È accaduto alle 16.35 di ieri pomeriggio una volta eseguiti gli accertamenti sanitari da parte della commissione medica dell’Ospedale Infermi della città romagnola, nei tempi previsti dalla legge in caso di morte cerebrale in cui versava il giovane.
Tucci, era andato a ballare in un locale di Miramare quando, per ragioni su cui stanno indagando gli investigatori della Squadra Mobile coordinata dal sostituto procuratore Davide Ercolani, potrebbe essere stato allontanato perché a quanto pare avrebbe dato fastidio a delle ragazze.
Una volta fuori dal locale però il pompiere sarebbe stato oggetto di una grave aggressione da parte di un addetto alla sicurezza che, da ieri sera, si trova in stato di fermo prima con l’accusa, ancora provvisoria, di lesioni gravissime e adesso, dopo la morte, con quella pesantissima di omicidio volontario.
Non appena le condizioni del pompiere si sono rese ancora più gravi del previsto è partito il sopralluogo nei pressi della discoteca.
L’indagine, fin da subito, è stata trattata come se si fosse verificato un assassinio.
Sul luogo per accertare la dinamica è sopraggiunto il magistrato Ercolani e la Scientifica scortati dagli agenti della Squadra Mobile. Sono state passate al setaccio le registrazioni video, le testimonianze dei gestori e dei colleghi del buttafuori.
Non è stato difficoltoso rintracciare il presunto responsabile del fatale pestaggio, un albanese di nemmeno trent’anni con la residenza a Fano, buttafuori di professione. Convocato in Questura è stato dichiarato in stato di fermo.
Difeso di fiducia dal legale Giulio Maione, appartenente al foro di Pesaro, mercoledì sarà davanti al Gip dove gli verranno addebitate le accuse di omicidio con l’aggravante della volontarietà.
Ha affermato l’avvocato Maione: “Ho proceduto alla nomina di un perito di parte, il medico legale Mauro Pesaresi di Ancona, qualora si verificasse l’eventualità di un esame autoptico, che ritengo andrà ad essere un atto dovuto”. Ha concluso il legale: “ Per quanto riguarda invece la dinamica del fatto mi prenderò le mie riserve per leggere gli atti contestati prima di emettere giudizi”.