Le indagini (condotte dalla Procura della repubblica di Parma, dott. Fabrizio Pensa) hanno avuto origine dall’analisi dei tabulati telefonici dell’utenza in uso a un altro soggetto tunisino, a seguito del suo arresto, avvenuto il 30.03.18 in flagranza del reato di cessione di stupefacenti.
L’analisi dei tabulati e la successiva attività di intercettazione delle utenze ritenute di interesse investigativo portava gli inquirenti a concentrare la propria attenzione su tre soggetti di nazionalità tunisina e uno di nazionalità marocchina, i quali erano dediti alla cessione di sostanze stupefacenti del tipo eroina e cocaina (due dei tre) e hashish (il terzo).
La p.g. delegata per le indagini escuteva quindi a sommarie informazioni molti tra i soggetti che dalle intercettazioni e dai tabulati telefonici erano risultati aver avuto contatti con gli indagati, e dalle loro dichiarazioni emergevano gravi indizi di reato a carico, tra gli altri, dell’odierno indagato.
In particolare tutte le persone sentite dalla PG confermavano di aver acquistato, nel corso degli anni, a partire dal 2013 e fino al marzo del 2019, in numerosissime occasioni droga (soprattutto eroina, ma anche cocaina e hashish) dal suddetto indagato (e da altri soggetti, anch’essi sottoposti ad indagine), che contestualmente riconoscevano anche nell'ambito di fotografici contenenti le loro immagini, predisposti dai Carabinieri.
Dalle dichiarazioni degli acquirenti si è calcolato che il numero di dosi complessivamente cedute è superiore alle 2000 in circa sei anni.