Quest’ultimo, alla vista dei militari, cercava di opporsi, anche con violenza, all’identificazione, motivo per cui veniva bloccato e portato in caserma per accertamenti. Un cittadino ivoriano lì presente, alla vista dei fatti, decideva di recarsi anch’egli in caserma, riferendo ai Carabinieri che il soggetto fermato era lo stesso che, pochi mesi prima, il 10 febbraio scorso, si era reso autore di una rapina nei suoi confronti, reato per il quale aveva già sporto denuncia contro ignoti.
Di fatto, il 10 febbraio u.s., la vittima, che passeggiava in vicolo Grassardi, era stata sorpresa alle spalle, buttata a terra, nonché minacciata con un coltello a serramanico. Il rapinatore, dopo aver sottratto 430 euro in contanti dal suo portafoglio, si dava alla fuga, facendo perdere le proprie tracce. All’epoca dei fatti, la vittima era stata refertata con una prognosi di 7 giorni.
Dopo tale acquisizione d’informazioni, i militari hanno approfondito tale ipotesi investigativa trovando ulteriori riscontri al narrato della vittima della rapina del febbraio u.s. Di fatto, oltre al riconoscimento formale, altri importanti dettagli del narrato sono stati ritenuti utili per deferire il soggetto all’A.G. per rapina aggravata e porto di oggetti ad offendere.