La Volante, giunta sul posto, effettivamente notava la presenza di un’utilitaria visibilmente danneggiata nella parte anteriore poiché aveva sfondato le barriere metalliche messe a protezione del marciapiede. Inoltre, il conducente dell’autovettura, una donna di circa 22 anni, era già stata soccorsa e caricata in ambulanza dal personale del 118 già presente sul luogo del sinistro.
I poliziotti, che si erano avvicinati all’ambulanza per sincerarsi delle condizioni della donna, venivano raggiunti poco dopo da un uomo, un 32enne italiano, che qualificatosi come il fidanzato della ragazza, cercava a tutti i costi di salire in ambulanza. L’uomo, incurante della presenza dei poliziotti, mostrava un atteggiamento estremamente agitato utilizzando un linguaggio scurrile e un tono irrispettoso. Al fine di riportare la situazione alla calma, i poliziotti consentivano all’uomo di avvicinarsi alla propria fidanzata, ma questi cominciava a scuoterla, incurante dell’invito dei sanitari a non muoverla per evitare ulteriori traumi. L’uomo, non ascoltando l’invito dei sanitari ad allontanarsi per consentire la corretta esecuzione della procedure di soccorso, cominciava a manifestare insofferenza andando in escandescenza e indirizzando frasi ingiuriose, offensive e denigratorie ai poliziotti presenti sul posto.
Gli agenti, per evitare che la situazione peggiorasse, allontanavano l’uomo ormai fuori controllo, che continuava a scalciare e dimenarsi, pertanto i poliziotti si vedevano costretti ad immobilizzarlo.
A questo punto le donna accortasi della situazione, scendeva dall’autoambulanza in modo improvviso e sferrava prima un calcio all’addome al poliziotto che si trovava vicino alla porta dell’ambulanza, e poi prendeva a calci gli operatori che erano impegnati nelle operazioni di contenimento al suolo del fidanzato.
Vista la situazione, i poliziotti provvedevano ad immobilizzare anche la donna, che continuava a scalciare e sputare.
I due soggetti con non poche difficoltà, perché continuavano a dimenarsi e colpire i poliziotti con calci e pugni, venivano fatte accomodare nell’autovettura di servizio e accompagnati in Questura, per procedere nei loro confronti.
Giunti in Questura, al termine degli accertamenti, i due fidanzati venivano tratti in arresto per il reato di Resistenza a pubblico Ufficiale. Inoltre la donna, sottoposta ad alcol test in quanto conducente di un veicolo coinvolto in un sinistro stradale con danni agli arredi urbani, risultava avere un tasso alcolemico superiore a quello consentito e pertanto veniva altresì denunciata per guida in stato di ebrezza. Ultimate le incombenze di rito gli arrestati sono stati collocati presso le cellette di sicurezza della Questura in attesa del giudizio direttissimo.