una scusa i due uscivano all’esterno del locale con la scusa di fumare una sigaretta. Ma per rendere la cosa ancora più credibile e permettergli di allontanarsi senza insospettire la titolare, hanno lasciato una cover di un cellulare sul tavolo con un pacchetto di sigarette ed ordinato il caffè al tavolo.
La titolare però dopo aver portato il caffè al tavolo, premurandosi che non si raffreddasse usciva ad avvertire la coppia, ma dei due non c’era più traccia. Ancora convinta della buona fede tornava al tavolo per recuperare quello che lei pensava fosse il telefono cellulare, ma di fatto sul tavolo era rimasta solo la cover.
Amareggiata per essere stata raggirata nonostante la sua lunga esperienza lavorativa, si è recata dai Carabinieri di Fontanellato dove ha sporto denuncia.
I militari, dopo aver raccolto la denuncia, si sono immediatamente mossi, sviluppando tutti quegli elementi utili all’identificazione della coppia che la denunciante aveva fornito.
Ulteriori sviluppi investigativi sono emersi dall’analisi delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona, che hanno permesso di risalire all’autovettura utilizzata dai due.
I dati forniti dai supporti tecnici, incrociati con importanti testimonianze assunte, hanno permesso ai Carabinieri di risalire all’identità della coppia, proveniente dal piacentino.
Al termine degli accertamenti, sulla scorta degli elementi probatori acquisiti, la coppia , fatto salvo il principio di innocenza fino a sentenza definitiva è stata denunciata in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Parma perché ritenuti i presunti responsabili del reato di insolvenza fraudolenta.