BEDONIA – Continua l’attività investigativa dell’Arma dei Carabinieri diretta a scoprire gli autori di truffe, reato ormai molto diffuso nell’intero territorio italiano e che non risparmia nemmeno la parte montana della provincia di Parma.
Uno degli ultimi episodi che ha interessato la provincia di Parma è accaduto a Bedonia dove una 40enne è caduta vittima di una classica truffa: gli è arrivato un SMS sulla propria utenza cellulare, come mittente “PosteInfo”, in cui si avvertiva che la propria carta di debito era stata sospesa per motivi di sicurezza e si invitava a cliccare su un link. All’apertura del link la donna riceveva una telefonata da una persona che si spacciava per un addetto di Poste Italiane che la informava che il suo conto corrente era stato attaccato da un malware e la invitava a recarsi subito presso uno sportello Postamat con il proprio bancomat per effettuare dei bonifici di prova e mettere al sicuro il conto ed accertarsi di non aver subito prelievi non autorizzati. La donna, in buona fede, così effettuava vari bonifici “di prova” che in realtà erano indirizzati ai truffatori.
Capito solo successivamente di essere stata ingannata si recava dai Carabinieri della Stazione di Bedonia che avviavano una attività di indagine, meticolosa e complessa, che portava a scoprire i presunti truffatori in tre soggetti che, secondo la ricostruzione, avrebbero agito in concorso: un 50enne parmigiano, un 40enne nigeriano ed una 25enne veronese.
Con l’occasione l’Arma dei Carabinieri invita tutta la popolazione a non fidarsi dei messaggi ricevuti sul proprio cellulare da banche o servizi finanziari e soprattutto a non cliccare su link sconosciuti: nel caso di dubbio sull’attendibilità dei messaggi è sempre preferibile chiamare il 112 o recarsi presso una Stazione dei Carabinieri.
Dato che il fenomeno delle truffe è in costante aumento, i Carabinieri delle Stazioni del Comando Provinciale di Parma continueranno nei prossimi mesi ad effettuare degli incontri con la cittadinanza per sensibilizzare anziani e giovani sia sulle classiche truffe telefoniche o porta a porta che su quelle riguardanti gli acquisti e le vendite on line per cercare di ridurre drasticamente questo fenomeno che non lascia immune territori tranquilli come quelli della Valtaro, Valceno e Val Baganza.