Domenica, 16 Luglio 2023 14:02

Street tutor, in San Leonardo il servizio scaduto a fine giugno. Vignali: nessuno se ne è accorto. In evidenza

Scritto da FC
Inaugurazione street tutor al San Leonardo Inaugurazione street tutor al San Leonardo Fonte: sito Comune di Parma

Pietro Vignali: “il presidio è terminato a fine giugno, nel silenzio. Questo dimostra la loro inutilità”

 “Gli Street tutor in San Leonardo non ci sono più da fine giugno, eppure nessuno si è accorto di niente, né l’Amministrazione ha detto una parola riguardo al rinnovo del servizio. Segno evidente che tanto preziosa questa soluzione non era”. Ma la cosa che stupisce è che, se all’avvio del servizio c’è stata una presentazione roboante in strada da parte della Giunta, ora nessuno dice nulla in merito alla sua interruzione. Perché il servizio se era così importante è stato sospeso ? I criminali non vanno di certo in ferie d’estate. Lo avevo già detto allora che non sarebbero serviti in una zona come il San Leonardo dove lo spaccio è un fenomeno ormai cronico e dove i furti sono all’ordine del giorno e alla luce del sole. Un quartiere dove si è passati da un panorama urbano ben noto da tutti e palesemente ignorato ad uno di violenza e pericolo a tutte le ore del giorno. Un luogo dove era chiaro che ci voleva ben altro di street tutor che possono limitarsi solo a segnalare situazioni sospette senza poter intervenire e per di più in turno per quattro ore da dividere in due giorni a settimana” 

Così Pietro Vignali, che già nello scorso febbraio aveva messo in evidenza gli evidenti limiti della misura. Vignali ha presentato un’interrogazione alla Giunta per fare il punto sullo stato delle azioni pro-sicurezza, a partire proprio dagli Street tutor.

“Gli Street tutor coprono solo alcune zone della città e a singhiozzo, tra stop e ripartenze. Come detto, in San Leonardo, uno dei quartieri più difficili assieme all'Oltretorrente, alla zona Verdi, Garibaldi, stazione ferroviaria, sono spariti da giugno. Non che prima le cose fossero migliori, visto che operavano con orari inferiori a quelli di un ufficio postale, come se i delinquenti agissero su turni ridotti e quasi esclusivamente quando il sole è alto. Ma stupisce che nessuno, a distanza di diverse settimane dalla scadenza del bando, abbia fatto cenno alla cosa o dato indicazioni sul futuro del servizio”. Una trovata che, lo ricordiamo, secondo alcuni sarebbe stata la panacea di tutti i mali.

Vignali è pragmatico: “Vorremmo sapere, visto che erano previsti dal bando di assegnazione quali sono i risultati che hanno prodotto e perché sono stati interrotti nel silenzio.
Vignali guarda anche oltre: “Era atteso l’ingresso in Polizia municipale di 45 nuovi effettivi. A oggi non ne abbiamo notizia. Né abbiamo notizia di una programmazione al riguardo. Anzi si parla di uno slittamento dei tempi. Si tratta di risorse che potrebbero permettere una più ampia copertura del territorio e garantire maggiore sicurezza e decoro, anche nelle ore notturne”. “E, più in generale, gli agenti di comunità, che spesso restano al chiuso negli uffici di Piazzale Rastelli invece di stare in strada che effetti concreti hanno sortito a beneficio dei parmigiani?”

Sotto la lente d’ingrandimento finiscono pure Parco Ducale, piazzale della Pace e piazza Duomo. “Tutti luoghi - spiega - dove negli ultimi mesi si sono registrati fenomeni di spaccio, risse, violenza”. Le associazioni di volontariato attivate per contrastare la criminalità diffusa - domanda ancora Vignali nell'interrogazione - quali risultati hanno prodotto? “Lo avevo già detto che anche questa misura non sarebbe servita a nulla visto quello che è accaduto in quelle zone. La sicurezza è la precondizione per il mantenimento e lo sviluppo del benessere. Qui non si tratta di fare la voce grossa, né di criticare per ragione di parte. Vogliamo che Parma sia una città sicura, pulita e decorosa, una realtà in cui sia possibile vivere serenamente e fare impresa senza doversi muovere in uno stato di emergenza. È ora - conclude Vignali – di iniziare ad occuparsi seriamente di questi temi, senza paletti ideologici o chiacchiere”.

“Il tenore di vita dei parmigiani, tra spaccio, spaccate, furti nelle abitazioni, risse e accoltellamenti in strada, continua a colare a picco”.