La novità sta soprattutto nel fatto che la veglia si è tenuta presso una chiesa cattolica e non più presso un luogo di culto metodista-valdese, così come era successo negli scorsi anni. Tale svolta, tale importante cambiamento, è stato possibile grazie all’assenso di S.E. Mons. Enrico Solmi e alla preziosa collaborazione di Don Marco Uriati.
Le circa 100 persone accorse hanno vegliato con le parole del Vangelo di Giovanni 15,12: “amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato”, coinvolgendo non solo le persone LGBTIQ, ma anche i familiari e i loro amici. La veglia si è aperta con la chiara e toccante introduzione del Dott. Corrado Contini del “Gruppo Davide” (genitori di persone omosessuali credenti) il quale ha espresso la gioia del ritrovarsi insieme ma al tempo stesso ha ricordato le tante vittime dell’omobitransfobia ed in particolar modo di Matteo, un ragazzo di 16 anni morto suicida a Torino, nel 2007.
Dalla morte di quel ragazzo nacque l’idea di una veglia di preghiera che ogni anno puntualmente si tiene nei giorni prossimi al 17 maggio. La veglia è proseguita con una preghiera di riconciliazione terminata con un segno di pace e l’accensione di un cero.
Tutta la cerimonia è stata guidata e condotta dal Prof. Antonio De Caro il quale ha dato inizio all’ascolto della parola del Signore attraverso alcuni brani sacri alternati a cori e terminati con lettura del Vangelo di Giovanni che ha ispirato la veglia. All’ambone si sono recati esponenti della Chiesa cattolica e la pastora della Chiesa metodista Noemi Falla. Sicuramente il momento più emozionante dell’incontro di preghiera è stato quello delle testimonianze a partire da quella di una coppia di due ragazze omosessuali e fino a quella dell’accoglienza in una famiglia di una persona trans. Molto interessante è stato anche ascoltare l’esperienza della “Casa di Cornelio” che invita tutti a collegarsi su google meet alle 8.30 per le lodi mattutine e alle 22.30 per le preghiere della sera.
Dopo questo momento così toccante c’è stato il rinnovo delle promesse battesimali e le preghiere di benedizione, alcune spontanee ed altre già pensate precedentemente. Si è sottolineata l’importanza della benedizione e del suo significato per poi giungere alla conclusione della veglia con la recita di un Padre Nostro nella formula ecumenica. Nell’andare via, ognuno dei presenti ha portato con se una bellissima preghiera densa di lodi ed invocazioni che permetterà a tutti di pregare e di riflettere anche da casa.
L’appuntamento per la prossima veglia sarà per l’anno venturo quando la provvidenziale e laboriosa associazione Tenda di Gionata raccoglierà tramite il proprio portale (gionata.org) tutte le indicazioni e i suggerimenti che arriveranno dai gruppi di omosessuali credenti sparsi in tutta Italia.