Grazie alle testimonianze raccolte nell’imminenza dei fatti e all’analisi delle registrazioni delle telecamere comunali e private dalla zona, i militari intervenuti sono riusciti in poche ore a dare un nome all’extracomunitario che, al culmine di una lite per futili motivi con gli avventori del bar, si era scagliato contro un passante e lo aveva attinto in due diversi punti del corpo con un oggetto contundente. Diramate fotografia e identità a tutte le pattuglie della zona, i Carabinieri hanno continuato a battere tutte le aree ove è più frequente rintracciare soggetti privi di fissa dimora. Le ricerche hanno dato i loro frutti nella tarda mattinata di ieri, quando una pattuglia del NORM di Salsomaggiore, subito coadiuvata da due equipaggi, in uniforme e in borghese, dei Carabinieri di Fidenza, ha fatto irruzione in una struttura alberghiera abbandonata dalle parti di Tabiano. Un soggetto bivaccava in un angolo del garage: privo di documenti, assomigliava al ricercato ma vestiva abiti nettamente diversi e, soprattutto, portava barba e capelli non compatibili con quelli dell’accoltellatore ripreso dalle telecamere del centro borghigiano.
I Carabinieri di Fidenza hanno accompagnato il quarantenne nordafricano in Caserma e hanno velocemente svelato l’arcano: il soggetto, barbiere “abusivo”, portava nello zaino l’attrezzatura utile a esercitare la professione, per qualche soldo, in giro per le strade. Aveva quindi provveduto a cambiare look per sfuggire alle ricerche. La perquisizione, inoltre, ha permesso di appurare l’origine dell’oggetto contundente utilizzato per l’aggressione al bar, descritto sommariamente dai testimoni: si trattava di un rasoio da barba, affilatissimo, sottoposto a sequestro.
L’assenza di flagranza non ha consentito di procedere all’arresto dell’uomo il quale, però, è stato denunciato a piede libero con l’accusa di lesioni aggravate e porto di oggetto atto a offendere. I militari hanno anche avviato le procedure utili all’emissione del “foglio di via” dal comune di Fidenza.