Lunedì, 29 Aprile 2024 11:32

Borgo Val di Taro: risponde ad un annuncio per la vendita di un tosaerba, ma il finto venditore lo truffa e gli soffia 1.000 euro. Denunciato 40enne italiano In evidenza

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Si tratta della truffa più diffusa on line: il truffatore pubblicizza la vendita di un oggetto su una piattaforma social, riceve il pagamento dall’ignaro acquirente che non riceverà mai la merce.

Conclusa dai Carabinieri di Borgo Val di Taro un’articolata indagine a seguito della quale un 40enne italiano, residente in Toscana, sulla base degli elementi fin qui raccolti e fatto salvo il principio di innocenza fino a sentenza definitiva è stato denunciato alla procura di Parma per il reato truffa.

I fatti risalgono ad un mese fa quando 70enne residente nel reggiano ha risposto ad un annuncio per la vendita di un tosaerba e dopo una serrata contrattazione, convinto di avere “strappato” un prezzo vantaggioso, ha versato su di una carta postepay la somma pattuita di 1.000 Euro.

Il sedicente venditore, soddisfando la richiesta del 70enne si rendeva disponibile a consegnare il tosaerba a Borgo Val di Taro, nei giorni immediatamente successivi al versamento.

L’acquirente, contento dell’accordo raggiunto si è recato nel luogo convenuto, dove però non ha incontrato il venditore che di fatto si è reso irreperibile, cancellando l’annuncio e non rispondendo più nemmeno al telefono. Dopo una lunga attesa, nel corso della quale la vittima ha sperato fino all’ultimo che il venditore avesse avuto un contrattempo, al calar del sole, sono calate anche le speranze ed il 70enne ha dovuto guardare in faccia la realtà, rendendosi conto di essere stato truffato.

La vittima del raggiro, però, ha presentato denuncia ai carabinieri di Borgo Val di Taro che hanno immediatamente iniziato le indagini, ed attraverso la minuziosa analisi della documentazione bancari e telefonica acquisita, hanno individuato quello che al momento è stato ritenuto il presunto autore della truffa.

I Carabinieri ricordano che sempre più spesso gli internauti si lasciano attirare da proposte commerciali convenienti, ma spesso e volentieri impossibili, allo scopo risulta essere particolarmente utile consultare le raccomandazioni che vengono riportate alla specifica pagina dedicata del sito istituzionale dell’Arma dei Carabinieri, raggiungibile al seguente link https://www.carabinieri.it/in-vostro-aiuto/consigli/Cose-di-tutti-i-giorni/contro-le-truffe, costantemente aggiornato, in cui vengono indicate le tecniche più frequentemente utilizzate per evitare di cadere in raggiri.

I presidi dell’Arma dei Carabinieri, presenti in maniera capillare sul territorio, anche attraverso specifici incontri, organizzati in sinergia con le Amministrazioni locali e associazioni varie, finalizzati a sensibilizzare anche le fasce deboli, e i militari impiegati nelle diverse centrali operative sono a disposizione di chiunque abbia necessità di chiedere consigli, informazioni ed altro non solo sulla tematica legata alle truffe on line. Hanno velocemente individuato il titolare del numero telefonico e poi la ragazza accusata della truffa.

Ancora una volta le forze dell’ordine invitano a diffidare degli annunci online troppo vantaggiosi e di pretendere garanzie prima di consegnare denaro, anche piccole somme.
Sempre più spesso, infatti, dietro agli annunci “golosi” si nascondono truffe.

La vittima, che ha messo in vendita il proprio bene, nel caso specifico una falciatrice, è stata ingannata con l’ormai collaudato sistema della possibilità di accreditare il denaro dovuto direttamente da uno sportello postamat, inserendo la propria tessera e seguendo in tempo reale le indicazioni fornite al telefono dal compratore.

L'ignaro venditore pensa di ricevere sul proprio conto la somma stabilita ma, accade esattamente l'inverso, andando a rimpinguare la carta postepay o il conto corrente del truffatore in alcuni casi anche per somma maggiori di quelle pattuite.

Nel caso specifico, la vittima è un uomo residente a Bardi che ha pubblicato un annuncio per la vendita di una falciatrice al prezzo di 1.000 euro. Dopo la solita contrattazione con il fantomatico acquirente si è recato allo sportello bancomat e seguendo le indicazioni invece di ricevere il denaro ha versato sul conto corrente del presunto truffatore la somma di 250 euro. La vittima resasi conto di essere stata truffata ha sporto denuncia ai Carabinieri di Bardi che hanno avviato le indagini, al termine delle quali il presunto truffatore è stato identificato.

Si tratta di un italiano di 47 anni che dovrà rispondere alla Procura della Repubblica di Parma del reato di truffa.