Gli uomini della Squadra Mobile e della Squadra Volante hanno tratto in arresto un cittadino albanese di anni 44, per il reato di porto e detenzione di arma clandestina e relativo munizionamento.
Nella notte del 13 luglio scorso, un tunisino di anni 48 si è presentato in Questura denunciando di essere stato vittima di una rapina da parte di un albanese a lui conosciuto, nei confronti del quale era debitore di una somma di denaro pari a 800 euro, prestatagli nel dicembre scorso. In particolare, mentre entrambi si trovano a bordo dell'auto di una sua amica - una smart grigio scuro - dopo avergli puntato una pistola alla gola, intimandogli di consegnargli 1000 euro altrimenti lo avrebbe "ammazzato", lo aveva obbligato, sempre dietro minaccia di morte, a scendere dal veicolo per poi allontanarsi con l'auto, facendo perdere le sue tracce.
Immediatamente la Squadra Mobile ha avviato serrate indagini per risalire all'identità del rapinatore al fine di riuscire a rintracciarlo. Cosa che è avvenuta nel primo pomeriggio di ieri, quando gli agenti della Mobile, unitamente ai colleghi delle Volanti, lo hanno bloccato mentre usciva dall'abitazione della compagna, sita in Modena.
A seguito di perquisizione sono stati rinvenuti sulla sua persona tre telefoni cellulari, la somma di 370 euro in contanti ed un mazzo di chiavi. Al posto della batteria in uno dei cellulari, l'albanese occultava 6 involucri in cellophane contenenti sostanza stupefacente del tipo cocaina per un peso complessivo di 2,80 grammi. La perquisizione è stata estesa all'abitazione e alle sue pertinenze.
Proprio all'interno del garage, nascosta dietro alcune scatole di piastrelle, è stata trovata una borsa grigia contenente una pistola semiautomatica con il cane armato ed il caricatore inserito, oltre a 6 cartucce di varie dimensioni e calibro. Da successive verifiche, la pistola, di presumibile fabbricazione orientale, è risultata clandestina in quanto non censita in alcuna banca dati.
L'autovettura, oggetto della rapina, si trovava invece parcheggiata nelle immediate vicinanze dell'abitazione.
Il 44enne albanese, clandestino sul territorio nazionale, annovera numerosi precedenti penali e di Polizia per rapina, sequestro di persona, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, furto, violenza e minaccia a P.U., rissa e falsità materiale.
Nel febbraio del 2018 era stato accompagnato coattivamente alla frontiera da personale della Questura di Modena in esecuzione di una sentenza di condanna emessa Giudice di Pace di Modena.
L'albanese è stato anche denunciato in stato di libertà per i reati di rapina, detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e immigrazione clandestina.
Al termine degli accertamenti di rito, lo straniero è stato tradotto presso la locale Casa Circondariale, come disposto dal Magistrato di turno, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.