Parma 18 settembre 2020 - Stavolta l’evento critico si sarebbe verificato nelle ore notturne per mano di due reclusi già noti per le loro vicissitudini disciplinari, anche in merito all’improprio uso dei fornelli a gas in loro possesso, di cui l’Amministrazione Penitenziaria continua, inspiegabilmente, a consentirne l’acquisto, nonostante gli svariati episodi infrattivi messi in atto dai carcerati attraverso il loro utilizzo.
Uno degli usi che ha le peggiori conseguenze è difatti quello relativo all’inalazione del gas contenuto nelle bombolette collegate ai fornelli che, spesso, unito ad un abuso di farmaci, finisce per provocare una totale perdita di lucidità e razionalità nei detenuti inclini a tali condotte.
E’ anche per questo che il SiNAPPe, da mesi, continua a chiedere, tra le altre cose, la predisposizione di percorsi di cura, sulla scorta degli ex OPG, che superino l’esperienza, a nostro avviso, fallimentare delle REMS e affrontino e avviino a soluzione situazioni di particolare disagio psicologico riscontrate tra la popolazione detenuta.
Ritornando all’evento critico verificatosi questa notte, purtroppo, due Poliziotti Penitenziari intervenuti a spegnere le fiamme appiccate dai reclusi, sarebbero rimasti intossicati dal fumo generato dagli oggetti bruciati, tanto che si sarebbe reso necessario condurli presso il pronto soccorso del nosocomio cittadino. Il personale di Polizia Penitenziaria coinvolto nei fatti della scorsa notte, ha riportato 7 giorni (trauma cranico) e 5 giorni (trauma dorsale e cervicale), a seguito di un'aggressione subita dai detenuti, durante il loro spostamento, resosi necessario per metterli in sicurezza dopo che gli stessi avevano provato a dare fuoco alla loro camera di pernaottamento.
Nell’immediato si chiede che i due detenuti autori del grave gesto vengano urgentemente trasferiti ad altro penitenziario, ai sensi di quanto previsto dalle vigenti circolari dipartimentali."
La Segretaria Regionale