I fatti risalgono a pochi giorni fa quando una 80enne di Soragna, dopo essere stata avvicinata per strada dalla 35enne si è ritrovata senza la catenina d’oro che portava al collo.
La vittima, una volta tornata a casa, seppure ignara di essere stata derubata, raccontava alla nipote di quello strano incontro avvenuto poco prima in una via del centro di Soragna, nel quale l’anziana era stata avvicinata da una donna a suo dire dell’est Europa, che con la scusa di cercare lavoro le lasciava un bigliettino con un numero di telefono. Ma la cosa che più le era rimasta impressa erano stati i ripetuti abbracci che la 35enne ha elargito in abbondanza alla vittima in segno di ringraziamento per averla almeno ascoltata. Nonna e nipote a questo punto hanno capito che purtroppo quegli abbracci facevano parte di un copione ben scritto, di un film già visto e da un rapido controllo ecco mancare dal collo della donna la sua catenina in oro. Il collegamento fra la sparizione dell’oggetto e l’incontro con la donna è stato fin troppo semplice. A questo punto, la donna si è recata dai Carabinieri dove ha sporto denuncia.
Immediate sono scattate le indagini, per le quali sono stati attivati i Carabinieri di Roccabianca che, senza perdere tempo hanno acquisito e visionato le immagini registrate dalle telecamere e dai sistemi di lettura targhe presenti nel territorio.
Fra le centinaia di macchine transitate in zona una però ha destato l’attenzione dei Carabinieri, una utilitaria di colore nero, già segnalata in passato in quanto notata aggirarsi nei comuni della bassa con fare alquanto sospetto. Acquisito un primo significativo elemento investigativo i Carabinieri hanno monitorato tutti gli spostamenti dell’auto, fino ad arrivare all’orario in cui presumibilmente si sono svolti i fatti.
L’iniziativa intrapresa si dimostrava particolarmente proficua in quanto nei pressi del luogo dell’evento, nel quale veniva documentato l’arrivo dell’auto di interesse era posizionata una telecamera pubblica che riprendeva l’intera scena.
Le immagini riprendevano la 35enne che in effetti, come denunciato dalla vittima, con una mossa fulminea, dissimulata dai continui abbracci, riusciva a strappare dal collo della mal capitata la collanina senza che lei se ne accorgesse, risalendo in auto e allontanandosi.
Analizzando fotogramma dopo fotogramma, inserite le immagini ritraenti i volti dei due presunti responsabili in un sistema informatizzato in uso all’arma dei Carabinieri specifico per i riconoscimenti facciali, ecco identificati i due autori del furto.
La ricostruzione della dinamica ha visto la donna agire con il compito di avvicinare, distrarre e operare il furto e l’uomo con compiti di copertura.
La coppia al termine dei riscontri investigativi ottenuti, fatto salvo il principio di innocenza valido fino a sentenza definitiva sono stati denunciati alla Procura di Parma per furto con destrezza in concorso.