Notiamo resti di masserizie abbandonate, qualcosa che somiglia a un giaciglio per riposare, segni dello stato di emergenza di qualche disperato senza fissa dimora. Il tutto appare circondato da murales, messaggi da decodificare, di qualche artista, non sappiamo se di passaggio oppure di uno stanziale. Qualche riflessione la dovremmo fare un po' tutti, alla vista di questi spettacoli certamente non edificanti per attivarci a trovare soluzioni adeguate, come comunità, per venire incontro a chi ha bisogno di un tetto e di un lavoro che gli permetta di vivere in maniera dignitosa.
Sicuramente il nostro appello non cadrà nel vuoto essendo Parma una città accogliente e solidale da sempre.
(Di Antonio Nunno – foto e testi)