Per il secondo anno consecutivo, l’emergenza epidemiologica impone la massima sobrietà nelle celebrazioni. Nella mattinata di ieri il Capo della Polizia – Direttore generale della pubblica sicurezza Prefetto Lamberto Giannini è stato ricevuto a palazzo del Quirinale dal Presidente della Repubblica, accompagnato dai Vice Capi della Polizia, dai Direttori centrali del Dipartimento della pubblica sicurezza e da una rappresentanza del personale.
Proprio per suggellare questo Anniversario il servizio di Guardia d'onore al Palazzo del Quirinale oggi è affidato al Reparto a cavallo della Polizia di Stato che per l'occasione indosserà l'uniforme storico risorgimentale.
Questa mattina, il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese accompagnata dal Capo della Polizia, depone una corona d’alloro al Sacrario dei Caduti presso la Scuola Superiore di Polizia.
Successivamente nel piazzale della Scuola, dopo la rassegna dello schieramento e la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, il Ministro dell’Interno consegna la medaglia d’oro al merito civile, conferita dal Presidente della Repubblica, alla Bandiera della Polizia di Stato. Il prestigioso riconoscimento è stato attribuito per il compito svolto dai Questori, Autorità provinciali di pubblica sicurezza preposte al coordinamento tecnico operativo dei servizi di ordine e sicurezza pubblica, con la seguente motivazione:
“Erede di una prestigiosa tradizione risalente a prima dell’Unificazione d’Italia, la Polizia di Stato, con assoluta fedeltà allo Stato e in difesa della collettività, ha assicurato, da centosessantanove anni, il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica facendosi interprete sul territorio dell’alto magistero affidato alle Autorità provinciali di pubblica sicurezza preposte al coordinamento tecnico operativo dei servizi di ordine e sicurezza pubblica. Attraverso le proprie donne e i propri uomini, chiamati a ricoprire questo difficile ed essenziale compito, la Polizia di Stato, nelle fasi anche più drammatiche della storia del Paese, ha contribuito in maniera decisiva alla coesione della Nazione e ha garantito, sin dalla nascita della Repubblica, la tutela delle libertà fondamentali, la salvezza delle Istituzioni democratiche, assicurando altresì i presupposti per il progresso e il benessere collettivo e dei singoli.”
L’attribuzione della medaglia d’oro corona un delicato lavoro svolto in un ampio lasso di tempo che ha visto cambiare profondamente le sensibilità ed il contesto sociale e culturale, fino ai nostri giorni caratterizzati dalla necessità di contemperare il pieno esercizio dei diritti e delle libertà fondamentali previsti dalla nostra Costituzione Repubblicana, con le eccezionali condizioni imposte dalla pandemia.
Anche a Parma, quest’oggi, nelle stesse modalità particolarmente sobrie, si celebra il 169° anniversario della Polizia di Stato.
Il Questore di Parma, Dott. Massimo Macera, alla presenza del Prefetto di Parma Dott. Antonio Lucio Garufi, ha reso omaggio ai caduti della Polizia di Stato, deponendo una corona d’alloro alla targa commemorativa presente in Questura.
Il Questore di Parma, ha ricordato l’impegno profuso da parte delle donne e gli uomini della Polizia di Stato nell’affrontare un’emergenza del tutto nuova.
Singolare il consueto bilancio annuale, che è stato caratterizzato dalla straordinarietà degli eventi .
Il dato complessivo dei reati, infatti, tranne che per pochi, ha segnato una riduzione, per alcuni reati anche significativa.
Da ultimo il Questore ha voluto pubblicamente ringraziare gli uomini e le donne della Questura, della Polizia Stradale, della Polizia Postale, della Polizia Ferroviaria e della Polizia di Frontiera, per l’enorme sforzo profuso, che ha consentito di garantire l’ordine e sicurezza pubblica della Provincia di Parma, nonché di contenere la diffusione della pandemia in atto.
(Vedi allegati per approfondimenti)
Foto Medaglia: http://www.poliziadistato.tv/c_WW2bjuxLNV
Link video istituzionale: http://www.poliziadistato.tv/c_19kGjPsiPO
ABSTRACT
Anche quest’anno, in occasione delle Celebrazioni per il 169° Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato, il numero di aprile di Poliziamoderna è quasi interamente occupato da un corposo inserto contenente il consuntivo dell’attività della Polizia di Stato relativa all’anno precedente. 60 pagine nelle quali vengono analizzati profondamente e dettagliatamente 365 giorni di attività di tutti i reparti della Polizia di Stato, che raccontano la vita e le azioni dei quasi 100mila uomini e donne in divisa che, quotidianamente, operano nelle nostre città per garantire la sicurezza di tutti i cittadini. Chiaramente, tutte le attività di polizia del 2020 sono state rimodulate a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, tanto che, scorrendo i dati riportati nel compendio, salta subito all’occhio il numero totale dei controlli effettuati in un anno di pandemia (periodo 10/3/2020-16/3/2021), durante il quale la Polizia di Stato ha effettuato quasi 38 milioni di controlli sulle persone e più di 9 milioni e mezzo sugli esercizi commerciali. Ma è nel numero delle denunce a seguito di questi controlli che mette in evidenza come, nonostante il periodo particolarmente difficile, gli Italiani abbiano risposto con disciplina e rispetto delle regole; infatti sono state circa 620mila le persone denunciate e poco più di 27mila le sanzioni a carico di esercizi commerciali e titolari. Altri dati particolarmente significativi, se raffrontati con quelli dell’anno precedente, sono quelli del contrasto al “computer crime”, che comprende reati quali phishing, furto d’identità, diffusione di malware e attacchi informatici in genere. Infatti, Grazie anche alla piattaforma europea “OF2CEN” (collaborazione d’intelligence a livello internazionale relativa a frodi e attacchi informatici, per la raccolta in tempo reale delle segnalazioni inserite da banche e Forze di Polizia, relative ad operazioni finanziarie illecite sospette, attraverso canali di comunicazione sicuri), sono state intercettate operazioni finanziarie per oltre 30 milioni di euro, dei quali più di 20 milioni sono stati recuperati. Altro punto fermo nel 2020 è stato costituito dal Servizio sanitario della Polizia di Stato che, a causa della pandemia, ha dovuto mettere in campo tutto il proprio know-how per permettere al personale di operare in massima sicurezza, per garantire al meglio il servizio ai cittadini: quasi 16 milioni i dispositivi di protezione individuale distribuiti ai poliziotti italiani e poco più di 75mila i controlli effettuati sul personale, tra tamponi e test sierologici effettuati per garantire la sicurezza delle donne e degli uomini in divisa, costantemente aggiornati anche da comunicazioni continue sull’andamento della pandemia e su come proteggersi al meglio dal contagio. Un impegno quotidiano e costante di medici e sanitari della Polizia di Stato. Continua e costante, nonostante la pandemia, anche la lotta alle mafie che, nel 2020, ha fatto registrare, oltre all’arresto di numerosi latitanti, anche il sequestro, da parte della Polizia di Stato, di beni per un valore di oltre 177 milioni di euro e la confisca di beni dal valore complessivo di quasi 220 milioni. Sempre alto il numero di chiamate al 113, che nel 2020 a quasi toccato quota 5 milioni