Il ricordo di Gabriele Majo
Per ricordare compiutamente lo scomparso Al Musci – artista parmigiano con il quale ho avuto piacere di collaborare come ufficio stampa agli esordi del duo comico Gino e Dino – deceduto il 27 giugno 2023 a 64 anni compiuti appena dodici giorni prima – mi avvalgo del prezioso scritto di Fabrizio Pallini, che ne traccia le prime esperienze in quel di Radio Emilia, prima palestra per tanti personaggi del mondo dello spettacolo e del giornalismo. Prima di lasciargli la linea, però, a mia volta vorrei accennare a quei momenti di vita che abbiamo condiviso insieme – di alcuni c’è ancora qualche traccia nel Diario Crociato di StadioTardini.it – tipo quando, uomo RAI (autore e suggeritore), accolse, negli studi tv di Milano Mecenate, un gruppo di tifosi del Parma, capitanati dal tesoriere pro tempore Franco Glebro, al quale mi aggiunsi anch’io, ospiti a Quelli che il Calcio (novembre 2010), dove scattai la curiosa immagine in evidenza in questo articolo, di cui vado molto orgoglioso: la sua tipica mossa per riuscire a leggere – da presbite – gli SMS sul telefonino; le sue prime partecipazioni a Striscia la Notizia, con il suo fraterno amico Enzo Iacchetti, che stasera sarà a Viadana, per “Musica in Castello” ed auspico possa degnamente commemorarlo, e gli esordi in radio, dove, venne dirottato alla carriera artistica-musicale da Gian Carlo Ceci, capo della redazione sportiva di Radio Emilia, perché non riusciva a leggere fluentemente i risultati e la schedina Totocalcio… Fu la sua fortuna: divenne un affermato Dj e compositore. Sua Dubai Flight, anno 1979, che riascoltiamo insieme…
A proposito di canzoni: anche Al Musci, sempre in tandem con Luigi Furlotti, nel 2011, aveva collaborato alla realizzazione del brano natalizio “Bon nadel a la Pramzana”, sotto l’egida dell’allora Superblog Pramzan che raccoglieva PramzanBlog di Achille Mezzadri (cui dobbiamo idea, testo e musica), Parma in Dialetto e StadioTardini.com. Purtroppo molti dei protagonisti di quella avventura ci hanno lasciato, l’ultimo, anzitempo, proprio Al Musci.
L’ultima volta che ci eravamo visti era stato un paio abbondante di anni fa, il 12 febbraio 2021, quando, su invito del promoter Attilio Mazzoli, avevamo preso parte ad un pranzo, diciamo di lavoro, con alcune star del mondo dello spettacolo alla Brace, per studiare la possibilità di dar vita ad un periodico di intrattenimento di moda, cinema, musica ed arte.
Mi sarebbe piaciuto uscire con questo articolo in concomitanza con la data delle esequie: tuttavia, mentre compongo, non è ancora ben chiaro dove e quando ci saranno i funerali: secondo le prime sommarie indicazioni il Rosario avrebbe dovuto essere questa sera, mentre domani l’ultimo saluto, ma nelle ultime ore si è appreso che non sarà prima della prossima settimana. Ma sono indicazioni ancora molto frammentarie che speriamo di poter riaggiornare nelle prossime ore. Gabriele Majo
Il ricordo di Fabrizio Pallini
Aldo Musci ci ha lasciato improvvisamente. Un’altra di quelle notizie che ti arriva e che non ti aspetti. Qualche giorno fa le immagini su Tv Parma che ricordavano il Jumbo e che Aldo commentata con non celata nostalgia e piacere. Ma il ricordo mi fugge ancor prima, quando, solo per passione, ti alternavi con l’amico Alfieri, anzi molte volte insieme, alla consolle di Radio Emilia, per trasmettere canzoni e tante volte sparare simpatiche ca…ate.
Erano già i prodromi di quel sarcasmo ed di quella ironia comicale che poi avrebbe caratterizzato la tua vita e il tuo futuro artistico. Molte volte la seriosa Simona, che doveva programmare il palinsesto, approfittava delle disponibilità di quella coppia di simpatici ragazzi – Musci ed Alfieri – che erano sempre disponibili a tappare buchi di una programmazione, rigorosamente in diretta, anche in pomeriggi festivi ed estivi di allora, quando i condizionatori erano ancora solo un bel sogno.
Ricordo che Aldo, profondamente affascinato dell’etere, era sempre disponibile, con grande gioia della, come dicevo, seriosa Simona. Si susseguono tanti anni di disc jockey e di nuove esperiente artistiche come “Al Musci”.
Passano poi gli anni e rivedo Aldo (confesso non di non averlo riconosciuto subito subito), con mia grande soddisfazione, a Striscia la Notizia. Una volta inquadrato riconosco il ragazzo di un un tempo, soprattutto nello spirito e nella goliardia che ha caratterizzato sempre la sua vita. Qualche mese… ed ecco l’occasione di un incontro. Egidio Tibaldi, allora curatore del Borgosound Festival – concorso. musicale organizzato dai Nostri Borghi (in questi giorni compie l’undicesimo compleanno) – mi contatta e mi propone Aldo Musci come presentatore delle serate. Due millisecondi e la mia risposta è un ovvio sì. Sì, ma… money? Non ti preoccupare mi risponde Tibaldi, le vecchie amicizie non le scorda mai. Infatti Aldo conduce mirabilmente con simpatia ed ironia, sempre con la battuta pronta, tutte le serate del Borgosound senza nulla pretendere. I ricordi della vecchia Radio Emilia, i suoi primi passi davanti ad un microfono, valgono molto più di un contratto… Gli rimane in compenso, il bel servizio fotografico dell’amico Franco Sacco’, che soddisfa non poco Aldo.
Qualche saltuario saluto in questi ultimo 2 o 3 anni, poi improvvisa ieri la ferale notizia, che lascia attoniti, cosi come fu quella di Robi Bonardi, tutto l’ambiente artistico e musicale e tutti coloro che lo hanno conosciuto.
Per me però, caro Aldo, resterai sempre quel simpatico ed estroso ragazzo davanti al microfono di Radio Emilia, nei caldi pomeriggi estivi di allora, con tante ed illuminate speranze artistiche, che tutto sommato si sono poi realizzate… Fabrizio Pallini
Il video della benedizione della salma.