L'animale, che aveva eletto a dimora l'area di viale Gramsci, a ridosso del centro storico, tra la tangenziale e un terrapieno, è stato catturato grazie all'azione congiunta della Polizia e dei volontari del Centro Fauna Selvatica "Il Pettirosso" di Modena. Ora lo aspetta un periodo di rieducazione per poi essere reinserito in natura.
MODENA –
Gli avvistamenti di animali selvatici in un contesto urbano non sono poi così rari. Spinti dalla curiosità o dalla fame, cinghiali, caprioli, cervi, volpi e persino lupi a volte si spingono fino ai confini dei centri abitati. Di solito, si tratta di brevi incursioni. Invece, il capriolo aveva "preso casa" stabilmente in viale Gramsci, a ridosso del centro storico di Modena, in città sembrava trovarsi a proprio agio. Da ben quattro anni la sua presenza era infatti segnalata dai residenti e dagli automobilisti di passaggio nella zona compresa tra la tangenziale e un terrapieno situato a ridosso dei condomini di via Buozzi, reso inaccessibile dalla la folta vegetazione e, proprio per questo, eletto a dimora dall'animale, che qui si sentiva sicuro.
I rischi per la sua incolumità e per quella degli automobilisti, tuttavia, erano concreti e da tempo i volontari del Centro Fauna il Pettirosso lo tenevano d'occhio, con il proposito di spostarlo in un luogo più consono alla sua natura. Il capriolo, tuttavia, si è dimostrato una vera e propria "primula rossa", sfuggendo a ogni tentativo di cattura.
Durante l'ultima settimana, tuttavia, le segnalazioni giunte al 113 e al Centro Fauna Selvatica si sono moltiplicate, probabilmente un segnale che l'animale stava cambiando le sue abitudini.
Il responsabile del "Pettirosso" Piero Milani e una pattuglia della Volante, dopo vari tentativi andati a vuoto, hanno individuato l'animale in una zona abbandonata di via Nonantolana, dove è stata posizionata una rete a scatto.
Qui i volontari sono riusciti a condurre l'animale in fuga, che è stato poi immobilizzato e trasferito presso il Centro Fauna Selvatica, dove sarà sottoposto a una terapia antistress e un periodo di osservazione e rieducazione, in attesa del suo trasferimento nel Parco dell'Adamello-Brenta, già nuova dimora di altri caprioli recuperati nella provincia di Modena. E, siamo sicuri che non rimpiangerà il traffico cittadino.