Lunedì, 02 Ottobre 2023 15:49

Eseguite dai Carabinieri della Compagnia di Salsomaggiore Terme e Fidenza tre ordinanze di custodia cautelare In evidenza

Scritto da

Comunicato Stampa Procura della Repubblica

Nella mattinata del 28 settembre 2023 i Carabinieri della Compagnia di Salsomaggiore Terme, coadiuvati dai colleghi di Fidenza, hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare, due in carcere ed una presso l’istituto minorile di Bologna, emesse dal GIP di Parma e da quello presso il Tribunale per i minori di Bologna, nei confronti di tre giovani a cui carico sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza in relazione all’aggressione e al tentato omicidio di un 17enne avvenuta alla fine del mese di agosto nel parcheggio di un locale pubblico di Noceto.

Il ragazzo, intorno alle 3 di notte del 25 agosto era stato aggredito, mentre si trovava con un amico, all’uscita di un pub, da almeno tre persone. Secondo le prime ricostruzioni era stato raggiunto da un fendente al torace sferrato con un coltello, e successivamente colpito con calci e pugni dagli aggressori mentre era a terra.

A seguito dell’intervento di altre persone chiamate dall’amico della vittima, anch’egli rimasto lievemente contuso nel tentativo di difenderlo, i tre sono erano poi riuscite a fuggire, dileguandosi.

Sul posto erano immediatamente intervenuti i carabinieri del Nucleo operativo di Salsomaggiore Terme e della Stazione di Noceto, insieme al personale sanitario del 118 che aveva soccorso il ferito e lo aveva trasportato d’urgenza presso l’ospedale di Parma, dove il giovane è rimasto ricoverato, non in pericolo di vita, ma in terapia intensiva, per poi essere dimesso dopo circa due settimane, con una prognosi di 60 giorni.

Gli esami medici hanno riscontrato che la lama si era fermata a pochissimi centimetri dal colpire organi vitali, cuore e polmoni in particolare, e quindi solo per un caso fortunato l’aggressione non aveva avuto un epilogo tragico.

I Carabinieri hanno immediatamente avviato una serrata attività d’indagine, coordinati dalla Procura della Repubblica di Parma, partendo dalle dichiarazioni della vittima e dell’amico, presente agli eventi, scandagliando l’ambiente giovanile e le frequentazioni della vittima e ricostruendo le fasi immediatamente precedenti l’aggressione.

In particolare le indagini hanno consentito di accertare che, poco prima dell’aggressione, la vittima ed uno degli aggressori, mentre si trovavano ancora all’interno del locale, avevano avuto uno scambio di insulti, tanto che era stato necessario l’intervento di personale interno dell’esercizio pubblico per separarli. Le origini della lite sono da ricondurre a pregressi screzi, per futili motivi, avuti in passato tra i due, che dunque si conoscevano in quanto frequentanti lo stesso Istituto scolastico.

L’aggressione è apparsa pertanto come una sorta di resa dei conti, attuata dal rivale (minorenne come la vittima), con l’aiuto di due amici poco più grandi, 18 e 19 anni (uno dei quali indiziato della partecipazione ad altri episodi di violenza giovanile), sfociata oggi in un fatto che -come evidenziato- solo per un caso fortuito non si è concluso con un epilogo nefasto.

Le indagini dei Carabinieri, sotto la direzione dell’autorità giudiziaria, intrecciando le varie informazioni raccolte con i dati in loro possesso, utilizzando anche le risultanze dei social, hanno permesso di individuare anche i due soggetti che avrebbero collaborato con il minorenne, originale avversario della vittima, nella consumazione del grave fatto; il coinvolgimento dei due maggiorenni in tale episodio appare supportato dalla individuazione fotografica da parte di altre persone presenti ai fatti.

In base al quadro indiziario ricostruito, il GIP del Tribunale Ordinario di Parma ed il GIP del Tribunale per i Minorenni di Bologna -ciascuno per quanto di propria competenza ed in accoglimento delle richieste delle rispettive Procure della Repubblica- in considerazione della evidenza indiziaria emersa, della gravità della condotta criminosa posta in essere e della pericolosità dei tre indagati, hanno emesso i provvedimenti cautelari, che i militari hanno eseguito nella prima mattinata del 28 settembre 2023.


La vicenda viene sottolineata con diffusione di notizia-stampa apparendo sussistenti le ragioni di pubblico interesse rilevabili dai seguenti due elementi:

  1. in primo luogo, l’obiettiva gravità dell’episodio, che ha creato un notevole allarme sociale in una comunità, come quella di Noceto, relativamente piccola e, dunque, maggiormente sensibile ad accadimenti di sangue;
  2. in secondo luogo, il coinvolgimento -quali vittima e presunti aggressori- di persone molto giovani, tra cui il minorenne, indiziato della materiale partecipazione al fatto, circostanza -questa- tanto più rilevante sol che si pensi alla particolare attenzione che in questo periodo storico viene posto al fenomeno della devianza giovanile.