Parma 28 aprile 2021 - Alle ore 20.30 nel corso di un dispositivo rinforzato di controllo alla circolazione stradale in via Emilio Lepido, è stata fermata una autovettura di colore bianco, proveniente da Reggio Emilia con a bordo il solo 27enne. Nel corso del controllo al mezzo, il giovane appariva nervoso, quindi i militari per una più approfondita ispezione decidevano di condurlo presso il Comando di Strada delle Fonderie. Occultata nella plancia dietro l’impianto stereo veniva rinvenuta la somma di oltre trenta mila euro in banconote di diverso taglio suddivise in mazzette chiuse da cellophane.
Visto che l’uomo, in Italia nullafacente, non spiegava in alcun modo la provenienza del denaro, immediatamente, si procedeva a verificare se presso l’abitazione dello stesso, situata in città, potesse essere occultato altro materiale illegalmente detenuto. I militari una volta entrati in casa, identificavano il 22enne, fratello del fermato ed un loro connazionale di 28 anni.
La perquisizione permetteva di recuperare circa 220 grammi di cocaina, la somma di oltre 3 mila euro, tutto il materiale necessario per il confezionamento e la chiave di un’altra autovettura parcheggiata nel cortile.
Nel controllo del mezzo, nel baule posteriore, all’interno di una borsa venivano rinvenuti alcuni involucri in cellophane contenenti ulteriore cocaina, del peso complessivo di oltre 400 grammi circa e un bilancino di precisione perfettamente funzionante.
Ma la sorpresa principale, i Carabinieri operanti l’avevano quando all’interno dell’abitacolo veniva scoperto un “doppio fondo”, appositamente creato sotto il sedile lato passeggero apribile mediante sistema radiocomandato con pulsantiera elettronica, all’interno del quale i militari rinvenivano quattro panetti di cocaina del peso complessivo di oltre quattro chilogrammi.
I circa 5 chili di cocaina complessiva, la somma di quasi 40 mila euro e le due autovetture venivano sottoposti a sequestro.
I primissimi accertamenti tecnici permettevano di appurare l’elevatissimo grado di purezza dell’ingente quantitativo di cocaina, che una volta tagliata avrebbe permesso di immettere sul mercato oltre 10.000 dosi per un valore stimato di circa 700 mila euro.
I tre albanesi sono stati dichiarati in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente ed associati al carcere di Parma.
L’attività di polizia giudiziaria, che ha permesso di sequestrare uno tra i più ingenti quantitativi di cocaina rinvenuti nella città di Parma negli ultimi anni, è il risultato del quotidiano sforzo dei Carabinieri del Comando Provinciale di Parma nel contrasto al fenomeno del traffico di stupefacenti nel tentativo di riqualificare le area della città utilizzate dai pusher quali “piazze di spaccio”