Dopo mesi di pandemia, sofferenze, restrizioni e isolamento vogliamo di nuovo riempire la città dei nostri corpi e delle nostre vite che il covid e il lockdown hanno contribuito a rendere ancora più vulnerabili e complicate. L’emergenza ha infatti cancellato il confine tra lavoro fuori casa e privato, ha aumentato il peso sulle nostre spalle della cura di anzian* e bambin*, e tutto si è ulteriormente aggravato con la Dad e lo smart working.
Il 70 % delle persone che hanno perso il lavoro in questo anno sono donne e la situazione è ancora peggiore per le migranti, molte delle quali non hanno più un lavoro, mentre quelle che lo hanno sono spesso precarie, sottopagate e sfruttate.
Nei mesi di pandemia c’è stata un’impennata delle violenze domestiche e dei femminicidi, tanto che per molte donne e soggettività lgbtqipa+ la casa non è più un luogo sicuro.
Dai media e da chi ci governa siamo state definite “essenziali” solo per legittimare ancora una volta il nostro sfruttamento e giustificare le limitazioni alla nostra libertà di scelta e autodeterminazione. In questi mesi, in diverse regioni, molteplici sono stati gli attacchi al diritto di aborto, molti gli ostacoli ai percorsi di transizione e alle cure ormonali.
Tutto questo è inaccettabile e per questo l’8 marzo torneremo in piazza Garibaldi per ribadire che un'altra cultura è possibile e che se ci fermiamo noi si ferma il mondo.
Anche Parma quindi aderisce allo sciopero transfemminista internazionale e lo fa dedicando questa giornata ad Adele Tonini, ginecologa - scomparsa pochi giorni fa - che ha costruito per tutta la vita relazioni e progetti femministi.
In piazza manterremo le distanze con strisce di stoffa fucsia che rappresenteranno anche la rete e le relazioni femministe necessarie oggi più che mai; porteremo cartelli con le motivazioni dello sciopero e con i nostri desideri. Infine si svolgerà il flashmob “un violador en tu camino”, canto di lotta nato da un collettivo femminista cileno e divenuto una denuncia internazionale delle violenze patriarcali.
Vi aspettiamo lunedì otto marzo dalle ore 17.00 in piazza Garibaldi.
L’iniziativa è sostenuta da Art Lab, il Post, collettivo Taboo, Collettivo La Rage, Casa delle donne Parma, L'Ottavo Colore, Donne di qua e di là, Officina Popolare Parma, Al- Amal, associazione Mani, Comunità Iraniana di Parma, Associazione Ex musulmani d'Italia, circolo UAAR di Parma, Ecologia politica Parma, (la lista è aperta e in aggiornamento, per aderire scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - l’elenco in continuo aggiornamento lo trovate nell’evento Fb https://www.facebook.com/events/426606618633699 dove sono indicate anche le modalità della piazza).