Mercoledì, 02 Aprile 2025 09:29

Nel 2024 in Emilia Romagna cala la raccolta RAEE In evidenza

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Secondo i dati del Rapporto regionale del Centro di Coordinamento RAEE, lo scorso anno la raccolta regionale è stata tra le poche a diminuire in Italia (-3,2%), di conseguenza la regione scende al terzo posto nella classifica nazionale per volumi complessivi. Con 10,95 kg/ab, la provincia di Bologna si conferma prima a livello regionale e sale al secondo posto nel ranking nazionale per raccolta pro capite, grazie soprattutto ai quantitativi di lavatrici avviati a riciclo. Questi risultati tengono conto anche della raccolta diretta effettuata dalla multiutility Hera.

Milano, 2 aprile 2025 – Nel 2024 la regione Emilia Romagna ha raccolto 32.005 tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). È quanto emerge dal Rapporto regionale realizzato dal Centro di Coordinamento RAEE, l’organismo che sintetizza i risultati ufficiali conseguiti da tutti i Sistemi Collettivi che si occupano del ritiro presso i centri di raccolta comunali e i luoghi di raggruppamento.

È importante precisare che i risultati presentati derivano sia dalla raccolta dei Sistemi Collettivi dei produttori di AEE sia dai quantitativi di RAEE raccolti dalla multiutility HERA e avviati direttamente a corretto riciclo o preparazione per il riutilizzo presso un impianto di trattamento.

Il risultato complessivo risulta in flessione del 3,2% rispetto al 2023, in controtendenza con l’andamento positivo emerso a livello nazionale (+2,5%). L’Emilia Romagna è, infatti, una delle tre regioni italiane a registrare performance negative rispetto all’anno precedente. Il risultato impatta a livello di classifica nazionale e fa slittare la regione dal secondo al terzo posto per volumi complessivi.

Cala, di conseguenza, anche la raccolta pro capite (-3,9%) che si attesta a 7,19 kg per abitante. Il valore è ancora ampiamente superiore alla media nazionale (6,07 kg/ab), ma non permette alla regione di mantenere il quinto posto nel ranking complessivo e la fa scivolare in settima posizione.

Raccolta per raggruppamenti

A livello di singoli raggruppamenti nei quali vengono suddivisi e raccolti i RAEE, il rapporto evidenzia che il calo dei volumi regionali deriva dalla flessione di pressoché tutti i raggruppamenti, a partire da sorgenti luminose (R5) la cui raccolta perde il 9,6% per un totale di 199 tonnellate avviate a riciclo. Seguono Tv e monitor (R3), che registra il -7,6% e si ferma a 3.056 tonnellate, e grandi bianchi (R2) che segna il -5% per un totale di 13.302 tonnellate, 701 in meno rispetto al 2023. Più contenuta (-1,1%) la diminuzione della raccolta di freddo e clima (R1) che si ferma a 8.877 tonnellate.
Il calo di Tv e monitor va interpretato come fisiologico, legato al termine del Bonus Tv nel 2021. La raccolta di elettronica di consumo e piccoli elettrodomestici (R4), invece, con 6.571 tonnellate conferma i volumi del 2023.

Raccolta per province

L’analisi della raccolta a livello di singole province mostra che la riduzione dei volumi complessivi è legata alla minore raccolta di ben cinque delle nove province, tre delle quali evidenziano una flessione addirittura a doppia cifra. Si tratta di Reggio Emilia che perde il 22,9%, pari a 729 tonnellate in meno rispetto al 2023 per un totale di 2.458 tonnellate avviate a riciclo, di Parma, la cui raccolta flette del 19,7% e si ferma a 2.174 tonnellate, 534 in meno rispetto al 2023, e di Ravenna. In questo caso la flessione è del 16,5%, pari a 642 tonnellate in meno rispetto al 2023, per un totale di 3.242 tonnellate.

Più contenuti i cali delle province di Piacenza e di Forlì-Cesena: la prima perde il 6,6% per un totale di 1.041 tonnellate avviate a riciclo, il quantitativo più basso a livello regionale, mentre la raccolta della provincia di Forlì-Cesena si riduce del 5,3% per un totale di 3.046 tonnellate.

L’impatto negativo di queste performance è fortunatamente compensato dalle restanti province, in particolare da quella di Modena che rispetto al 2023 registra un incremento a doppia cifra, (+16,3%) che si traduce in 637 tonnellate in più per un totale di 4.555 tonnellate. Valore che fa diventare Modena la seconda provincia nella regione per raccolta complessiva di RAEE.

Cresce del 4,9% la provincia di Ferrara la cui raccolta sale a 2.182 tonnellate, mentre quella della provincia di Bologna registra il +3% per un totale di 11.140 tonnellate, pari a un terzo dei volumi complessivi raccolti a livello regionale, che la confermano prima per raccolta regionale. Pressoché stabile (+0,7%) la provincia di Rimini che si assesta a 2.167 tonnellate.

Raccolta pro capite per province

In forza di questi volumi, la provincia di Bologna consolida il primato regionale anche a livello di raccolta pro capite pari a 10,95 kg/ab (+2,3%) e sale al secondo posto nella classifica nazionale. Un contributo importante a questo risultato lo dà soprattutto la raccolta di lavatrici e grandi bianchi che si traduce in una raccolta pro capite superiore di oltre 3 chili alla media regionale (2,99 kg/ab).

Seconda provincia più virtuosa per raccolta pro capite si conferma Ravenna con 8,37 kg/ab, nonostante una flessione importante rispetto al 2023 (-16,9%). La provincia risulta particolarmente virtuosa nella raccolta di R4 e R1: ogni cittadino raccoglie infatti circa mezzo chilo in più sia di piccoli elettrodomestici sia di frigoriferi rispetto a una media regionale rispettivamente di 1,48 kg/ab e 1,99 kg/ab.

Terzo posto per Forlì-Cesena con 7,76 kg/ab (-5,7%), quarto per Modena con 6,45 kg/ab (+15,6%), quinto per Ferrara con 6,42 kg/ab (+4,7%), provincia particolarmente virtuosa nella raccolta di piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo in quanto ogni cittadino ne raccoglie oltre mezzo chilo (+40,9%) in più rispetto alla media regionale (1,48 kg/ab). Rimini è sesta con 6,38 kg/ab (-0,3%).

Da notare che tutte queste province vantano un dato pro capite superiore alla media italiana. Lo stesso non si può dire per le restanti tre province: Parma scende a 4,79 kg/ab (-20,6%), seguita da Reggio Emilia con 4,65 kg/ab (-23,3%) e Piacenza, ultima con 3,65 kg/ab (-7,1%), ancora una volta tra i quindici peggiori piazzamenti a livello nazionale. Da evidenziare che la provincia si distingue in negativo per una raccolta pro capite di piccoli elettrodomestici inferiore alla media regionale (-90,5%) pari a 1,3 kg in meno a testa rispetto al dato medio di 1,48 kg/ab.

Raccolta per tipologia di siti

La normativa RAEE prevede che la raccolta dei rifiuti tecnologici sia di competenza dei Comuni - che devono mettere a disposizione dei cittadini le isole ecologiche - sia dei punti vendita che vendono apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Se si analizza la raccolta regionale dal punto di vista della rete di raccolta, emerge che in Emilia Romagna quasi l’82% della raccolta è effettuata presso i centri di raccolta comunali (CdR) e il 18% presso i luoghi di raggruppamento della distribuzione (LdR), valore inferiore alla media nazionale (22%). L’andamento non è però lo stesso in tutte le province: a Ferrara e Piacenza i RAEE vengono portati del tutto o quasi esclusivamente nei CdR mentre a Forlì-Cesena, Bologna e Parma l’attività dei negozi di elettronica di consumo incide sulla raccolta RAEE con percentuali comprese in un range che va da oltre il 23% di Bologna a quasi il 34% di Forlì-Cesena.

Nonostante il calo registrato, l’Emilia Romagna chiude l’anno con una performance più che positiva”, commenta Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento RAEE. “La perdita di quantitativi di Tv e monitor è ancora ascrivibile all’erogazione del bonus Tv che ha determinato un incremento forzato dell’immesso e della raccolta nel 2021. La contrazione dei volumi di grandi bianchi, invece, intacca solo di poco il risultato della regione che riesce comunque a raccoglierne quasi 1 kg/ab in più rispetto alla media nazionale. Analizzando poi i singoli risultati provinciali, nell’anno in corso sarà importante mettere in campo azioni e iniziative che possano portare a una riduzione del gap tra province che viaggiano a velocità assolutamente differenti. È il caso in particolar modo delle province di Bologna (il cui pro capite è molto vicino all’obiettivo europeo) e di Ravenna rispetto alle province di Piacenza e di Reggio Emilia. L’auspicio è che il significativo numero di punti vendita che si sta iscrivendo al sistema RAEE, adempiendo così all’obbligo previsto dalla legge 166/2024, possa offrire ai cittadini maggiori occasioni di conferimento dei propri rifiuti elettronici anche in queste ultime realtà”.

In collaborazione con il Centro di Coordinamento RAEE, lo scorso anno sono stati organizzati dalla Regione Emilia Romagna specifici incontri con le associazioni di categoria finalizzati ad informare e sensibilizzare il mondo produttivo. In questo modo è stato portato avanti l’impegno nella gestione dei RAEE, che trova riscontro nei dati del Rapporto regionale sui rifiuti tecnologici in cui si rileva una raccolta complessiva pari a circa 32.000 tonnellate nell’anno 2024” dichiara Irene Priolo, assessora all'Ambiente, Programmazione territoriale, Mobilità e Trasporti, Infrastrutture della Regione Emilia Romagna. “Nel 2024 l’Emilia Romagna, nonostante il calo registrato rispetto all’anno precedente del -3,2% dei volumi complessivi raccolti, diminuzione che può ritenersi fisiologica dopo la crescita degli anni precedenti in relazione - da un lato - alle agevolazioni per l’acquisto di Tv e decoder e - dall’altro - all’emergenza alluvionale, mantiene un pro capite (7,19 kg/ab) più alto del dato medio italiano (6,07 kg/ab). Al fine di raggiungere gli obiettivi che la Regione si è posta con il Piano regionale dei rifiuti in termini di recupero dei RAEE e dei materiali pregiati in essi contenuti, è necessario proseguire nella strada intrapresa coinvolgendo tutti gli attori della filiera affinché svolgano ciascuno la propria attività con rinnovata responsabilità”.

A questo link Rapporto Emilia Romagna 2024 - CdC RAEE | Centro di Coordinamento RAEE il Rapporto RAEE 2024 in Emila Romagna.

Piattaforma raeeitalia.it

Chi fosse interessato ad approfondire ulteriormente i dati della raccolta, può avvalersi di raeeitalia.it, il sito messo a disposizione dal Centro di Coordinamento RAEE che presenta i dati sui RAEE gestiti in Italia dal 2021 ad oggi. Il sito consente di analizzare dati con un livello di dettaglio fino ai singoli Comuni.

Centro di Coordinamento RAEE

Il Centro di Coordinamento RAEE è un consorzio di natura privata, gestito e governato dai Sistemi Collettivi sotto la supervisione del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e del Ministero delle imprese e del made in Italy. È costituito dai Sistemi Collettivi dei produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE), in adempimento all’obbligo previsto dal Decreto Legislativo n. 49 del 14 marzo 2014.
Il compito primario del Centro di Coordinamento RAEE è garantire su tutto il territorio nazionale una corretta gestione dei RAEE originati dalla raccolta differenziata, assicurando che tutti i Sistemi Collettivi lavorino con modalità ed in condizioni operative omogenee; il Centro di Coordinamento RAEE stabilisce, inoltre, come devono essere assegnati i centri di raccolta RAEE ai diversi Sistemi Collettivi.

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