Intorno alla mezzanotte del 12 agosto 2021, i Vigili del Fuoco intervenivano presso la ditta “Special Gomme” per la segnalazione di un incendio che interessava l’officina stessa ed alcuni veicoli presenti nell’area parcheggio di pertinenza.
Le dimensioni dell’incendio che -alimentato dai numerosi pneumatici già raggiunti dalle fiamme e da materiale altamente infiammabile presente nell’officina- si stava propagando velocemente, hanno imposto il coinvolgimento di varie squadre del locale comando dei VV.F e l’ausilio di altri comandi limitrofi: solo dopo sette ore di incessante lavoro, il personale intervenuto riusciva ad avere ragione dell’imponente incendio, estinguendolo completamente.
Sin dai primi accertamenti si intuiva che il rogo, originato da due distinti punti di innesco tra loro distanti e, verosimilmente, contemporanei, fosse di origine dolosa e, pertanto, venivano avviate le prime attività investigative da parte degli agenti della Squadra Mobile intervenuti sul posto, con l’escussione delle vittime e dei primi testimoni, e mediante un’analisi di tutte le registrazioni delle telecamere di video-sorveglianza privata presenti: quest’ultimo accertamento dava l’abbrivio alle indagini e, infatti, in un orario compatibile con il divampare dell’incendio, si notava il transito di un’autovettura di cui non si leggeva la targa, ma di cui erano distinguibili marca, modello, colore ed una vistosa ammaccatura sul posteriore.
Con il coordinamento del PM titolare del relativo procedimento aperto dalla Procura della Repubblica, veniva dunque avviata un’importante attività tecnica di intercettazione telefonica e, nel contempo, si iniziavano ad analizzare le registrazioni delle telecamere di video sorveglianza cittadina, alla ricerca dell’autovettura individuata sul luogo dell’incendio.
Gli esiti di tale ricerca consentivano di individuare il transito di tale vettura in corrispondenza di un varco dotato di sistema di lettura targa e, così, si riusciva ad identificarne l’intestatario e l’utilizzatore in EL BACHARY Mohamed sul quale, di conseguenza, si concentravano le attenzioni investigative.
Gli accertamenti sull’uomo facevano emergere alcuni pregressi dissapori di natura personale con il titolare della ditta “Special Gomme” - inizialmente non disvelati dalla stessa vittima - che ben avrebbero potuto rappresentare un possibile movente del gesto e, attraverso il monitoraggio del telefono in uso al predetto indagato, si accertava che questi, subito dopo l’incendio, si fosse allontanato da Parma per recarsi in Pisa, dove si era sottoposto a cure per le ustioni riportate agli arti inferiori.
Questi elementi indiziari era già tali da far ipotizzare che fosse proprio EL BACHARY l’autore responsabile dell’incendio e che, proprio in quell’occasione, si fosse procurato le ustioni alle gambe, ma la conferma a tale ipotesi è giunta dalla successiva analisi delle immagini salvate sull’hard disk del sistema di video sorveglianza della stessa autofficina, recuperato tra i detriti dell’incendio, fortunosamente intatto, che consentiva di appurare che il piromane, le cui fattezze corrispondevano a EL BACHARY, all’atto dell’innesco, fosse stato raggiunto dalle fiamme che avevano avvolto le sue gambe per oltre 30 secondi.
Sulla scorta dei complessivi esiti dell’attività investigativa, il Sostituto Procuratore titolare delle indagini, ritenendo che vi fosse un solido e grave quadro indiziario a carico di EL BACHARY Mohamed e valutando la sussistenza delle specifiche esigenze cautelari, chiedeva ed otteneva l’applicazione nei suoi confronti della custodia cautelare in carcere.
EL BACHARY veniva rintracciato dal personale della Squadra Mobile nella notte di martedì scorso nei pressi dell’abitazione della madre, mentre si accingeva a salire a bordo della sua vettura carica di tutti i suoi effetti personali, verosimilmente pronto ad allontanarsi nuovamente da Parma.
Dopo la redazione degli atti di rito, il predetto veniva associato presso la locale Casa Circondariale, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha emesso l’ordinanza cautelare.