Parma 11 agosto 2020 – Risultano sempre più frequenti i tentativi di raggiri ai danni di persone anziane, vittime deboli e talora solitarie di spiacevoli episodi.
Da ultimo risulta di ieri l’ennesimo intervento della Squadra Volante per la segnalazione di un tentativo di truffa ai danni di una anziana signora, che, consapevole dell’inganno, allontanava il criminale.
In particolare, nella mattina di ieri la Sala Operativa segnalava alle Volanti sul territorio un tentativo di truffa ai danni di anziana donna in via Castone di Rezzonico.
La donna, classe 1930, riferiva che mentre era in procinto di uscire di casa sentiva il citofono suonare con insistenza. Una volta risposto sentiva una voce maschile identificarsi quale dipendente comunale che necessitava di parlare con lei. Raggiunta l’abitazione dell’anziana signora questo mostrava un tesserino asserendo che la stessa avesse un credito di euro 400 con il Comune. Durante il dialogo l’uomo, non meglio descritto dalla donna, assumeva un atteggiamento insistente che, seppur non accompagnato da forza fisica, intimoriva la donna che tuttavia resisteva all’inganno invitandolo ad allontanarsi dal condomino.
Un plauso all’avveduta signora che non è caduta nell’inganno, diversamente da molti altri suoi coetanei e non che ogni giorno risultano essere vittime ingenue di criminali senza scrupoli.
Da qui appare doveroso dare indicazioni utili per scongiurare ulteriori eventi sì da interrompere la catena delle vittime.
È doveroso premettere che due sono le grandi tipologia di truffe: quelle che avvengono in strada e quelle che si perfezionano presso l’abitazione.
Ma procediamo per gradi. Le truffe in strada vedono il truffatore avvicinare la vittima affermando di vantare un credito nei confronti di un suo familiare, o prospettando un guadagno vendendo pietre preziose o altri beni a un valore minore rispetto a quello di mercato. E ancora, alcune tipologie di truffe su strada hanno quale condizione iniziale che la vittima sia appena stata in banca o in posta, ovvero ad uno sportello bancomat.
Così si presenta un funzionario di banca o postale il quale riferisce di un probabile errore nella consegna della somma. L’anziano ridà quindi i soldi al truffatore che, facendo finta di contarli o di controllarli, li sostituisce con banconote false o distraendo la vittima, nasconde alcune banconote nelle proprie tasche.
Quanto alle truffe presso l’abitazione sempre maggiori sono i falsi funzionari o addetti, generalmente almeno due, che pretendendo di entrare in casa per presunte perdite di gas, o controlli alle condutture, ovvero per verifiche amministrative, si appropriano nei più svariati modi del denaro e degli oggetti di valore presenti in casa.
A tal proposito, è di pochi mesi fa la truffa perpetrata ai danni di due anziani che facevano entrare nel proprio appartamento una falsa addetta IREN la quale invitava i coniugi a mettere quanto di prezioso presente in casa nel frigorifero. Fatto ciò la falsa addetta nebulizzava nell’aria della sostanza urticante che provocava ai coniugi una sensazione di soffocamento. Terminati i finti controlli la donna lasciava l’appartamento con l’oro e il denaro posizionato dai coniugi all’interno frigo.
In presenza di soggetti che bussano alle nostre porte assicuriamoci, prima di aprire la porta, che siano chi riferiscono di essere. Ciò è possibile telefonando direttamente all’Ente o Associazione a cui asseriscono di appartenere o contattando le Forze di Polizia, che sempre risponderanno, ovvero, parenti, amici o vicini. Se si tratta di malintenzionati, infatti, il più delle volte sarà sufficiente riferire che si stanno contattando i soggetti predetti per favorire il loro repentino allontanamento.
Ricordiamo infine che prima di procedere a controlli presso le abitazioni, gli Enti affiggono degli avvisi nel palazzo o contattano direttamente, e in anticipo, gli interessati per fissare un appuntamento.
Piccole accortezze che varranno a salvaguardare i beni materiali e immateriali in nostro possesso.