L'ANGOLO DI INTESA - Rubrica settimane sul sociale a cura di Associazione Intesa San Martino Parma.
Subito le telecamere in asili e strutture protette
Accade troppo spesso il maltrattamento dei bambini negli asili nido, proprio dalle loro maestre, quelle che dovrebbero garantire loro, cure ed affetto. Non possiamo accettare situazioni di questo genere, dobbiamo cambiare prospettiva perché è evidente che il culto del rispetto verso chi più ha bisogno che, a parole, caratterizza le nostre società evolute, deve fare i conti spesso con le dichiarazioni d’intenti e la concretezza delle risposte da dare. Poi la violenza inaudita su persone anziane, si presenta in diverse forme ed in molteplici contesti: trattamenti inadeguati, abuso fisico e psicologico, negligenza e violenza nelle strutture assistenziali, sintomo della crescita di un Darwinismo pericoloso che sembra riflettere, in forma antisociale, gli effetti della crisi economica che stiamo attraversando. La nostra società, fa ancora una grande fatica a mettere i soggetti più vulnerabili al centro dell'attenzione. Una maestra o un operatore di casa protetta, vengono selezionati soltanto sulla base della loro formazione, mai più in corso d'opera. In questo modo abbiamo immesso personale non appassionato al compito che deve eseguire, incapace di innovarsi, interessato solo e soltanto dall'idea che si tratta pur sempre di un posto fisso e che nessuno e in nessun caso potrà mai mandarlo via.
Dove è finito il merito? Perché chi è bravo deve guadagnare tanto quanto uno meno bravo?
Così più siamo in crisi, più ce la prendiamo con i più deboli e lo sanno purtroppo anche le donne. Al fine di prevenire e contrastare maltrattamenti nei confronti dei minori negli asili nido o scuole d'infanzia, degli anziani e disabili nelle case di cura a carattere residenziale, semi-residenziale o diurno, occorre subito installare, nei locali delle strutture, sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso con immagini cifrate e con un meccanismo a due chiavi: una in possesso della struttura stessa e l'altra di un ente terzo certificato. La raccolta dei dati è utilizzabile a fini probatori in sede di accertamento delle condotte di abuso, fermi restando "il patto educativo e l'alleanza terapeutica", oltre a sistemi di formazione iniziale e permanente del personale e a una sistematica raccolta di dati di tipo quantitativo e qualitativo che, dando la fotografia del fenomeno, consentano di porre in essere interventi di prevenzione.
Rino Basili
Segretario Intesa San Martino