Tutto è iniziato intorno alle 10.00, quando personale sanitario si è presentato alla porta dell’uomo, che da qualche tempo soffre di crisi depressive e probabilmente fa uso di stupefacenti, per sottoporlo a trattamento sanitario obbligatorio.
Quest’ultimo si è rifiutato di aprire ed ha iniziato a urlare frasi sconnesse, in italiano e in lingua rumena, che hanno preoccupato i sanitari e la compagna, giunta sul posto, tanto da richiedere l’intervento dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco. Sul posto sono intervenuti i militari della Compagnia di Salsomaggiore Terme, unitamente a quelli del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Parma, tra loro il c.d. “negoziatore”, militare specializzato nella gestione di situazioni di questo genere.
Immediatamente si è provveduto a mettere l’aerea in sicurezza staccando il gas alla palazzina e successivamente si è cominciata una lunga opera di persuasione per riuscire a convincere l’uomo ad aprire e farsi aiutare.
Il 30enne ha continuato nel suo comportamento, diventando sempre più agitato. Pertanto, temendo che la situazione degenerasse e che l’uomo potesse compiere un gesto estremo, i militari, con l’aiuto dei Vigili del fuoco, hanno deciso di fare irruzione nell’appartamento, passando dal balcone al 4 piano, tramite un’autoscala e contemporaneamente forzando la porta d’ingresso. L’operazione, portata a termine in pochi secondi, ha consentito di cogliere di sorpresa ed immobilizzare il 30enne che successivamente è stato affidato ai sanitari per le cure del caso presso l’Ospedale di Parma