Poche decine di metri prima di giungere sono stati fermati da una 52enne che visibilmente agitata chiedeva d’ intervenire immediatamente in quanto un uomo, fuori di senno, impugnava un coltello ed era intenzionato ad uccidere il marito. Pochi metri dopo, in mezzo alla strada riverso in terra è stato trovato il marito, 62enne, che gridava di essere stato accoltellato tenendosi con una mano il fianco insanguinato.
L’accoltellatore, un 29enne siciliano residente in provincia di Monza gravato di diversi precedenti di polizia, si avvicinava tenendo costantemente una mano dietro alla schiena ed urlando frasi sconnesse, totalmente fuori controllo. Lo stesso, nonostante gli inviti a mostrare il braccio nascosto, non lo faceva, obbligando i militari ad intervenire facendolo sdraiare a terra, cosa che faceva continuando ad inveire contro i militari ed il ferito.
Riusciti a riportare la calma, anche con l’intervento di un’ulteriore pattuglia di rinforzo, si è ricostruita la dinamica dell’evento. Verso le ore 12:30 circa il 29enne e la fidanzata stavano violentemente litigando davanti al civico 31. I proprietari di casa giunti in auto, prima di entrare nel giardino, hanno invitato i due ad allontanarsi e ad andarsene dal cancello della abitazione. Il 29enne spalleggiato dalla ragazza, ha urlato contro la coppia, prima di allontanarsi brevemente lungo la strada. All’improvviso è ritornava di corsa sui suoi passi saltando sull’autovettura, prendendola calci e pugni. L’intervento del proprietario, sfociava in una colluttazione in cui il ragazzo estraeva un piccolo coltello a serramanico sferrando una coltellata che attingeva l’uomo al fianco sinistro che cadeva a terra. L’arma gettata, subito dopo nel cortile della casa veniva ritrovata e sequestrata.
Il ferito, soccorso venivano trasportato al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Parma dove è stato operato e ricoverato presso il reparto di chirurgia d’urgenza in prognosi riservata.
Il 29enne condotto in caserma a Corniglio è stato arrestato per tentato omicidio e ristretto presso la Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.