Parma, 28 ottobre 2023 - Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Parma, hanno preso avvio allorquando, un sabato mattina di fine settembre, due giovani hanno deciso di introdursi all’interno degli uffici di una nota azienda multinazionale di Busseto e, in pochi minuti, hanno fatto razzia di materiali informatici quali notebook, hard disk, pen drive e macchine fotografiche, prelevandoli da alcuni uffici e asportandoli dimostrando alta professionalità.
I due sono entrati negli uffici fingendosi operai e sono usciti dall’azienda con la refurtiva, indossando delle pettorine ad alta visibilità con le scritte aziendali mettendo in mostra ciò che in verità volevano nascondere.
Poco dopo, sono stati recuperati da altri soggetti, a bordo di un’autovettura, riuscendo quindi a dileguarsi
Le indagini immediatamente avviate dai Carabinieri della Stazione di Busseto e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Fidenza, attraverso lo studio delle immagini della videosorveglianza “urbana”, hanno consentito di individuare l’auto utilizzata dai malviventi e di risalire ad un autonoleggio di Milano, ove erano stati esibiti dei documenti falsi all’atto della stipula del contratto.
La foto relativa ad uno dei documenti esibiti al momento del noleggio del mezzo è stata comparata con le immagini relative al furto di Busseto, e infine incrociati i dati a disposizione con quelli estrapolati dalla Banca dati delle Forze di Polizia, al fine di pervenire alla identificazione del titolare del contratto di noleggio e del suo presumibile correo.
Tutte le immagini sono state quindi messe a confronto con quelle fornite dalla ditta derubata (dotata di telecamere di sicurezza a circuito chiuso) e le risultanze di detta attività di comparazione sono state prospettate alla Procura della Repubblica di Parma, che, ravvisando gravi indizi di reità a carico dei due indagati, ha inoltrato al GIP richiesta di applicazione di misura custodiale.
Il G.I.P. - condividendo l’impostazione offerta dalla Procura di Parma- ha pertanto emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, evidenziando il particolare “modus operandi” degli autori del furto e sottolineando la loro pericolosità sociale.
Per dare esecuzione al provvedimento del Giudice, i Carabinieri si sono recati nel capoluogo milanese, ove sono riusciti ad individuare i destinatari dell’ordinanza, che sono stati tratti in arresto ed ora si trovano presso il carcere di S. Vittore a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, cui potranno opporre la loro linea difensiva.