Mercoledì, 20 Aprile 2022 15:48

Per le donne vittime di violenza arriva il Reddito di Libertà In evidenza

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La Regione Emilia Romagna ha stanziato 1,3 milioni di euro, che vanno ad aggiungersi alle risorse statali già disponibili per un totale di 1,5 milioni per il sostegno e l’autonomia di donne vittime di violenza. Per loro un assegna di 400 euro al mese per un massimo di 12 mesi, a cui si affiancano i contributi per la casa.

 

BOLOGNA 20 aprile 2022 – Si chiama Reddito di Libertà ed è rivolto alle donne vittime di violenza per aiutarle a intraprendere un percorso di autonomia per sé e per i propri figli, attraverso l’erogazione di un contributo mensile di 400 euro, per un massimo di 12 mensilità, cumulabile con altre misure di sostegno, come il reddito di cittadinanza, e a contributi per la casa.

Il Reddito di Libertà è stato istituito nel 2020 ed è diventato operativo tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022. Si tratta di una misura nazionale che, tuttavia, le Regioni possono integrare con propri finanziamenti. Per quanto riguarda la Regione Emilia Romagna, le risorse statali assegnate erano state di 200 mila euro, ma avevano consentito di finanziare solo 42 delle 290 domande presentate nei primi mesi di quest’anno.

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Per questo l’Emilia Romagna ha deciso di mettere a disposizione delle donne in difficoltà fondi regionali pari a 1,3 milioni di euro, portando a 1,5 milioni le risorse disponibili. Le destinatarie finali del provvedimento sono donne sole o con figli minori, seguite da un Centro Antiviolenza ufficialmente riconosciuto e in condizioni di bisogno economico. Le interessate possono fare domanda al proprio Comune di residenza, corredando la richiesta con un’attestazione del Centro Antiviolenza relativa al percorso di autonomia intrapreso e da una certificazione dei Servizi Territoriali che attesto le condizioni di difficoltà socio-economica.

Tra le spese che possono essere coperte rientra anche quella per l’istruzione e la formazione dei figli. E, siccome il primo passo verso l’autonomia parte dalla casa, la Regione Emilia Romagna ha deciso di affiancare al Reddito di Libertà anche contributi per l’affitto e la gestione dell’abitazione. A tal proposito, dal 2017 a oggi sono stati stanziati 1.298.400 euro, che sono stati distribuiti ai Comuni capofila di 38 ambiti distrettuali socio sanitari della regione che hanno poi provveduto a farli avere alle donne vittime di violenza, inserite in progetti specifici che prevedano l’uscita dalle case rifugio o da alloggi temporanei, oltre a forme di sostegno economico fino a un massimo di seimila euro all’anno.

“Sono molto contenta della decisione corale che oggi vede l’Emilia-Romagna in prima linea con un forte impegno a favore del reddito di libertà, ha detto Barbara Lori, Assessora alle Pari Opportunità della Regione Emilia Romagna, nel corso della conferenza stampa tenutasi a Bologna, nella quale è stato illustrato il Reddito di Libertà, “Questa scelta segna un concreto e atteso passo in avanti in risposta ai bisogni delle donne vittime di violenza verso la piena autonomia, una risposta necessaria che avvia la fase di attuazione del nuovo Piano di contrasto alla violenza di genere”. 

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(Barbara Lori)

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