La ferita si trova proprio sotto all'occhio. L'esame autoptico ha rilevato anche un'ecchimosi sul labbro. Ma secondo il medico legale il decesso del bimbo di quattro anni è il soffocamento. Resta indagata la mamma 30 enne.
CARPI - Procedono le indagini sulla morte del piccolo Nicolas, il bambino di quattro anni deceduto dopo che la mamma, la 30 enne carpigiana Anna Beltrami, lo aveva trovato riverso sull'erba mentre giocavano a nascondino vicino all'argine del Cavo Lama, a Soliera.
La donna ha sempre detto di essere stata lei stessa a togliere di bocca al figlioletto un giocattolo di gomma, che ne avrebbe provocato il successivo soffocamento. Se da un primo esame il medico legale non aveva rilevato nella bocca e nella gola del bimbo ferite o lesioni, ora dall'autopsia emergono nuovi particolari.
Il piccolo avrebbe una lesione sulla fronte, proprio sopra agli occhi, e un'ecchimosi sul labbro. Ferite che, tuttavia, non sono collegabili al decesso. Secondo il medico legale incaricato dalla Procura, infatti, la causa è l'ipossia, anche se sul piccolo non sono trovate tracce esterne, come macchie sul collo o sotto agli occhi, tipiche di un soffocamento.
Resta quindi da stabilire come Nicolas si sia procurato le ferite alla fronte e al labbro. Secondo la mamma, che resta indagata come atto dovuto per consentire le indagini, e il suo avvocato Luca Brezigar, il bimbo potrebbe essersele procurate durante i concitati momenti che hanno seguito il suo ritrovamento privo di sensi. È stata infatti la mamma a caricarlo in macchina e a portarlo di corsa al Ramazzini di Carpi. Da qui, data la gravità della situazione, Nicholas è stato successivamente trasferito al Policlinico di Modena dove, purtroppo, è deceduto il mattino successivo.