In manette scippatore seriale. È accusato di essere l’autore di sette rapine violente. Si tratta di un cittadino marocchino di 34 anni, irregolare sul territorio. Prendeva di mira donne sole, che aggrediva alle spalle per poi strappare loro i gioielli che avevano addosso per poi scappare a bordo di una bicicletta.
MODENA –
Le sue vittime preferite erano le donne sole, che prendeva di mira mentre camminavano per strada, oppure negli androni dei palazzi, per poi strappare loro di dosso orologi e monili. Tutte le aggressioni, almeno sette quelle accertate, ma potrebbero essere molte di più, erano caratterizzate dalla violenza e dalla mancanza di scrupoli.
Con queste accuse è finito in manette un 34 enne marocchino, in Italia senza fissa dimora e clandestino, dopo che la sua richiesta di asilo era stata rigettata nel 2017. L’uomo è stato fermato in un appartamento di via Archirola e condotto in carcere in seguito a un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Modena, su richiesta del sostituto procuratore Marco Imperato, coordinatore delle indagini della Squadra Mobile.
A suo carico l’accusa di sette scippi, commessi in città dall’autunno di due anni fa ad oggi. Il primo risale all’ottobre del 2017, quando una 35 enne ucraina viene aggredita nell’androne di casa in via Voghera e derubata. Nel maggio del 2018, invece, tocca a una 64 enne modenese, alla quale viene strappata dal collo una collana. In quell’occasione, l’uomo si era “accomodato” sul sedile posteriore dell’auto della vittima, mentre questa era parcheggiata presso il centro commerciale La Rotonda. Stessa modalità il 14 gennaio di quest’anno, ai danni di una 77 enne. È il classico “passo falso” che permette agli inquirenti di stringere il cerchio attorno all’uomo, grazie anche alla testimonianza di una guardia giurata che presta servizio presso il centro commerciale. Arriviamo quindi al febbraio di quest’anno, quando il malvivente si concentra sulle donne che stanno rientrando a casa. Il 2 febbraio colpisce in via Malmusi, malmenando la vittima, che deve ricorrere alle cure dei sanitari con una prognosi di 10 giorni. Il 20 febbraio, poco prima di essere rintracciato e incastrato, va a segno due volte, in via Fratelli Rosselli e in via Zurlini.
A suo carico ci sarebbe anche un ulteriore scippo violento, diverso per modalità, avvenuto lo scorso 19 settembre al Parco Amendola, quando il marocchino aveva tentato di scippare una donna, ma il marito di lei aveva reagito, provocando la reazione del malvivente e rimediando la frattura del setto nasale.