Care Compagne Cari Compagni,

siamo alla vigilia delle festività natalizie più complesse che il nostro paese ha vissuto dalla fine della seconda guerra mondiale.

Tanti italiani, adulti, giovani e bambini, quest'anno hanno contribuito a rallentare l’epidemia sacrificando le proprie libertà per il bene della collettività.
Le nostre famiglie hanno dovuto sopportare i pesanti danni economici per la sospensione delle attività lavorative, i nostri giovani, i nostri bambini hanno patito la segregazione in casa per mesi lontani dagli amici e compagni di scuola.

Fiduciosi che i danni economici potranno avere, in diverse misure e con tempistiche differenti, quei parziali ristori per far ripartire il mondo del lavoro, credo fortemente che il prossimo austero periodo prenatalizio, possa vedere i socialisti impegnati nell’affermazione di alcuni diritti che ancora oggi, nel nostro paese, vengono negati.
Ho quindi deciso di aderire dalle ore 00:00 di Martedì primo Dicembre allo sciopero della fame intrapreso da Rita Bernardini per porre all’attenzione del Ministro Bonafede il tema carcerario.

Non credo che si possa in breve tempo risolvere l’annosa questione delle carceri italiane, sovraffollate e sicuramente gestibili ed organizzabili differentemente, ma, credo che una riforma sarebbe tornata utile in tempi di pandemia.
Credo, sinceramente, invece che non sia più possibile sopportare in un Paese democratico che circa trentatre bambini, crescano in carcere solo perché il nostro ordinamento non prevede ancora nel 2020 differenti soluzioni alternative al regime carcerario penitenziario.

Non arrivo per primo su questo tema sarò in buona compagnia dell’amico Marco Maria Freddi, Compagno Radicale di +Europa che è alla seconda settimana di sciopero, ma ritenendo necessario un intervento urgente del Ministro Bonafede, aderisco con convinzione alla battaglia

per la libertà dei trentatre bambini.

Cristiano Manuele

(Segretario PSI Federazione di Parma e provincia)