La vicenda ha preso avvio con la denuncia da parte del dirigente del settore Sviluppo Organizzativo e controllo strategico del Comune di Parma, da cui sono partite le indagini congiunte con la Guardia di Finanza che ha permesso di riscontrare che il dipendente incriminato, un esecutore amministrativo, si assentava dal lavoro a vario titolo, usufruendo di congedi per malattia dipendente da causa di servizio, infortunio sul lavoro, malattia comune, permessi retribuiti per motivi personali, cure fisiatriche e ferie, in definitiva non prestando mai regolare attività lavorativa.
“L’operazione della Guardia di Finanza, a cui voglio esprimere un grandissimo ringraziamento, è partita a seguito di alcuni controlli all’interno del Comune, in cui abbiamo rilevato un lungo e sospetto periodo di malattia. Dagli accertamenti effettuati è risultato che in alcune delle visite di controllo a casa il dipendente non era presente. Abbiamo aperto diversi procedimenti disciplinari e abbiamo segnalato la cosa alla Guardia di Finanza. Le accurate indagini degli uomini delle fiamme gialle hanno dimostrato che i nostri sospetti erano fondati. Se da un lato non possiamo che essere soddisfatti di aver scoperto questa truffa, dall’altro resta una grandissima rabbia per il comportamento recidivo messo in atto da questo dipendente. Truffare lo Stato significa truffare tutte le persone che vivono intorno a noi, significa rendere gli Enti Pubblici inefficienti e pregiudicare la qualità dei servizi erogati. Per questo penso che le pene in questi casi debbano essere significative. L’intenzione è di tenere altissima l’attenzione su questi comportamenti, a tutela di tutti i parmigiani, ma anche di quella maggioranza di dipendenti comunali che si dedicano anima e corpo al proprio ente e ai propri concittadini. Lavorare per un Ente Pubblico è prima di tutto una missione ed è nei loro confronti che mi sento in dovere di far sì che questi episodi cessino, perché non è giusto che la furbizia di pochi infanghi il lavoro di tanti”. Questo il commento di Marco Bosi, vice sindaco con delega al Personale del Comune di Parma, sulla vicenda del dipendente comunale fraudolento che dal 2009 al 2011 avrebbe truffato il Comune, con lunghe assenze.
Le Fiamme Gialle hanno eseguito, due giorni fa, un provvedimento di sequestro di 57 mila euro nei confronti del lavoratore e di 3 mila euro nei confronti della sua convivente, accusata di essere stata complice, sfruttando anche il suo mestiere di psicologa in varie occasioni.