I Carabinieri del Norm di Parma hanno dato esecuzione ad un'ordinanza del Gip di Parma del 07.08.2019 di applicazione della misura cautelare della custodia nei confronti di un soggetto nigeriano:
- Fehmani Mustapha, nato a Casablanca il 13.12.2000, residente in Parma.
in relazione ad una rapina impropria, ricettazione, furti aggravati e spaccio di sostanza stupefacente del tipo hashish ceduta ad una pluralità di soggetti (anche minori) in un arco temporale che va dal gennaio 2019 sino a giugno 2019.
In particolare, le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Parma, hanno permesso di accertare che il soggetto in questione si è reso responsabile del reato di:
- ricettazione in quanto per procurarsi profitto, acquistava e comunque riceveva un abbonamento annuale della TEP di Parma di provenienza delittuosa, in quanto oggetto di furto come denunciato in data 04.02.2019,
- rapina impropria in quanto per procurarsi profitto, il 28.02.2019 mentre si trovava sull’autobus di linea n. 5 della TEP di Parma (circostanza aggravante in quanto reato commesso all’interno di messo di pubblico trasporto), mediante violenza, s’ impossessava del telefono cellulare di altro soggetto passeggero;
- furto aggravato in quanto per procurarsi profitto, il 27.03.2019 in concorso con altri soggetti s’impossessava di 2 T-shirt del valore di 54 euro sottratte all’interno dell’esercizio commerciale “New Balance” sito in strada della Repubblica n. 33/a, approfittando di un momento di distrazione del responsabile dell’esercizio commerciale;
- furto aggravato in quanto per procurarsi profitto, nel gennaio 2019 s’impossessava di 1 giubbotto mimetico mod. Rain Forest del valore di 199 euro, sottratte all’interno dell’esercizio commerciale “Napapijri” sito in via Mistrali n. 74, agendo con uno scatto fulmineo ( circostanza aggravante – destrezza);
- spaccio di sostanza stupefacente del tipo hashish compiva ripetute cessioni (anche quando lui era ancora minorenne) nei confronti di minorenni e non anche nei pressi di edifici scolastici dal gennaio 2019 sino a giugno 2019.
Lo spunto investigativo che ha dato avvio all’indagine trae origine dalla denuncia a piede libero ad opera dei Carabinieri del Norm di Parma avvenuta in data 15.06.2019 per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e per ricettazione. A seguito di perquisizione personale e domiciliare il Fehmani veniva trovato in possesso di 22 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish, nonché di 135,00 euro suddivisi in vario taglio presumibilmente provento dell’attività di spaccio, nonché dell’abbonamento annuale della TEP di Parma di provenienza intestato ad altro soggetto che ne aveva denunciato il furto in data 04.02.2019.
Le zone preferite dallo spacciatore si identificano in viale Toschi e nei pressi della Ghiaia o della Stazione Ferroviaria. Tuttavia, precisano gli assuntori che bastava un sms via whatsapp/telegram e lui li avrebbe raggiunti nel luogo concordato.
“Le dichiarazione rese dagli acquirenti dello stupefacente sono state ritenute credibili in primo luogo, in quanto tutte connotate a precisione nella descrizione delle modalità degli accordi, della consegna dello stupefacente, dell’entità del prezzo pagato e del quantitativo ceduto nelle diverse occasioni. Le dichiarazioni accusatori, sono state rese, da soggetti privi di legami tra loro, nonché privi di ragioni di astio, o, comunque di contrasto con l’indagato ed anche per tale ragione risultano quindi attendibili. “
In particolare, condividendo in pieno l’impostazione della Procura di Parma, il Giudice ha ravvisato le esigenze cautelari di cui all’art. 274 lett. C, sussistendo il concreto pericolo che il prevenuto, se lasciato in libertà potesse compiere nuovi reati della medesima specie (poiché seppur non vi siano condanne definitive è già stato più volte denunciato per reati contro la persona e il patrimonio nonché in tema di sostanza stupefacenti sin dal 2016).
“Occorre evidenziare come i delitti di natura predatoria si siano consumati con modalità che denotano estrema spregiudicatezza nel delinquere e il previo studio di un protocollo d’azione congegnato – e poi collaudato – per individuare dapprima e derubare poi gli obiettivi confacenti. Inoltre non risulta che l’indagato svolga alcuna attività lavorativa, pertanto la cessione di sostanza stupefacente risulta essere l’unica forma di sostentamento dello stesso.”
Si tratta dell’ennesima indagine che non si è fermata alla mera attività di controllo occasionale, ma che ha impegnato la Polizia Giudiziaria nel tentativo di ricostruire in maniera più capillare e scientifica l’attività delittuosa effettuata nel territorio di Parma.