FORMIGINE (MO) 23 aprile 2021 – Due concessionarie e un’officina di riparazioni, tutte con partita Iva, ma totalmente sconosciute al fisco, prestanome, lavoro irregolare e percezione illecita del reddito di cittadinanza. Hanno trovato di tutto gli agenti della Polizia Locale di Formigine nell’ambito di un’indagine durata mesi e che ha portato alla scoperta di attività completamente fantasma.
In particolare, il titolare di una delle attività finite sotto la lente degli investigatori, risultava proprietario di ben 137 autovetture, ma senza avere mai presentato alcuna dichiarazione ai fini Iva e delle imposte dirette. Inoltre, era destinatario del reddito di cittadinanza. Nei suoi confronti, gli agenti hanno subito inoltrato alla competente autorità giudiziaria l’informativa di reato, non solo per truffa ai danni dello Stato, ma anche per recuperare le somme indebitamente percepite per una somma di circa 12 mila euro.
Nell’inchiesta sono stati identificati anche due cittadini di origine straniera che, oltre a essere sconosciuti al fisco, risultavano prestanome di veicoli. Un’altra cittadina risultava anch’essa destinataria del reddito di cittadinanza e anche a suo carico sono state avviate le pratiche di accertamento per recuperare le somme non dovute.
Le partite Iva delle concessionarie coinvolte nell’indagine, poi, sono stare segnalate alla Camera di Commercio e all’Agenzia delle Entrate competenti per territorio ai fini dei provvedimenti del caso, che prevedono la cessazione d’ufficio delle stesse.
Gli accertamenti hanno riguardato anche le Agenzie di Pratiche Auto che collaboravano con gli indagati e che effettuavano per loro conto i passaggi di proprietà dei veicoli. Sono state segnalate all’autorità giudiziaria tre agenzie e a loro carico è stato chiesto l’utilizzo dei dati ai fini fiscali per gli accertamenti tributari tramite la Guardia di Finanza.
La tre agenzie coinvolte sono poi state denunciate per truffa ai danni dello Stato in concorso e falso ideologico commesso da pubblico ufficiale, poiché il titolare di agenzia di pratiche auto a cui è consentito gestire lo “sportello telematico dell’automobilista” secondo la normativa vigente è da considerare un pubblico ufficiale.