La misura alternativa alla carcerazione preventiva, nel carcere di Poggioreale, era stata disposta dal tribunale di Napoli per tentare un percorso di recupero in attesa dei provvedimenti definitivi del giudice. Il soggetto, però, evidentemente non soddisfatto delle premure che l’ordinamento concede alle persone nelle sue condizioni, ha sin da subito manifestato un comportamento oppositivo, rifiutando spesso il cibo e, soprattutto, le terapie di sostegno e disintossicazione. A seguito delle diverse inosservanze al regime della detezione domiciliare i Carabinieri di Fidenza hanno chiesto e ottenuto la revoca del provvedimento di concessione dei domiciliari e ieri, il 49enne è stato associato al carcere di Parma.
Sempre nella giornata di ieri i militari della Stazione di San Secondo Parmense, a conclusione dell’attività d’indagine, hanno denunciato per furto un 50enne magrebino residente in paese. Circa 10 giorni fa circa, un anziano ha denunciato il furto del cellulare. Nonostante le insistenze di alcuni famigliari, convinti che lo avesse perso, lui confermava di essere certo che l’apparecchio era in suo possesso fino a quando all’uscita del supermercato del paese si accorgeva di non averlo più. Era particolarmente dispiaciuto, dato che si trattava di un telefonino appena acquistato, di ultima generazione. I carabinieri della Stazione, dopo avere raccolto la denuncia, hanno acquisito le immagini della videosorveglianza interna, analizzando i suoi spostamenti all’interno del negozio. I filmati non hanno consentito di visionare il momento del furto con destrezza, ma hanno fornito elementi schiaccianti: in un video di una corsia laterale si nota l’uomo camminare spingendo il carrello, col cellulare regolarmente inserito nella tasca dei pantaloni. Alla fine della corsia la vittima gira e scompare dall’inquadratura e si avvia in un’area non ripresa dalle telecamere, seguito a breve distanza da un adulto, apparentemente straniero. Ripresi da altra telecamera, dopo una decina di secondi, si nota che il cellulare non è più al suo posto e che il secondo si allontana velocemente.
Identificato l’ignoto cliente i carabinieri non hanno avuto indugi e si sono reati a casa sua. Il cinquantenne, magrebino, regolare in Italia e gravato da qualche precedente, aveva il cellulare sul tavolo, e non ha potuto negare le evidenze, dato che non aveva ancora cancellato dalla memoria fotografie e applicazioni riconducibili al legittimo proprietario. È stato denunciato per furto con destrezza, mentre il maltolto è stato sequestrato e immediatamente restituito all’avente diritto, felicissimo di essere rientrato in possesso del suo prezioso acquisto, ormai dato per perduto.