Lunedì, 14 Dicembre 2020 16:48

Raccontare ciò che non è accaduto, eppure esiste In evidenza

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Un progetto editoriale di Tatanka Journal racchiude la sfida culturale del Festival BOOM Cantiere Creativo

Venerdì 18 dicembre alle ore 18 sarà presentato in diretta dalla pagina Facebook della Casa della Cultura Italo Calvino il progetto editoriale BOOM n.1 a cura di Tatanka per il Festival BOOM Cantiere Creativo organizzato dalla Casa della Cultura all'interno del sistema CULTURARA della Città di Calderara di Reno. La rivista BOOM n. 1 e il progetto di poster-art ad essa collegato materializzano una riflessione collettiva sulla questione: è possibile raccontare un progetto artistico che non ha (ancora) avuto luogo?

Iniziato il 10 ottobre, BOOM Cantiere Creativo – costruito sul tema “Casa dolce strada” attraverso la produzione di sei progetti artistici originali – si è interrotto per il DPCM del 25 ottobre 2020 dopo aver realizzato compiutamente due progetti. La pausa è stata necessaria per dare nuova forma alle quattro attività restanti, due delle quali sono attualmente in corso in modalità differenti ma mantenendo saldo l'obbiettivo della terza edizione del Festival: trasformare i limiti imposti dall'emergenza nell'opportunità di creare più ampi respiri.

Su queste fondamenta è nata la rivista BOOM n.1 ideata e realizzata da Tatanka, studio di progettazione grafica che nel 2018 ha dato vita a Tatanka Journal: un progetto editoriale che si rifà alla superficie sulla quale veniva impressa la storia delle tribù dei nativi americani. Tatanka è infatti il bisonte, sulle cui pelli – attraverso disegni – venivano raccolti e salvati dall'oblio gli avvenimenti più rilevanti di una comunità.

Mutuando questo approccio simbolico, che racconta principalmente con immagini a cui abbina parole significative, Tatanka – ovvero Sara Ceradini, Francesco Fadani e Jacopo Undari – ha lavorato al progetto editoriale di BOOM n.1 intendendo la rivista come un archivio delle storie, dei progetti, degli incontri e degli scambi del festival BOOM Cantiere Creativo, delle voci della comunità formata da artisti, curatori, cittadini, appassionati che abita la Casa della Cultura. Un progetto sviluppato in maniera collettiva, durante una residenza artistica aperta agli artisti del festival e ad altri professionisti esterni invitati.

La pandemia ha costretto BOOM Cantiere Creativo e gli artisti coinvolti nella sua costruzione a ripensare e riorganizzare i loro progetti. Anche il progetto di Tatanka è cambiato e la questione alla base è diventata: è possibile ri-pensare al festival e alle sue perfomance? E, soprattutto: è possibile raccontare un progetto artistico che non ha ancora avuto luogo? Da qui si è dipanata la ricerca di Tatanka, che è diventata l'occasione per immaginare insieme agli artisti i loro progetti, così da restituirne lavoro attraverso altre superfici. Anche la rivista stessa si è trasformata: inizialmente pensata nella sola versione cartacea, è diventata anche un progetto digitale e una rivista diffusa, ovvero stampata e affissa, come un manifesto, sulle vetrate della Casa della Cultura.

"Questa trasformazione ci ha permesso di comprendere ancora più a fondo la dimensione di casa e di strada e, allo stesso tempo di ricostruire quel legame tra la Casa della Cultura e i suoi abitanti, che la pandemia ha forzatamente interrotto. Potremmo dire allora che il nostro progetto, come quello di tutti gli artisti di BOOM 2020, si è trasformato da site-specific in time-specific: un progetto cioè, che vive nel tempo di questo periodo, invece che nello spazio".

È cambiato inevitabilmente anche il processo di lavoro: da una residenza di una settimana nella Casa della Cultura Italo Calvino, si è trasformato in un lavoro di ricerca a distanza iniziato il 9 novembre, che sarà restituito venerdì 18 dicembre alle ore 18 in un dialogo tra la redazione di Tatanka – Sara Ceradini, Francesco Fadani, Jacopo Undari – e gli artisti di BOOM Cantiere Creativo 2020 Casa dolce strada: Andrea Abbatangelo insieme ad Amerigo Mariotti (Adiacenze), Daniele Albanese Compagnia Stalker, Valeria Sturba e Vincenzo Vasi, Ennio Ruffolo per Macellerie Pasolini, Clelia Sedda per Error Day / Error Academy, con la partecipazione di Maria Linda Caffarri, Assessore alla Cultura del Comune di Calderara di Reno, e la moderazione di Roberto Alessi, Responsabile della Casa della Cultura Italo Calvino.

BOOM Cantiere Creativo - Casa Dolce Strada
La Casa della Cultura Italo Calvino della Città di Calderara di Reno, con il Patrocinio della Regione Emilia Romagna e all'interno del sistema CULTURARA, ha ideato e organizzato dal 10 ottobre 2020 la terza edizione del Festival BOOM Cantiere Creativo, distribuito nel tempo e in diversi spazi. La programmazione si basa su un incontro tra artisti e operatori culturali con i quali si è condiviso il desiderio di utilizzare lo spaesamento e la sospensione di questo 2020 caratterizzato dalla pandemia come punto di partenza per costruire letture inedite della realtà contemporanea attraverso i linguaggi creativi.

Le sei realtà artistiche coinvolte in ottica multidisciplinare sono: Andrea Abbatangelo e Adiacenze per l'arte visiva, Compagnia Stalker Daniele Albanese per la danza, Macellerie Pasolini per le performing arts, Clelia Sedda - Error Day per il teatro e il video, Vincenzo Vasi e Valeria Sturba di OoopopoiooO per la musica, Tatanka per l'editoria.

L'urgenza di attivare nuovi processi di costruzione di senso e di inventare una nuova realtà nella quale riprendere a vivere, immaginare e progettare ha trovato espressione nel tema-guida Casa Dolce Strada, che sintetizza la filosofia di questa terza edizione del Festival BOOM Cantiere Creativo.

La casa riveste da sempre una molteplicità di significati che vanno ben oltre l’idea di luogo fisico. Soprattutto, è la prima esperienza di confine che determina un dentro e un fuori e, quindi, la possibilità di conoscere.
Fuori c'è la strada, che può essere concepita come luogo di socialità, spazio privilegiato d'incontro e aggregazione, come luogo educativo di sviluppo e crescita ma anche come espressione del rischio.

Nei mesi in cui siamo stati chiusi nelle nostre case abbiamo compreso che la nostra identità si forma sulla strada, camminando, cambiando luogo, conoscendo; che l'identità è meticcia, mutevole e, come una danza, può trovare casa ovunque; che vivere nel ventunesimo secolo significa proprio gestire identità multiple, che vanno dal sentirsi parte di una piccola comunità fino a raggiungere la dimensione cosmopolita.

Nel suo desiderio, il Festival BOOM Cantiere Creativo immagina così – attraverso le parole di Clelia Sedda, una delle protagoniste di questa terza edizione – "una casa che non è chiusa a chiave e una strada che, se ti sdrai, non hai paura della notte, perché vedi le stelle".

Per info su BOOM CANTIERE CREATIVO: https://boomcantierecreativo.it/
https://www.facebook.com/casadellaculturaitalocalvino

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