Mercoledì, 20 Dicembre 2023 06:49

Borsa schermata e passeggino, ma il furto non va a segno

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Tentano di rubare all’interno di un negozio con la tecnica del passeggino e della borsa schermata. Denunciate due donne

Parma, 19 dicembre 2023 - Alcuni giorni fa, la responsabile di un esercizio commerciale situato nelle vicinanze di viale Piacenza, ha richiesto l’intervento dei Carabinieri in quanto due donne erano state trovate in possesso di capi di abbigliamento non pagati del valore di circa 160 euro.

Una pattuglia della Sezione Radiomobile della Compagnia di Parma, intervenuta repentinamente, ha fermato due donne e sulla scorta delle testimonianze acquisite ricostruito i fatti.

Era pomeriggio quando due giovani donne di origini straniere, di cui una spingeva un passeggino con sopra un neonato sono entrate nel negozio e dopo aver dato una rapida occhiata alla merce esposta, hanno prelevato alcuni capi di abbigliamento e si sono dirette verso i camerini di prova.

Le due donne però avevano destato l’attenzione sia della responsabile del negozio sia dell’addetto alla vigilanza il quale notava che all’uscita del camerino le donne portavano in mano un unico indumento.

Le due, una volta raggiunte le casse, dissimulando un mal funzionamento del bancomat, lasciavano il capo di abbigliamento che tenevano in mano e guadagnavano l’uscita, ma oltrepassate le barriere anti taccheggio, scattava l’allarme sonoro e pertanto venivano fermate dall’addetto alla sicurezza.

La pattuglia giunta sul posto, su indicazione del vigilante, constatava che al di sotto del passeggino, sul quale era seduto un neonato, spuntava un sacchetto, parzialmente nascosto dalla copertina del bambino, che una volta aperto rivelava essere provvisto di una sorta di “schermatura artigianale” per eludere i sistemi di antitaccheggio.

All’interno della schermatura sono stati rinvenuti alcuni capi di abbigliamento provenienti dal negozio, sui quali erano ancora apposte le placche antitaccheggio.

Le due donne accompagnate in caserma sono state denunciate in stato di libertà alla Procura della repubblica di Parma poiché ritenute responsabili del reato di tentato furto in concorso, mentre la merce rinvenuta è stata restituita agli aventi diritto.

 

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