Modena 27 novembre 2020 – Per assentarsi dal lavoro si era “inventato” problemi di salute, arrivando a falsificare anche i certificati del Policlinico che attestavano le visite mediche. Evidentemente, però, l’assistente amministrativo di una scuola secondaria di Modena si è dimostrato un pessimo falsario, perché proprio alcune anomali presentate su quei certificati hanno fatto nascere i sospetti sulla loro autenticità e le conseguenti indagini.
In particolare le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Modena si sono concentrate su dieci giorni di assenza nel periodo compreso tra il settembre 2019 e il gennaio 2020. Successivi approfondimenti hanno consentito di appurare che nessun medico del Policlinico di Modena aveva mai emesso quelle certificazioni a beneficio dell’indagato. Inoltre, non solo l’assistente amministrativo non aveva mai ricevuto le prestazioni sanitarie nelle giornate di assenza da lavoro, ma i numeri di matricola degli operatori sanitari che avrebbero dovuto erogare la prestazione e attestarne l’esecuzione erano inesistenti.
In un caso, poi, è stato addirittura riscontrato che sulla carta intestata del Policlinico di Modena era stata apposta una prestazione effettuata in un centro cardiologico in provincia di Napoli. Da lì la conferma che i certificati erano stati contraffatti dal dipendente pubblico per ottenerne vantaggio. L’uomo è stato quindi denunciato a piede libero dalla Procura della Repubblica per il reato di “false attestazioni o certificazioni rese da pubblico dipendente di una pubblica amministrazione”, fattispecie che punisce “colui che attesta falsamente la propria presenza in servizio, mediante l’alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza con altre modalità fraudolente, ovvero giustifica l’assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa o falsamente attestante uno stato di malattia” con la reclusione da uno a cinque anni e una multa da 400 a 1600 euro.